Il 2025 si prospetta come un anno cruciale per gli investitori obbligazionari, chiamati a orientarsi tra segnali contrastanti e un contesto macroeconomico in continua evoluzione. Nonostante l’economia statunitense mostri segnali di resilienza, l’inflazione, la politica monetaria della Federal Reserve e delle altre banche centrali e l’incertezza geopolitica restano fattori determinanti.
Ma quali saranno le principali dinamiche che influenzeranno il mercato nel nuovo anno? E perché vale la pena cercare opportunità nell’obbligazionario? La parola agli esperti di Jupiter Asset Management.
La politica monetaria della Fed: una nuova fase di incertezza?
Gli Stati Uniti stanno continuando a catturare l’attenzione dei mercati finanziari. Da un lato perché l’attesa per quelle che saranno (concretamente) le scelte di Donald Trump dopo il suo ritorno alla Casa Bianca – previsto a gennaio – rimane alta. Dall’altro lato perché l’economia americana sta continuando a mostrare una forza che fa ben sperare. Sul fronte azionario, i listini americani sembrano aver beneficiato dell’esito delle presidenziali, anche se nei prossimi mesi bisognerà fare attenzione ai risvolti della “promessa” del tycoon di imporre dazi a Cina, Messico e Canada.
E sul fronte obbligazionario?
“Gli investitori obbligazionari stanno facendo i conti con segnali contrastanti che emergono dal contesto macroeconomico e che potrebbero introdurre più volatilità sul mercato. Sebbene l’economia Usa sia ancora resiliente e la Fed abbia già iniziato un robusto allentamento monetario – con il maxi taglio di 50 pb di qualche mese fa – le aspettative di ulteriori riduzioni si sono ridimensionate. Complice la forza persistente dell’economia oltreoceano”, spiega Mark Nash, Investment Manager, Fixed Income – Absolute Return.
Inoltre, non bisogna dimenticare che l’insediamento di Donald Trump nel 2025 potrà rallentare il flusso di taglio di tassi inizialmente previsto dalla Fed.
La strada della Bce, invece, sembra diversa. I banchieri centrali potrebbero intervenire sui tagli dei tassi in modo piuttosto significativo, in un’Europa che vive alcuni momenti di difficoltà in questi ultimi mesi dell’anno.
Inflazione e spesa governativa: un equilibrio delicato
“Un altro elemento cruciale per il 2025 sarà l’inflazione Usa, che, pur essendosi attenuata rispetto al picco del 2022, fa fatica a stabilizzarsi intorno al 2%, obiettivo fissato dalla Fed. La scarsità di risorse chiave, combinata con una domanda ancora forte, rende il contesto attuale profondamente diverso rispetto agli anni precedenti la pandemia”, spiega Huw Davies, Investment Manager, Fixed Income – Absolute Return.
L’inflazione, insieme ai dati sulla disoccupazione e ai pmi manifatturieri, saranno dati particolarmente importanti che la banca centrale statunitense dovrà monitorare con molta attenzione, anche nei primi mesi del nuovo anno.
“Inoltre, anche la spesa governativa rappresenta un fattore di supporto all’economia statunitense. È improbabile che la nuova amministrazione cambi significativamente lo scenario fiscale – continua – e il FMI stima che il debito pubblico federale supererà i 36.000 miliardi di dollari. Questo elevato livello di spesa, pur sostenendo la crescita economica, potrebbe continuare ad alimentare pressioni inflazionistiche”.
Trovare valore nelle obbligazioni
Nonostante i mercati finanziari, a livello globale, siano destinati ad affrontare numerose sfide – e nonostante le previsioni sul futuro siano ad oggi piuttosto incerte – gli esperti di Jupiter Asset Management sono convinti che il mercato obbligazionario nasconda opportunità interessanti per gli investitori.
“L’attenzione dovrebbe rivolgersi ai segmenti obbligazionari con fondamentali solidi, come le obbligazioni societarie di alta qualità e i titoli governativi di economie resilienti. La gestione attiva sarà cruciale per navigare le complessità di un contesto macroeconomico volatile. Questo contesto rende i titoli di Stato di economie sviluppate, come Usa, Regno Unito e Australia, particolarmente interessanti per il valore che possono offrire”, spiega James Novotny, Investment Manager, Fixed Income – Absolute Return.
Per concludere
Gli investitori dovrebbero mantenere un approccio prudente e flessibile e focalizzarsi su strategie in grado di adattarsi a un panorama in continua evoluzione. La capacità di leggere le dinamiche macroeconomiche e di identificare i settori più promettenti sarà determinante per costruire portafogli resilienti e performanti.