eHealth: perché la sanità fa così fatica a digitalizzarsi

13.7.2020
Tempo di lettura: '
L’utilizzo e l’integrazione del digitale hanno il potenziale per ridurre drasticamente i costi, come già si è visto in diversi settori della nuova economia. Parimenti, potrebbe portare beneficio ad un comparto sanitario in cui i costi non ottimizzati lo rendono un onere netto per la società
Il 30% degli interventi in fin di vita: inutile
In un settore sotto stress, la situazione è aggravata dalla gestione poco avveduta della sanità nazionale: negli Stati Uniti medici e cliniche vengano pagati “per ogni trattamento o servizio che forniscono” e non per il risultato. Una ricerca ha così dimostrato che “circa un terzo degli americani è sottoposto a operazioni nell'ultimo mese di vita, ritenute non necessarie”. Senza contare poi l'influenza del sistema legale.
eHealth: una salute migliore a costi inferiori
Secondo Henk Grootveld, Head of trends investing di Lombard Odier Investment Managers, un nuovo settore sanitario è possibile, usufruendo di quattro strumenti digitali chiave: l'intelligenza artificiale; il Dna digitale; la chirurgia robotica; la telemedicina
L'intelligenza artificiale (AI) potrà essere utilizzata “per ridurre l'onere amministrativo di ospedali e pratiche mediche. Oggi è già possibile utilizzare la tecnologia di riconoscimento vocale intelligente per compilare automaticamente le cartelle cliniche elettroniche e aumentare la produttività fino al 30%”. Inoltre, “l'IA è sempre più utilizzata per aiutare nel processo di ricerca a ottenere nuove conoscenze sulle malattie che portano a nuove terapie”.
La digitalizzazione del nostro Dna, come secondo strumento digitale, “ci ha avviato sulla strada della potenziale eliminazione di tutte le malattie genetiche e ha aperto le porte a farmaci personalizzati basati sul Dna. L'11 gennaio 2020, ancor prima che covid-19 diventasse una crisi sanitaria globale, la Cina ha pubblicato l'intera sequenza di Dna del virus, dando il via alla gara per trovare una cura anticorpale e ancora meglio un vaccino”.
Terza tecnologia digitale che offre vantaggi sia in termini di costi che di risultati è la chirurgia robotica. “Oggi la chirurgia robotica è già stata approvata da regolatori come la Fda per circa venti procedure standard. Si è dimostrata in grado di fornire un intervento chirurgico più preciso e minimamente invasivo che ha ridotto la degenza ospedaliera dei pazienti”.
Infine, la telemedicina. Covid-19 ha rivelato la pericolosità di recarsi in strutture ospedaliere per visite più standard effettuabili da remoto, attenuando così il rischio di contagio.
eHealth
“Le videochiamate con i medici e la condivisione dei dati sanitari dai dispositivi di monitoraggio remoto sono diventati una procedura standard sia negli Stati Uniti che in Cina. Questa sanità online, o telemedicina, è ora coperta dalla maggior parte delle polizze assicurative sanitarie in questi paesi ed è vista come una soluzione più sicura ed economica”. Una dinamica che riguarda cliniche, ospedali, centri medici, ma anche case di riposo, centri psichiatrici e veterinari”.
Covid-19 ha inoltre agevolato la transizione verso farmacie online, che permettano l'acquisto di farmaci da remoto. Cambiamenti, questi, che difficilmente contempleranno passi indietro e che, anche dopo il passaggio di covid-19, tenderanno ad attestarsi nell'economia.