Wall Street: Magnifiche 7, bolla o prospettive di crescita?

I titoli growth, guidati dalle Magnifiche Sette, hanno trainato il mercato azionario statunitense lo scorso anno, anche il 2024 è iniziato con forza, ma molti investitori si chiedono per quanto questa performance potrà essere mantenuta

Non è una novità che tutti gli occhi siano puntati sull’azionario statunitense, eppure molti pensavano che dopo il rally che ha chiuso il 2023, l’attenzione si sarebbe piano piano allentata nel nuovo anno, ma le Magnifiche Sette non sembrano ancora pronte a lasciare il loro trono e passare a essere solo delle comparse nel mercato. Non sono pochi gli esperti che si sono chiesti per quanto i sette super eroi di Wall Street (Nvidia, Tesla, Meta, Apple, Amazon, Microsoft e Alphabet), che da soli valgono oltre 12.300 miliardi di dollari, ovvero più del prodotto interno lordo di Giappone, Germania e India messi insieme, continueranno a crescere e trascinare il mercato.


Il nuovo anno, chiaramente, ha portato con sé dei cambiamenti: nei primi mesi del 2024 infatti l’ordine interno delle Magnifiche 7 si sta trasformando da una band di pari, a un solista accompagnato però da incredibili coristi. Nvidia è infatti la protagonista assoluta dell’azionario statunitense. Nell’ultimo mese ha guadagnato il +28,6% con una crescita incredibile del +441% sulla chiusura del 2022 e rappresenta il 20% del rendimento totale di febbraio dell’S&P 500, inoltre è entrata con piede fermo nel two trillion club, accanto a Microsoft e Apple. La domanda che ormai vale almeno due mila miliardi di dollari è: quanto potrà durare?

Un nuovo equilibrio tra incertezze e innovazioni

Gli ultimi anni non sono stati semplici per i mercati che si sono visti costretti ad affrontare una pandemia globale, il quantitative easing, la guerra in Ucraina, seguita poi da un nuovo conflitto in Medio Oriente, crescenti pressioni in Cina, l’inflazione alle stelle e un rapido ciclo di inasprimento dei tassi che non si vedeva da almeno una generazione. Insomma, il pessimismo degli investitori era molto alto, anche più del necessario. Già lo scorso anno il mercato è andato incontro alla sua ripresa, spinto anche dal mancato rallentamento economico e dall’aver evitato la recessione che sembrava ormai inevitabile. Come detto all’inizio, il 2023 si è concluso con un particolare ottimismo guardando all’azionario americano, non per caso: “Gli investitori hanno privilegiato i titoli con flussi di cassa liberi difensivi e/o duraturi e con un’esposizione alla crescita economica, caratteristiche ben rappresentate dalle Magnifiche Sette. Al 31 dicembre 2023, le sette società rappresentavano il 32% della capitalizzazione di mercato dell’S&P 500 e il 28% del suo free cash flow”, spiegano gli esperti di Jennison Associates, gestore specializzato in growth equity di PGIM.

Sebbene sia molto difficile prevedere il futuro, un massiccio trend di crescita secolare potrebbe spingere ulteriormente la crescita delle Magnifiche Sette.

Un suggerimento? La trasformazione tecnologica generativa guidata dall’intelligenza artificiale potrebbe essere rivoluzionaria almeno quanto l’arrivo di internet o dell’informatica mobile e, si da il caso, che tutti e sette i titoli di Wall Street stiano già iniziando a implementare nuove strategie per sfruttare le opportunità dell’AI. Tuttavia, le Magnifiche Sette non sono le uniche opzioni per gli investitori che cercano un’esposizione alla crescita: “Vediamo molte altre società growth che, a nostro avviso, rappresentano opportunità significative.

Nel complesso, le valutazioni dei titoli growth sono tornate ai livelli pre-COVID e ci sembrano interessanti da un punto di vista fondamentale. Sebbene la crescita economica sia rallentata, riteniamo che ciò renderà le società con un reale potenziale di crescita più interessanti per gli investitori”, concludono gli esperti.

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