Settore tecnologico: ecco perché è ancora una buona idea investire

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I titoli del tech sono stati colpiti da un’ondata di vendite, soprattutto nella prima parte dell’anno. Cosa fare ora, tra valutazioni scontate e possibili nuove correzione dei prezzi? L’analisi di Fidelity dopo un viaggio nella Silicon Valley

Dopo il sell-off della prima parte dell’anno, con il Nasdaq Composite che ha lasciato sul parterre oltre il 30%, facendo peggio degli altri principali indici di Wall Street, i titoli tecnologici vengono guardati con un certo scetticismo. Gli investitori si chiedono se esporsi, considerando le valutazioni divenute allettanti ma anche il rischio di una nuova correzione dei prezzi. Una risposta arriva da Fidelity a seguito del suo viaggio nella Silicon Valley, in cui ha incontrato 23 società leader del settore: “Nonostante le turbolenze del mercato, i fattori trainanti a lungo termine rimangono intatti”, afferma Hyun Ho Sohn, Portfolio Manager di Fidelity, rassicurando sulle prospettive di questo comparto. Ecco gli aspetti chiave da tenere in considerazione. 

La domanda di tecnologia rimarrà forte

È indubbio che in alcuni ambiti della tecnologia sia in atto un rallentamento ciclico. Con l’uscita dal lockdown e dalla fase più critica della pandemia, sono aumentate le attività all’aperto riducendo progressivamente la spesa “digitale” che invece era letteralmente esplosa dal marzo 2020, soprattutto nell’e-commerce, nel gaming e nell’intrattenimento. 

Tuttavia, ci sono i presupposti per tornare a guardare con interesse il settore tecnologico. La rivoluzione digitale, messa in moto dal Covid, tra lavoro ibrido e automazione, ha accelerato la domanda e reso alcune tendenze ormai permanenti. Di fronte a questa nuova realtà, “i principali ambiti di investimento che ne trarranno vantaggio sono il cloud, la sicurezza, l’analisi dei dati e le società di hardware che forniscono tecnologie per il lavoro ibrido”, suggerisce l’esperto di Fidelity. 

Non solo. Emergono nuove tecnologie per aumentare la larghezza di banda della memoria e la complessità di calcolo. “Diverse conversazioni che abbiamo avuto durante questo viaggio hanno confermato quanto la transizione al cloud sia agli inizi dati i vincoli nella larghezza di banda della rete”.

Crisi dei chip? Niente paura

I problemi nella filiera, soprattutto nei chip, non sono stati risolti, ma il quadro a lungo termine rimane positivo, secondo Fidelity: “Per quanto riguarda la filiera, le conversazioni tenute durante il viaggio si sono concentrate sulle difficoltà a breve termine, non prevedendo alcun cambiamento nel lungo periodo”. LAM Research, ad esempio, ritiene che il settore dei semiconduttori crescerà fino a 1.000 miliardi di dollari entro la fine del decennio, grazie ad alcuni trend in atto, come quello dell’elettrificazione dei trasporti. I veicoli elettrici hanno ricoperto una quota di circa il 10% delle vendite globali di auto nel 2021, una percentuale che per quanto appaia bassa è quattro volte superiore a quella del 2019, secondo quanto rilevata dall’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE). Da qui si deduce come le prospettive di crescita siano notevoli data la necessità di convertire il resto del parco auto mondiale.

Potere di determinazione dei prezzi e valutazioni scontate

A favore del settore tecnologico anche il potere di determinazione dei prezzi e la solidità dei bilanci, fondamentali in un contesto di inflazione e volatilità elevate. “Le aziende produttrici di semiconduttori vantano un forte potere di determinazione dei prezzi, poiché i semiconduttori sono componenti essenziali per la maggior parte delle nuove tecnologie innovative. – spiega l’esperto di Fidelity – E le aziende che producono software spesso presentano contratti di fornitura con adeguamenti all’inflazione”. 

Inoltre, da considerare anche l’opportunità legata alle quotazioni attuali. Dopo l’ondata di vendita che ha colpito il settore tecnologico nella prima parte dell’anno, le valutazioni sono diventate particolarmente interessanti: le società leader del settore scambiano con multipli bassi, mantenendo profili di crescita a lungo termine.

La tecnologia, uno dei settori del futuro

“Gli incontri avuti nella Silicon Valley sono stati positivi e hanno confermato che i fattori trainanti la domanda a lungo termine del settore tecnologico rimangono intatti”, concludono da Fidelity. L’adozione e l’utilizzo della tecnologia sono radicati nelle attività e nei processi dei consumatori, delle imprese e del settore pubblico, e questo non cambierà. Inoltre, molti modelli di business tecnologici includono ricavi ricorrenti, un elevato potere di determinazione dei prezzi e bilanci solidi, tutti fattori vitali per resistere in un ambiente volatile. “Pensando ai prossimi tre-cinque anni, le opportunità principali rimarranno il cloud, l’analisi dei dati, la sicurezza, i veicoli elettrici l’automazione di fabbrica”.

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