Il private credit, ovvero una via alternativa di finanziamento per le imprese ma anche una possibilità interessante per gli investitori. Ne è convinta Goldman Sachs Asset Management che mette sotto la lente di ingrandimento questa attività, facendo innanzitutto chiarezza su come funziona e illustrandone i punti di forza. Ecco tutto quello che bisogna sapere prima di approcciarsi al private credit.
Cos’è il private credit e quali sono i suoi punti di forza
Il private credit è una forma alternativa di finanziamento alle imprese. Quando un’azienda decide di chiedere un finanziamento per espandere la propria attività o effettuare acquisizioni, anziché accendere un prestito in banca o emettere azioni, può optare per una terza opzione: il private credit. Si tratta di una soluzione molto flessibile, che permette di creare soluzioni su misura e di veloce esecuzione. Proprio per questo rappresenta un’opzione “particolarmente interessante in condizioni di volatilità sui mercati pubblici”, sostiene Goldman Sachs Asset Managers, sottolineando anche la riservatezza che offre, evitando la diffusione di numerose informazioni proprietarie.
Ogni prestito comporta diverse tipologie e livelli di rischio e può generare una gamma di rendimenti proporzionati a tale rischio. Non solo. La diversità delle strategie di private credit e delle loro caratteristiche permette di strutturare un portafoglio di private credit in modo da poter realizzare un’ampia gamma di obiettivi e potersi adattare agli obiettivi personalizzati di un investitore.
Investire nel private credit: 4 punti di forza
Ma non solo per il mondo impresa. Il private credit potrebbe rappresentare un’opportunità anche per gli investitori, per costruire un portafoglio completo e più diversificato. In particolare, sono quattro gli aspetti favorevoli, secondo Goldman Sachs Asset Management:
- Generazione di reddito: negli ultimi dieci anni, secondo le ricerche di Cambridge Associates, questa tipologia di investimento ha generato più rendimento rispetto alla maggior parte delle altre asset class, basti pensare che ha prodotto tra il 3 e il 6% in più rispetto all’investimento high yield (ad alto rendimento) quotato.
- Resilienza: questa asset evidenzia “indici di perdita mediamente più bassi rispetto agli strumenti obbligazionari ad alto rendimento”, sottolineano da Goldman Sachs Asset Management. Grazie ad alcuni fattori propri del private credit: l’accesso ai documenti aziendali concesso ai finanziatori privati permette una due diligence più specifica e approfondita. Inoltre, il rapporto instaurato riguarda sostanzialmente due individui, l’investitore e il mutuatario, assicurando maggiore efficienza e rapidità in caso di default (fallimento).
- Potenziale aumento del rendimento: il private credit ha sovraperformato i prestiti pubblici negli ultimi dieci anni, offrendo rendimenti annualizzati di circa 10 contro il 5% dei secondi, secondo quanto rilevato da Cambridge Associates. Un potenziale favorito dall’adattabilità del private credit, che riflette e incorpora automaticamente la variazione dei tassi di interesse.
Il private credit, ovvero una via alternativa di finanziamento per le imprese ma anche una possibilità interessante per gli investitori. Ne è convinta Goldman Sachs Asset Management che mette sotto la lente di ingrandimento questa attività, facendo innanzitutto chiarezza su come funziona e illustran…