La seconda e ultima parte della collezione Macklowe venduta nell’asta di Sotheby’s di New York nella serata del 16 maggio 2022 chiude con un fatturato di 246,1 milioni di dollari, diritti d’asta inclusi.
I principali lotti aggiudicati nella sessione di vendita sono stati l’opera “Untitled” di Mark Rothko battuta per 48.008.000 dollari partita da una stima iniziale di 35.000.000 – 50.000.000 dollari, l’opera “Seestuck” di Gerard Richter aggiudicata per 30.198.500 dollari (stima 25.000.000 – 35.000.000 dollari), l’opera “Self Portrait” di Andy Warhol passata di mano per 18.708.500 dollari (stima 15.000.000 – 20.000.000 dollari). Diversi lotti sono stati aggiudicati ben oltre la stima massima come ad esempio l’opera “Untitled” di Willem De Kooning battuta per 17.789.300 dollari (stima 7.000.000 – 10.000.000 dollari), un’altra opera di Andy Warhol presente in catalogo, “Hammer and Sickle”, aggiudicata per 6.414.200 dollari (stima 4.000.000 – 6.000.000 dollari) e due opere di Sigmar Polke, “Plastik-Wannen” e “The Copyst”, vendute rispettivamente per 6.184.4000 dollari (stima 3.500.000 – 4.500.000 dollari) la prima e per 6.069.5000 dollari (stima 3.000.000 – 4.000.000 dollari) la seconda.
Importanti aggiudicazioni anche per l’opera “Early Morning Happiness” dell’artista Agnes Martin aggiudicata per 9.861200 dollari (stima 2.500.000 – 3.500.000 dollari) e per “Mirror#9” di Roy Lichtenstein aggiudicata per 6.069.500 dollari (stima 1.500.000 – 2.000.000 dollari).
I risultati conseguiti nella vendita dell’altra sera, uniti al ricavato di 676,1 milioni di dollari realizzato lo scorso novembre per la prima parte della collezione, fa della raccolta Macklowe la collezione privata più costosa mai aggiudicata in un’asta. Il fatturato complessivo è stato infatti di 922,2 milioni di dollari, diritti d’asta inclusi, per un totale di 65 lotti battuti, di cui 35 nella prima sessione.
Ma cosa in particolare ha reso questa collezione così importante al di là del fatturato raggiunto? Si tratta di una collezione di opere rare e iconiche del XX e XXI secolo realizzate da grandi artisti che hanno segnato la storia recente dell’arte. Importantissimo il lavoro di ricerca condotto dai coniugi Macklowe condotto nella selezione delle opere da inserire nella loro raccolta. Un lavoro che si è protratto per tutta la durata della loro relazione sentimentale e che, con il divorzio avviato, trova la sua conclusione con l’ingiunzione di vendita emessa nel 2018 del tribunale di New York in assenza di accordo economico tra i due coniugi sulla valorizzazione delle opere.
Il ricavato raggiunto dalla collezione Macklowe supera anche quello della collezione Peggy e David Rockefeller che deteneva sin qui il primato con 835,1 milioni di dollari realizzato nel 2018 da Christie’s, anche se con un numero di lotti notevolmente superiore (circa 1.5000 lavori). E supera anche quello di altre importanti collezioni vendute tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 con grandi fatturati. Come la collezione Cox che ha conseguito vendite per 332 milioni di dollari superando notevolmente la stima iniziale di 200 milioni di dollari e altre collezioni minori, ma sempre milionarie, vendute di recente tramite le aste delle major come quella dei coniugi Christo e Jeanne-Claude a Parigi, quella della signora John L. Marion, la collezione dello stilista Karl Lagerfeld e quella del finanziere americano T. Boone Pickens.
E come da ultima la collezione di Thomas e Doris Amman battuta il 9 maggio 2022 nell’asta di Christie’s a New York che ha realizzato un fatturato 317.806.490 dollari nel corso della quale si è registrata la vendita dell’opera d’arte del XX secolo più costosa in un’asta con il lavoro “Shot Sage Blue Marilyn ”battuta alla cifra record di 195.040.000 dollari (161.000.000 euro).
Sono quindi le vendite delle intere collezioni private le protagoniste del mercato in asta del 2021 e di questa prima parte del 2022.