Burnout? Ecco 4 consigli per evitare che si insedi nel proprio team

Il burnout rappresenta un grave problema a livello di team aziendale che non deve essere sottovalutato. 4 sono i principali consigli elaborati da Janus Henderson Investors per porre rimedio a questo disturbo

“Quando uno o più membri del proprio team stanno lottando contro il burnout, le radici sono profonde e quasi sempre nascoste alla vista dato che in un contesto professionale le persone tendono a mascherare il loro reale stato d’animo”. Così Lindsay Troxell, Senior Director presso Janus Henderson Investors dove si occupa della parte dedicate allo sviluppo professionale di Knowledge Labs. Con il termine burnout si identifica uno stato di esaurimento sul piano emotivo, fisico e mentale. L’Organizzazione mondiale della sanità, Oms, classifica tale sindrome come una forma di stress lavorativo che non si riesce a gestire con successo. Nel momento in cui affiorano questi problemi, “spesso potrebbero già essere stati fatti molti dei danni. Danni che minacciano di scuotere le fondamenta stesse delle dinamiche del proprio team” spiega Troxell. Individuare queste problematiche non risulta una procedura semplice e veloce. “La chiave è valutare la situazione regolarmente per evitare che prenda il sopravvento e cresca a dismisura” prosegue l’esperto. Esistono poi 4 principali metodi, individuati dall’esperto, che un leader può utilizzare per aiutare e supportare il proprio team in un simile contesto.

4 consigli contro il burnout

1. Aprire i canali di comunicazione

“Il leader del team deve aprire un canale verso coloro che potrebbero essere in difficoltà. Le linee di comunicazione non devono necessariamente essere formali, anche chiedere a una persona come sta può bastare” chiarisce l’esperto. Si tratta di stabilire una cultura di trasparenza e sostegno in cui i membri del team non si sentano obbligati a tacere sul loro reale stato d’animo. Dovrebbero, anzi, sentirsi incoraggiati e autorizzati a essere onesti su come i loro livelli di stress possano influire sulle prestazioni lavorative.

2. Prestare attenzione ai segnali di allarme

A dire dell’esperto, “alcuni segnali del burnout possono essere il disinteresse nelle riunioni, l’assenza a eventi e una minore partecipazione rispetto al passato”. Se un leader nota questi segnali, dovrebbe chiedersi cosa manca nella cultura della propria azienda, nel proprio approccio alla gestione del business e nelle interazioni del team. “Se si affronta il problema quando questo ha già iniziato a influenzare la capacità di funzionamento del team, sarà troppo tardi”.

3. Generare opportunità di interazione sociale

Il ‘logorio da Zoom‘ rappresenta un problema reale. “Anche se per molti le videochiamate sono state indispensabili durante i periodi di lockdown prolungato e di distanziamento sociale, questo sistema presenta chiaramente delle lacune, in particolare per quanto riguarda la nostra consapevolezza del reale stato d’animo degli altri” spiega l’esperto. Bisogna però considerare che si tratta di strumenti che rappresentano un punto di riferimento essenziale per tutte le persone, bisognose di interagire. “I meeting via Zoom sono notoriamente impersonali e disorientanti, ma per ora almeno, sono anche l’unica valvola di sfogo di cui molti di noi dispongono per connettersi con gli altri. Quindi è importante fare del proprio meglio per rendere le videochiamate un’opportunità di interazione personale”.

4. Passare dalle parole ai fatti

Il leader è generalmente percepito come l’incarnazione della cultura del team. Per questo, “i membri del team emuleranno i comportamenti del leader perché presumono che sia quello che ci si aspetta da loro. Perciò le intenzioni per migliorarsi non devono rimanere tali, ma devono essere messe in pratica”. Nel momento in cui un leader propone delle direttive ma si contraddice nelle azioni, potrebbe confondere e sconvolgere i propri collaboratori, rappresentando una fonte diretta di burnout. Un ulteriore aspetto fondamentale per dare il giusto esempio al proprio team è quello di “assicurarsi di promuovere un sano equilibrio tra produttività, salute e benessere”.

In conclusione, “affrontare il burnout è ovviamente cruciale per il benessere degli individui nel proprio team e per il gruppo nel suo complesso. Ma anche i clienti possono beneficiarne. L’impegno ad arginare il burnout prima che questo si insinui tra le fondamenta della propria azienda e minacci di compromettere la fiducia che ci si è guadagnati agli occhi del cliente è un dovere che riguarda il leader nei loro confronti”.

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