Investimenti sostenibili: quanto contano gli obiettivi personali?

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Se l’interesse per gli investimenti sostenibili continua a crescere, parallelamente deve aumentare anche l’attenzione verso i bisogni degli investitori, partendo dall’analisi delle loro preferenze e sensibilità. Carmignac spiega come

La promessa di aiutare l’ambiente, strizzando l’occhio al portafoglio sembra molto accattivante, ma gli investimenti sostenibili sono in linea con gli obiettivi e la sensibilità del risparmiatore?

Si tratta di una categoria di investimento che rispetta i parametri ambientali, sociali e di governance (ESG), offrendo senza dubbio, un’importante possibilità, anche nel lungo termine. E, proprio per questo si trova, oramai da qualche anno, al centro del dibattito, continuando a crescere: solo in Europa a fine 2021 i fondi ESG erano 4.461, segnando un +40% rispetto al 2020, secondo la rilevazione di Morningstar.

Vista la rapidità con cui questo mercato si sta espandendo, diventa sempre più importante, per Carmignac, “rafforzare la tutela degli investitori, migliorare la comprensione dei loro obiettivi e offrire soluzioni in linea con quest’ultimi”. Ma come fare? Valutare non solo le ambizioni e la propensione al rischio ma anche l’interesse e, soprattutto, la sensibilità dei propri clienti, è il primo passo per capire come questi si rapportino agli investimenti sostenibili.

La casa di gestione francese si sta impegnando in prima linea in questa direzione. “Determinare la sensibilità dei clienti in materia di investimento responsabile è fondamentale, in quanto aiuta gli investitori stessi ad orientarsi nel mondo dei fondi, in base alle proprie esigenze per questioni tematiche”. Per definire le soluzioni di investimento che corrispondono agli obiettivi sostenibili è, infatti, necessario capire quali sono le tematiche che stanno più a cuore ai clienti, così da accompagnarli man mano nel processo di scelta. L’obiettivo finale, è quello di “disporre di una gamma di fondi che consentono agli investitori di ottenere risultati misurabili nel rispetto dei propri obiettivi finanziari”.

Allo scopo di raccogliere le informazioni utili è stato elaborato da Carmignac un questionario, che raccoglie le preferenze degli investitori, in particolare in merito a tre fattori:

  • La quota minima dei loro investimenti conformi con la tassonomia europea, ovvero che rispettino i criteri di performance ambientale definiti dalla Commissione europea;
  • La consapevolezza dei principali effetti negativi derivanti dalle loro scelte di investimento;
  • La quota minima che intendono destinare agli investimenti sostenibili.


A supporto di questo processo che parte proprio dall’analisi delle preferenze dell’investitore, da agosto 2022, è stata introdotta una novità: le società che forniscono servizi di consulenza in materia di investimenti, servizi di gestione per conto di soggetti terzi, o che collocano contratti assicurativi sulla vita, hanno il compito di sottoporre ai clienti un questionario ad hoc per registrare anche le preferenze Esg del cliente, ampliando lo spettro di azione della direttiva Mifid II. Lo scopo principale è proprio quello di allinearsi il più possibile alle effettive esigenze finanziarie del risparmiatore, anche sul piano della sostenibilità.

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