Il mercato delle batterie “carica” la mobilità sostenibile

Il comparto delle batterie elettriche cresce grazie alla domanda di nuovi sistemi di stoccaggio energetico e alla mobilità sostenibile. Ne abbiamo parlato con Legal & General Investment Management

Lo sviluppo tecnologico delle batterie guida il mercato dell’immaganizzamento energetico: lo testimonia l’aumento degli investimenti nel settore, cresciuti del 40% tra 2019 e 2020 secondo le stime dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea). Anche le previsioni per il prossimo futuro confermano tale trend positivo: nel 2022, il mercato dello stoccaggio energetico tramite batteria potrebbe valere circa 11 miliardi di dollari e potrebbe superare i 30 miliardi entro il 2029, con un tasso annuo di crescita composto stimato (cagr) al 16.3%. Queste le previsioni del report Battery Energy Storage Market Size, Share & COVID-19 Impact pubblicato nel marzo 2022 da Fortune.

A sostenere un mercato dalle attese brillanti vi è anzitutto il comparto della mobilità sostenibile. Nella progettazione dei veicoli elettrici, le batterie costituiscono infatti l’elemento più costoso: proprio grazie al progresso tecnico di queste ultime, il loro prezzo è sceso dell’89% nel decennio 2010-2020, riporta BloombergNEF nel suo Electric Vehicle Outlook. Ciò ha favorito la diffusione dei veicoli elettrici e, direttamente, l’investimento nello sviluppo tecnologico di nuove batterie.

L’importanza delle batterie per il Net zero

I sistemi di stoccaggio a batterie (o Bss, Battery storage system, Bss ) sono in grado di immagazzinare l’energia elettrica, erogandola o accumulandola a seconda dell’intensità della domanda e costituiscono oggi la migliore soluzione per rendere più efficiente l’utilizzo delle energie rinnovabili. Per questa ragione, le politiche energetiche dei governi di tutto il mondo, dal Build Better Act statunitense al Green Deal europeo, passando per il XIV Piano quinquennale cinese, considerano lo stoccaggio energetico un fattore primario per lo sviluppo delle energie pulite e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, osserva Aanand Venkatramanan, Head of Etfs di Legal & General Investment Management (LGIM).

I Bss vengono infatti utilizzati per rispondere alla domanda di energia pubblica e privata in ambito residenziale, commerciale e utility: “nell’area Emea, le installazioni in ognuno di questi settori dovrebbero crescere con un cagr rispettivamente del 20%, 30% e 28% entro il 2030, quando il loro accumulo complessivo arriverà a quota 27GWh e supererà la capacità installata di 150GWh”.

La mobilità sostenibile guida la domanda di batterie

Sebbene siano molteplici i possibili impieghi, “fino a oggi il principale sostenitore della domanda di batterie in tutto il mondo è stato il comparto delle auto elettriche. Nonostante l’aumento dei costi delle materie prime, tale mercato dovrebbe registrare una crescita anche nel 2022, grazie al progressivo rientro dalla situazione di emergenza legata alla carenza di chip e alla continua diffusione delle batterie per veicoli elettrici” osserva l’esperto di LGIM. Anche le prospettive per il prossimo futuro sono rosee: il numero dei veicoli elettrici, confermano i dati pubblicati da Statista relativi alle proiezioni della mobilità sostenibile 2021-2025, potrebbe aumentare del 350% raggiungendo 54 milioni di unità.

Uno scenario stimolante

D’altro canto, l’incremento nella diffusione dei veicoli elettrici, che secondo l’Iea potrebbero arrivare ad essere il 12% del totale dei veicoli entro il 2030, “rappresenta una grande sfida per le infrastrutture di ricarica, che dovranno necessariamente essere potenziate” osservano gli esperti di LGIM. Secondo l’Associazione europea dei produttori automobilistici (Acea), infatti, “tra il 2017 e il 2021 il tasso di crescita delle vendite di auto elettriche è stato quattro volte più veloce rispetto a quello di produzione dei punti di ricarica”. Inoltre, afferma l’Acea nel suo Electric Vehicle Charging Infrastructure Masterplan, entro il 2030, saranno necessari investimenti per circa 280 miliardi di euro volti all’installazione dei punti di ricarica e all’ampliamento ed efficientamento della rete energetica.

Tale scenario, ritiene Venkatramanan, “darà vita a ulteriori opportunità di crescita all’interno della value-chain delle batterie”. Sebbene il progresso tecnologico comporti un arricchimento della catena del valore, occorre però che gli investitori sappiano evolvere insieme al mercato delle batterie. Su tale approccio, LGIM ha costruito la sua strategia d’investimento: il suo L&G Battery Value-Chain Ucits Etf, è infatti costruito sulla base delle informazioni sui progetti globali di stoccaggio dell’energia provenienti dal Global energy storage database del Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti (Doe), nonché sui dati del settore minerario tratti da Metal Bulletin Research.
Sfruttando le competenze degli specialisti del settore, l’indice è in grado di individuare in modo preciso e completo i principali player del settore, dalle compagnie di estrazione dei metalli a quelle che producono le componenti fisiche delle batterie. Ciò permette all’indice di riflettere in maniera puntuale i principali fattori che generano valore e danno impulso alla crescita del mercato.

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