I clienti private possono dare un forte aiuto nello sviluppare i fondi di investimento alternativi. Ma c’è bisogno di conoscenza
E i fondi di investimento alternativi non sono infatti adatti a tutti i clienti private dato che richiedono un’alta cultura finanziaria oppure il supporto di una consulenza finanziaria sviluppata
Secondo Antonella Massari (Aipb) i clienti del private banking rappresentano un mercato di riferimento adatto ai fondi alternativi di investimento “dato che possiedono portafogli medio grandi ampiamente diversificati e mostrano un profilo di rischio prevalentemente dinamico”. Secondo la Massari i clienti private sono anche ben predisposti a valutare le opportunità di investimento diretto in economia reale e in attività produttive. Inoltre, il segretario generale dell’Aipb, ha sottolineato come “il peso degli investimenti alternativi può aumentare data la presenza ancora limitata di tali prodotti nei portafogli private (0,5%) e una disponibilità in crescita a conservare gli attivi per lunghi periodi (52% nel 2019 vs 36% nel 2018)”.
I fondi di investimento alternativi non sono però adatti a tutti, dato che richiedono un’alta cultura finanziaria oppure il supporto di una consulenza finanziaria sviluppata. E questo aspetto è molto importante perché la metà dei clienti private valuta la propria cultura finanziaria insufficiente e ritiene che il supporto del banker sia fondamentale. Non tutto è perduto perché il lavoro dei consulenti ha dato i suoi risultati. Tra il 2018 e il 2019 Aipb rileva una crescita significativa del numero di clienti che si dichiara disponibile a conservare gli attivi per lunghi periodi per ottenere rendimento soddisfacenti senza dover assumere quote ulteriori di rischio. “L’auspicio – suggerisce la Massari– è che attraverso una migliore conoscenza delle opportunita? offerte dagli investimenti illiquidi, la percentuale di clientela disponibile ad investire una parte del proprio patrimonio nel lungo periodo cresca ulteriormente in futuro”. E dunque lo scenario sui fondi di investimento alternativi è positivo. “I tempi sono maturi per un coinvolgimento armonico di tutti gli stakeholder a favore della crescita degli investimenti privati nello sviluppo dell’economia reale – sottolinea Massari– Se le Istituzioni non solo ammettono, bensi? vedono con favore gli investimenti della clientela del private banking in economia reale, possono intervenire per semplificare i processi distributivi”.