Con 4,9 milioni di dollari per il suo Pocket Watch Number Two Roger Smith si è preso la sua rivincita sull’alta orologeria commerciale. E forse sul suo antico maestro, George Daniels (il suo record personale è infatti di 4,1 milioni di euro). L’orologio da taschino (sì!) ha guadagnato al suo creatore il record mondiale di aggiudicazione in asta, e anche alla Gran Bretagna: mai nessun segnatempo britannico aveva mai incassato tanto. La due giorni (10 e 11 giugno 2023) presieduta da monsieur Bacs ha regalato agli appassionati e ai collezionisti un saliscendi di emozioni e molteplici nuovi record, non solo per i ricercatissimi (sempre e comunque) Patek e Rolex, ma anche per Zenith, Cartier e i sofisticati produttori indipendenti, come Halter Barnes. E come accade da due anni e mezzo per le vendite di Phillips Watches, l’asta complessiva ha registrato il tutto esaurito (guanti bianchi).
Il Roger Smith no. 1
L’acquirente del pezzo numero due di Roger Smith l’ha spuntata al telefono con Paul Boutros, responsabile degli orologi Phillips per le Americhe.
Roger Smith Numero 2, retro
Pocket Watch Number Two: perché proprio il numero due?
Perché il primo pezzo prodotto dal giovane Roger – il Pocket Watch Number One – fu rifiutato da George Daniels, leggendario orologiaio di stanza presso l’Isola di Man. Smith quindi si mise al lavoro e per cinque anni si dedicò a realizzare il suo secondo orologio: il suo intento era quello di essere accettato dal maestro come apprendista. Alla vista del secondo orologio – era il 1998 – Daniels non ebbe dubbi: «Ora sei un orologiaio». Il pezzo rimane il capolavoro di Roger Smith, la pietra miliare della rinascita dell’orologeria inglese. Lo stesso autore si è detto entusiasta per il risultato raggiunto in asta: «Il prezzo raggiunto dall’orologio va oltre ogni aspettativa. È davvero un momento importante per me. L’orologio da tasca n. 2 è il più importante che io abbia realizzato; il fatto che abbia riscosso un tale interesse è stato commovente. Rappresenta di certo una pietra miliare nel mio percorso professionale, ma spero altresì che costituisca un’affermazione per l’orologeria britannica».
Gli altri: Patek, Dufour e un solo Rolex
Sul secondo gradino del podio, il superbo Foresta vergine di Patek Philippe, ref. 2481, ha ottenuto 1,1 milioni di dollari. È il nuovo record per la referenza, una delle più rappresentative fra i cronografi del XX secolo.
Al terzo posto ancora un Patek Philippe non vintage, anzi: nuovissimo. È la referenza 5531R-012, prodotta nel 2022. Qualcuno ha sborsato oltre un milione di dollari per averlo.
La quarta posizione è un Philippe Dufour in oro bianco con quadrante smaltato del 2004.
Il primo Rolex della classifica è solo al quinto posto, ma fa record per la referenza in acciaio: è un 6241 del 1968 (modello Paul Newman). Passa di polso per 635.000 dollari: cifra più che tripla rispetto alla stima minima di partenza, fissata a 200.000 dollari.
Incassa lo stesso ammontare un Audemars Piguet Grande Complication in platino del 2011. Si tratta del record mondiale d’asta per la referenza. La stima di partenza era di oltre dieci volte inferiore. Chiudono la top ten tre J.P. Journe e un Patek Philippe.
Risultati apprezzabili anche per Zenith. Il modello A384 El Primero ha ben superato la sua stima di 6.000-12.000 dollari, agguantando la soglia di 50.800 dollari e mettendo a segno un nuovo record.
Zenith El Primero
Entrambi gli orologi da polso di Daniel Roth presenti in catalogo hanno realizzato un totale di oltre tre volte superiore alla loro stima minima, mentre il Perpetual Antiqua di Halter Barnes ha messo a segno un risultato di 393.700 dollari, contro una stima di 120.000-240.000 dollari, stabilendo un nuovo record per qualsiasi orologio opera della creatività del mastro orologiaio.
Il Chronomaster Original Pink “Unique Piece” for Susan G. Komen, ha realizzato 30.480 dollari, tutti devoluti alla principale organizzazione mondiale per la lotta contro il cancro al seno.
In chiusura, il responsabile orologi Americhe Paul Boutros e Isabella Proia, responsabile vendite New York, hanno dichiarato: «Phillips è leader di mercato grazie al suo impegno nel curare e offrire il meglio dell’orologeria da collezione, e la selezione presentata nella nostra asta di orologi di New York: OTTO non ha fatto eccezione. Nel corso di due giorni, collezionisti provenienti da oltre un terzo dei paesi del mondo si sono uniti a noi per fare offerte su alcuni dei segnatempo più rari e storicamente importanti. L’asta ha mostrato che il mercato è vasto e profondo. La vendita di tutti i lotti proposti ha inoltre sottolineato la forza persistente del collezionismo di orologi».
New York Watches Auction: EIGHT, la top ten