Il mercato obbligazionario, reduce dalle turbolenze del 2022, ha riconquistato l’attenzione degli investitori grazie a un contesto di tassi più favorevole. Il 2024 ha segnato il ritorno della performance nel settore del credito, grazie a un contesto di mercato favorevole che ha esaltato le caratteristiche di quest’asset class e che ha portaro a generare a un rendimento superiore rispetto a quelli del decennio passato. Ma cosa ci aspetta nel 2025? Pierre Verlé, Head of Credit, Co-Head of Fixed Income e Fund Manager di Carmignac, traccia un quadro delle opportunità e delle strategie da privilegiare per un asset class che secondo le analisi della casa di gestione parigina ha ancora molto da offrire.
Il ritorno della performance obbligazionaria
Dopo anni di tassi prossimi allo zero o negativi, il credito ha ritrovato un ruolo centrale nei portafogli degli investitori.
“Il 2024 – spiega Verlé – ha visto una solida performance della gamma di fondi obbligazionari di Carmignac. Oggi il contesto di mercato è favorevole al carry, con rendimenti ancora interessanti, ma anche e soprattutto alla selezione dei titoli. Mentre i mercati del credito nel loro complesso hanno beneficiato della compressione degli spread di credito dal 2022, vi è un’elevata dispersione tra i diversi segmenti, settori ed emittenti di quest’asset class, lasciando molte opportunità da cogliere per chi investe nei fondamentali. Quando si acquista un titolo il cui rischio è sovrastimato dal mercato, se si riescono ad evitare incidenti, un anno più tardi il suo prezzo rifletterà una compressione del rendimento, e quindi una performance superiore al rendimento iniziale”.
Prospettive per il 2025: un contesto favorevole
Guardando al futuro, il 2025 si prospetta come un anno interessante per l’asset class del credito.
“In tutto il periodo di tassi a zero o addirittura negativi – osserva l’esperto di Carmignac – il rendimento per l’investitore finale era scomparso nel settore del credito e ora è ritornato. Ora abbiamo un contesto propizio sia per la selezione dei titoli che per la capacità di generare alfa e quindi di realizzare una performance potenzialmente superiore al rendimento iniziale.”
Il ritorno del rendimento contrattuale sulle obbligazioni, inoltre, consente di avere previsioni più accurate sulle performance attese, un elemento cruciale per una gestione patrimoniale efficace.
Strategie di investimento: flessibilità o target maturity?
Le opzioni per investire nel credito si dividono principalmente tra fondi di credito flessibili e fondi obbligazionari target maturity.
“I primi offrono margini di manovra maggiori grazie alla loro flessibilità, in quanto cercano di ottimizzare il profilo rischio/rendimento sull’intero ciclo creditizio e possono generare auna maggiore performance. – commenta Verlé – mentre i secondi garantiscono una maggiore visibilità, permettendo agli investitori di pianificare con più precisione i propri obiettivi finanziari. Carmignac Portfolio Credit rappresenta un esempio di fondo flessibile, mentre i fondi target maturity sono ideali per chi desidera un approccio più strutturato e con un orizzonte di investimento predefinito”.
In conclusione
Il mercato del credito continua a rappresentare un’opportunità di investimento interessante, grazie a un contesto favorevole per il carry e la selezione dei titoli, soprattutto per gli asset manager attivi. La scelta della strategia giusta dipende dagli obiettivi di investimento e dalla propensione al rischio, ma le prospettive per il 2025 confermano il ruolo centrale delle obbligazioni nei portafogli diversificati.
Per maggiori informazioni si prega di fare riferimento alla pagina del fondo Carmignac Portfolio Credit