Giugno è il mese dedicato all’orgoglio arcobaleno che riporta l’attenzione sui temi legati all’identità di genere e al riconoscimento dei diritti civili. Temi questi che diversi artisti pongono al centro della loro ricerca e rappresentano nelle loro opere. Il mercato valorizza questi lavori sia nelle vendite in galleria sia nei passaggi in asta. Ma anche i musei, soprattutto in questo periodo, fanno la loro parte con mostre di artisti LGBTQ+ o dedicate ai temi dell’arte LGBTQ+. Ecco allora ecco tre artisti in ascesa nel panorama internazionale contemporaneo.Â
Louis Fratino, l’intimità dell’identità queer su dipinto
I lavori dell’artista americano Louis Fratino proprio in questi giorni sono per la prima volta in esposizione nel padiglione centrale all’edizione 2024 della Biennale Arte di Venezia. In questa occasione l’artista presenta una serie di nuovi dipinti che esplorano i modi in cui le persone LGBTQ+ socializzano nella complessa società contemporanea ancora alle prese con marginalizzazione e discriminazioni. Louis Fratino è tra gli artisti emergenti più interessanti a livello internazionale nell’ambito dell’arte LGBTQ+ già da alcuni anni. Nelle sue opere gli viene riconosciuta una intensa introspezione che esplora l’identità queer attraverso una tecnica originale e una solida base artistica rappresentata in scene domestiche e intime quasi sempre di nudo maschile.
Diversi sono i passaggi in asta nonostante la giovane età dell’artista (1993) e le realizzazioni in anni recenti. Tra queste le più rilevanti sono state battute a New York come nel caso dell’opera An Argument, olio su tela anno 2021, che ha raggiunto i 738.800 dollari nell’asta del 16 novembre 2022 da Sotheby’s partendo da una stima compresa tra i duecento e i trecento mila dollari.
Altra realizzazione importante ha raggiunto l’opera Tristan Drinking Soup (2017) battuta per 365.400 dollari (stima 50.000 – 70.000 dollari) il 13 maggio 2022 da Christie’s. Il dipinto Grapefruit breakfast (2017) invece ha raggiunto i 277.200 dollari (stima 120.000 – 180.000 dollari) nell’asta di Phillips il 28 settembre 2022. Acquerelli e altre opere minori a tempera andate in asta tra la fine del 2023 e la prima parte del 2024 si collocano invece in una fascia compresa tra i sei e i settantamila dollari.
Louis Fratino, An Argument (2021). Courtesy Sotheby’s
Zanele Muholi, la fotografia che afferma le libertà dell’essere umano
Dalla pittura intima di Fratino alla fotografia con forti contrasti in bianco e nero dell’artista sudafricana Zanele Muholi. I suoi autoritratti espressivi si concentrano sull’affermazione delle libertà fondamentali indipendentemente dal colore della pelle e dall’orientamento sessuale con un forte condizionamento derivante dalle persecuzioni vissute in prima persona nei luoghi di origine in quanto attivista della comunità LGBTQ+. Anche nel suo caso i suoi lavori hanno registrato negli ultimi anni diversi passaggi nelle aste internazionali per quanto di recente produzione. Le quotazioni di partenza sono comprese tra i sette e i quindici mila euro e le ultime aggiudicazioni hanno raggiunto. E in alcuni casi hanno superato i trentamila euro per le opere più iconiche e le stampe di grande formato.
Come nel caso dello scatto Sindile II, Room 206 Fjord Hotel, Berlin from Somnyama Ngonyama (2017) aggiudicato a Londra da Phillips per più di 30 mila sterline lo scorso 19 maggio 2023 (stima 18.000 – 22.000 sterline). Qualche mese prima, il 5 aprile, da Sotheby’s a New York è stata battuta l’immagine Somnyama IV. Oslo per più di 33 mila dollari partendo da una stima compresa tra i 15 e i 20 mila dollari. Nella sua produzione si trovano anche alcuni rari acrilici su tela come, ad esempio, nel caso dell’opera Alakhe (2021) andata in asta a Londra da Phillips l’8 dicembre 2022 e battuta per 35.280 sterline. Partiva da una stima compresa tra i dieci e le quindicimila sterline. Una raccolta di 260 suoi lavori è oggi esposta nella mostra Zanele Muholi in corso alla Tate Modern di Londra fino al 26 gennaio 2025.
Zanele Muholi, ULTIMATE. Courtesy Phillips
Nan Goldin e l’arte LGBTQ+, le fotografie rubate e la realtà più cruda
Rimanendo nel campo della fotografia d’arte LGBTQ+, l’artista americana Nan Goldin con le sue immagini rubate a amici e conoscenti in scene di vita quotidiana nell’intimo delle camere da letto a Berlino e Londra e nelle chiassose strade di New York descrive drammi e storie comuni estremamente autentiche. Un racconto per immagini che sembra un diario che include anche esperienze autobiografiche nei momenti difficili e in situazioni crude.
Gli scatti più significativi dedicati al mondo queer sono stati realizzati in particolare negli anni ’90 e sono passati in asta nelle principali città del mercato dell’arte a New York come Londra, a Parigi come a Hong Kong. Ad esempio At the bar: Toon, Cee, and So, Bangkok, scatto del 1992, è stato battuto a Londra il 19 maggio 2023 da Phillips per 17.780 sterline ben oltre la stima massima di sette mila sterline, mentre Jimmy Paulette and Misty in the taxi, NYC, immagine del 1991, è stata aggiudicata a New York il 12 ottobre 2022 da Phillips per più di 40 mila dollari (stima massima 15 mila dollari). Una mostra completa sul suo lavoro dal titolo This Will Not End Well, curata da Fredrik Liew, è in programma a partire dal 9 ottobre 2025 al Pirelli Hangar Bicocca di Milano.
Nan Goldin, Toon, Cee, and So at Bar, Bangkok, 1992. Courtesy Christie’s Images Ltd
In copertina: Nan Goldin, Toon, Cee, and So at Bar, Bangkok, 1992 (dettaglio). Courtesy Christie’s Images Ltd.