Non solo tech: i millennials come megatrend

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Perché è importante analizzare gli interessi dei millennials? Non si tratta solo di capire una generazione, ma di prevedere le loro abitudini di spesa e come queste trasformeranno il mercato. Sicuramente c’è una parola chiave da ricordare e questa è tecnologia

Il comparto tecnologico dei mercati ha avuto un anno molto impegnativo dal momento che l’aumento dell’inflazione dei tassi ha posto una sfida importante per la valutazione delle azioni growth. Questo non significa, tuttavia, che le generazioni più giovani, a partire da quella dei millennials, abbiano perso l’interesse verso questo tipo di società. Anzi, “sappiamo che la diffusione di Internet e quindi il tempo trascorso online continuerà ad aumentare”, ha spiegato Richard Wiseman, Client portfolio manager di Goldman Sachs Asset Management, durante il secondo evento digitale di We Wealth “Come investono i millennials? Il wealth management alla prova della gen Y”, tenutosi live lo scorso 29 novembre.

L’esperto spiega infatti che la “debolezza” del comparto tecnologico che ha caratterizzato l’ultimo periodo non avrà una vita lunga. “I fattori essenziali di lungo periodo di questo tema, ovvero la ricchezza, le abitudini di spesa e l’influenza dei più giovani nel mondo diventeranno sempre più importanti ed è questa l’opportunità di lungo periodo di questo tema d’investimento”. La gen Y sta iniziando a prendere piede nella società, avendo sempre più peso anche all’interno di organi gestionali di imprese e governi. Un esempio? Rishi Sunak, primo ministro del Regno Unito, è un millennial.

La generazione Y travolgerà e trasformerà drasticamente i mercati, ma come farà? Il primo fattore da considerare è la quantità: i millennial insieme totalizzano circa 2,3miliardi di persone; di questi, il 90% vive in paesi emergenti. Si tratta della generazione più popolosa della storia, quindi il loro impatto sarà enorme, tanto da poterli considerare come un trend a sé stante da analizzare e studiare. Si tratta di un tema demografico che dovrebbe interessare tutte le impresse, senza discriminazione di settori. “C’è quindi un ventaglio di opportunità molto vasto che va dalla tecnologia al settore food and drink, dalla salute al benessere, fino ad arrivare ai problemi legati alla sostenibilità”, spiega Wiseman.

E la realtà è che le potenzialità dei millennials sono ancora latenti: oggi la maggior parte di loro è intorno ai 30 anni e non ha ancora una famiglia. Ma, con il tempo, sempre più di loro avrà dei figli, un patrimonio sempre più ingente e risolverà i temi più complicati in modo completamente diverso dalla tradizione. I millennials “utilizzeranno la tecnologia e prodotti comunque legati a essa per risolvere queste problematiche”.

Guarda l’intervento di Richard Wiseman

La rivoluzione più grande forse si vedrà proprio nei paesi emergenti, dove la diffusione di smartphone e dispositivi digitali nella generazione X, quindi subito precedente a quella dei millennials, è ancora molto bassa rispetto a quella dei paesi occidentali. “I membri della gen Y in queste regioni sono molto più connessi e hanno così una finestra sul mondo. Vedono cosa fanno gli altri millennial negli altri continenti e questo è fonte d’ispirazione, vogliono le stesse cose anche loro. Tutto questo ha implicazioni profonde sulle loro abitudini di spesa. E in queste regioni (parlo di Cina, India, Sud est asiatico, America Latina), le abitudini di spesa dei millennial rappresentano un’opportunità di investimento interessante all’interno di questo nuovo trend”, conclude Wiseman.

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