Le imprese potranno ottenere un report personalizzato che tiene conto delle tre tecnologie AI a maggiore impatto sulla produttività: l’analisi predittiva, il riconoscimento visivo e il riconoscimento sonoro
I settori più propensi all’adozione dei sistemi di intelligenza artificiale sono l’agroalimentare, il metalmeccanico, il tessile, l’arredamento e il metalsiderurgico
Le imprese potranno accedere anche a una consulenza dedicata di Unioncamere e agli incentivi del Ministero dello Sviluppo economico
Mediate una ricerca commissionata da Google, la School of Management del Polimi ha messo in evidenza i settori più propensi all’applicazione del machine learning (l’apprendimento automatico), dall’agroalimentare al metalmeccanico, dall’arredamento al tessile. Successivamente, sono state individuate 65 applicazioni IA e 230 possibilità applicative, evidenziando non solo le occasioni di risparmio in termini di costi, ma anche in termini di efficienza, tempi di produzione e qualità dei prodotti.
Ma come funziona? Il Machine Learning Checkup, disponibile online e usufruibile mediante la compilazione di un questionario, permette alle Pmi di esplorare le applicazioni di machine learning più adatte alla tipologia della propria impresa per ogni fase della filiera produttiva: produzione, trasformazione, logistica e vendita. Le imprese possono dunque ottenere un report personalizzato che, per comprendere in che modo l’intelligenza artificiale può supportare lo sviluppo delle singole aziende, tiene conto delle tre tecnologie a maggiore impatto sulla produttività e della misura in cui possono garantire loro dei benefici effettivi: l’analisi predittiva, il riconoscimento visivo e il riconoscimento sonoro.
L’analisi predittiva, in particolare, è un’applicazione dell’intelligenza artificiale che analizza le informazioni per mettere in luce il rapporto tra causa ed effetto che regola i singoli fenomeni, per giungere a una previsione degli stessi. Dall’altra parte, invece, sia il riconoscimento visivo che quello sonoro si basano su sistemi di algoritmi e tecnologie che permettono l’individuazione di immagini, oggetti reali o digitali, e linguaggio umano.
Non solo. Oltre al report, le imprese potranno accedere anche a una consulenza apposita di Unioncamere – tramite i Punti Impresa Digitale delle Camere di Commercio sul territorio – e agli incentivi previsti dal Ministero dello Sviluppo economico.