Da giugno diverse famiglie benestanti hanno iniziato a muoversi per lasciare Hong Kong. La destinazione è il Regno Unito o altri paesi dell’Europa
La stabilità politica ed economica sono due fattori che vengono sempre considerati quando si vuole scegliere un paese dove investire. E Hong Kong negli ultimi mesi sembra averle perse entrambe
Hong Kong è stata sempre considerata una buona giurisdizione fiscale, dove poter investire parte del proprio patrimonio. Il legame con la Gran Bretagna, essendo stata un ex colonia di sua maestà, ha sicuramente reso più semplice l’afflusso di capitali esteri. Le protesta che però vanno avanti da mesi stanno destabilizzando la città e la sicurezza economica di molte famiglie benestanti. Quando si sceglie infatti un paese, o una città, dove effettuare degli investimenti (anche compare una casa) la stabilità politica è un aspetto molto importanti, che non viene sottovalutato. In questo caso Hong Kong sta perdendo sia la sicurezza economica che quella politica.
Non deve dunque sorprendere se diverse famiglie benestanti hanno lasciato la città. I disordini stanno infatti alimentano la domanda dei “visti d’oro” in Europa, dove si offre il passaporto in cambio di un investimenti nell’economia del Paese. La giurisdizione più ambita, per il momento, risulta essere il Portogallo, e in particolare Lisbona. Ma più in generale si è interessati ad ottenere il passaporto europeo per poter mettere in salvo i propri investimenti (ci sono anche Hnwi che hanno comprato ville in Italia). Questo trend, se confermato nel tempo, potrebbe rivelarsi essere un’opportunità per i paesi dell’Ue. Se infatti si riuscissero ad intercettare questi capitali il mercato locale del wealth management potrebbe sicuramente giovarne.