Cina, potenza dell’automazione e dei robot industriali

Le azioni A cinesi hanno vissuto un anno volatile in mezzo alla pandemia COVID-19 e all’aumento delle tensioni geopolitiche. Vediamo con gli esperti di Goldman Sachs Asset Management i settori più interessanti

La Cina ha il più grande mercato al mondo nel settore dell’automazione, nonché il più rapido per crescita, con un peso pari al 20% circa dell’offerta globale di robot industriali. Un business che è cresciuto di quasi il 20% negli ultimi cinque anni, che sottolinea una continua modernizzazione intelligente delle imprese, sospinta in parte dalla pandemia.
Nonostante l’anno particolare, le azioni cinesi di classe A sono state tra le poche classi di attivo a registrare una crescita degli utili positiva nel 2020, con una ripresa continua prevista nel 2021. Un +39,9% in termini di performance per le A-shares, cui si è affiancato (specie a partire dal secondo semestre) il record di afflussi netti da $27 miliardi, attraverso il programma Northbound Stock Connect. Contribuiscono inoltre alle positive stime di crescita, la solida crescita degli utili e il miglioramento del sentiment degli investitori. Tra i settori meglio performanti del 2020, si annoverano tra beni di consumo di prima necessità, healthcare e beni di consumo discrezionali, seguiti in quarta posizione dai titoli industriali (tra cui rientrano automazione e robot industriali), cresciuti per lo più nel quarto trimestre.

La Cina, l’automazione e i robot

Con l’accelerazione della tecnologia e l’avvento della pandemia che ha allargato ulteriormente la necessità di soluzioni smart, hanno sottolineato da Goldman Sachs Asset Management (GSAM) “abbiamo investito nei principali produttori di controllo dell’automazione industriale, macchinari basati su laser, stampanti 3D e robot collaborativi”.
A trionfare in Cina, però, non è stato il solo settore dell’automazione. La crisi sanitaria ha spinto l’innovazione cinese verso altre aree cruciali, tra cui la sanità, sempre più tecnologica, e l’IT, declinato nelle sue forme.
“Negli oltre 15 anni di investimenti in azioni A cinesi, abbiamo assistito all’emergere di potenti motori di crescita secolare, inclusa la modernizzazione delle società cinesi” hanno ripreso da GSAM.

I motivi dell’innovazione

L’alfabetizzazione del paese, la lotta alla povertà estrema e le massicce spese di ricerca e sviluppo hanno portato a un’innovazione rapida e genuina. La pandemia ha accentuato tematiche di prevenzione, cura della persona e assistenza sanitaria da remoto. Infine, lo sviluppo dell’Information Technology anche in settori nuovi (l’healthcare in primis) ha determinato il nuovo successo di produttori di componenti elettronici e di fascia alta, tecnologie mobili e indossabili, aziende leader nella progettazione di circuiti integrati per soluzioni di sicurezza biometrica.
“A nostro avviso, è probabile che le buone aspettative di crescita degli utili guidino i rendimenti delle azioni A nel 2021, soprattutto perché l’economia nazionale continua a normalizzarsi e l’attività economica globale si riprende. Riteniamo” hanno quindi concluso da GSAM “che il contesto di mercato volatile in futuro rimarrà favorevole per investitori attivi, fondamentali e bottom-up, che cercano di investire selettivamente in titoli di alta qualità con solide prospettive di crescita scambiati a valutazioni interessanti”.

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