Dal riciclo della plastica una grande opportunità d’investimento

Maria Ferrari
16.12.2022
Tempo di lettura: 3'
I rifiuti in plastica da grande problema possono diventare una grande opportunità. Anche d’investimento. Lo sostengono gli esperti di Lombard Odier Investment Managers, secondo cui un’economia circolare della plastica genera profitti da attività eco-compatibili, offrendo dinamiche promettenti sia per le aziende innovative che per gli investitori

Nessun materiale più della plastica ha rivoluzionato le nostre vite e lo sviluppo dell’industria moderna. Ma l’uso scriteriato che da anni si fa di questa invenzione attribuita all’italiano Giulio Natta sta portando il nostro pianeta al collasso. Secondo i dati di Eurostat, in media, ogni europeo produce quasi 180 chili di rifiuti d’imballaggio l’anno. Negli ultimi dieci anni questi scarti sono aumentati di oltre il 20% nella Ue e, se non si agisce, si prevede un’ulteriore crescita del 19% entro il 2030, mentre per quelli di plastica si stima addirittura un +46%. Dati allarmanti che hanno spinto l’Ue a presentare un nuovo pacchetto di regole che prevede lo stop alla produzione di imballaggi in plastica a favore del riciclo e del riuso: entro il 2040 in base alle indicazioni di Bruxelles gli scarti pro-capite in ogni paese dovranno essere ridotti del 15% con risparmi di circa 47,2 miliardi di euro - pari a 100 euro l’anno per ogni cittadino -, una rivoluzione verde che potrebbe portare da sola 600mila nuovi posti di lavoro.


Dai rifiuti una strategia d’investimento

Ma i rifiuti di plastica possono anche diventare una miniera d’oro per gli investitori. Non per niente Lombard Odier Investment Managers sta implementando una strategia denominata Plastic Circularity che investe in società che promuovono un modello circolare della plastica per ridurre la produzione di rifiuti.

Sono tre i temi d’investimento selezionati da Christopher Tritten e Victoire Carous, rispettivamente Head of Private Equity e Portfolio Manager di Lombard Odier IM, per ridisegnare la filiera della plastica: materiali innovativi, nuovi modelli di utilizzo e miglioramento delle attività di raccolta, smistamento e riciclo.


Materie plastiche innovative

Attualmente, la plastica è prodotta prevalentemente da combustibili fossili e rappresenta il 6% del consumo globale di petrolio e gas. Tuttavia, è possibile usare materiali innovativi per produrla. Addirittura, prendendo ispirazione dalla natura stessa e dal processo usato dai ragni per tessere la loro tela, che potrebbe essere testato per produrre plastica biodegradabile, riducendo così il ricorso al petrolio e migliorando la biodegradabilità e la compostabilità della plastica. Va ricordato, infatti, che secondo i dati dell’Ocse sui 460 milioni di tonnellate di plastica prodotte nel mondo nel 2019, 353 milioni sono diventate rifiuti e “solo il 9% di questi sono stati riciclati, mentre il 19% sono stati inceneriti e circa il 50% sono finiti in discariche controllate. Il restante 22% è stato abbandonato in discariche selvagge, bruciato a cielo aperto o gettato nell'ambiente".


Nuovi modelli di utilizzo

Il secondo tema d’investimento su cui puntano gli esperti di Lombard Odier IM riguarda le nuove modalità di utilizzo della plastica e la creazione delle infrastrutture necessarie per implementarle. Visto che il problema della plastica è dovuto anche agli articoli monouso (che rappresentano meno della metà degli usi finali della plastica), la strategia investe in prodotti e servizi che allungano la vita degli oggetti in plastica tramite il riutilizzo, la ricarica o la riparazione. In alternativa, investe in nuove soluzioni di consumo che offrono prodotti senza confezioni monouso e che sfruttano le crescenti preferenze dei consumatori per imballaggi eco-compatibili.


Miglioramento di raccolta, smistamento e riciclo

L’ultimo tema d’investimento individuato da Lombard Odier Investment Managers riguarda le dinamiche del riciclo, nella convinzione che i rifiuti in plastica abbiano un enorme potenziale di creazione del valore. In questo caso l’enfasi è posta sulla tecnologia che crea nuove fonti di materiali di alta qualità per la produzione della plastica, con minori emissioni di gas nocivi rispetto alla plastica vergine. Inoltre, l’obiettivo del tema è migliorare l’economia del riciclo, ampliare la gamma di applicazioni e aumentare la capacità di smistamento, raccolta e riciclo. Anche in questo caso le soluzioni digitali sono facilitatori importanti: ad esempio il software di AI può essere utilizzato sia per migliorare lo smistamento e l’analisi dei dati dei rifiuti in plastica che per aumentare il recupero di materie plastiche.

La redazione vi consiglia altri articoli

Cosa vorresti fare?

X
I Cookies aiutano a migliorare l'esperienza sul sito.
Utilizzando il nostro sito, accetti le condizioni.
Consenti