Popolazione mondiale che cresce, popolazione mondiale che invecchia. Sono questi i due trend cui si assisterà nel corso dei prossimi anni: secondo le Nazioni Unite, nel 2050 circa il 22% dell’umanità (2 miliardi di persone) avrà più di 60 anni. È la Cina a vantare uno dei miglioramenti più importanti delle aspettative di vita, dato che i suoi abitanti potranno sperare in una vita più lunga di circa 33 anni rispetto al 1960.
Cos’è il rischio di longevità e quali sono i suoi effetti
Tuttavia, “la longevità è un rischio”, spiegano gli esperti di Pictet Asset Management. “Non tanto perché vivere più a lungo e in salute faccia male, ma perché una popolazione più anziana può innescare una serie di squilibri finanziari: avrà un maggiore bisogno di assistenza medica e, in assenza di ritocchi sull’età pensionabile, si ridurrebbe la quota di popolazione attiva. L’invecchiamento è peraltro una tendenza che andrà accelerando, aumentando il peso del rischio di longevità”.
Ma come impatta tale rischio istituzioni e risparmiatori? In primis, potrebbe pesare su quelle istituzioni finanziarie “che prevedono di offrire a un individuo prestazioni o pagamenti da una certa età fino al momento della morte”, spiegano da Pictet AM. Ma anche sugli enti pubblici, perché “pagare una pensione più a lungo e garantire prestazioni sanitarie e sociali più del previsto è uno dei grandi fattori di potenziale squilibrio nei conti di uno Stato o di un ente previdenziale”. Anche gli investitori e i risparmiatori potrebbero soffrirne, dato che “i cosiddetti risparmi di una vita potrebbero non essere sufficienti per affrontare serenamente una terza età diventata nel frattempo una parte consistente della propria esistenza”.
Come mitigare il rischio di longevità
Come superarlo, quindi? Anche se non del tutto eliminabile, è possibile mitigare il rischio di longevità con strumenti di protezione adeguati. “Le assicurazioni potrebbero tutelarsi bilanciando il proprio portafoglio tra prodotti molto e poco esposti al rischio, mentre i fondi potrebbero ricorrere a bond che seguono l’aspettativa di vita. I risparmiatori dovrebbero invece adottare pensioni integrative o piani che possano consentire di avere una riserva nella vita post-lavorativa”, concludono da Pictet AM.