La retribuzione di Jane Fraser, ceo di Citigroup, consiste in uno stipendio base di 1,5 milioni di dollari annui e un bonus di 23 milioni pagato in un mix di contanti e azioni
David Solomon, amministratore delegato di Goldman Sachs, ha subito un taglio dello stipendio di quasi il 30% a 25 milioni di dollari
Tagli ai compensi dei ceo di Wall Street, ma non per Jane Fraser. Dopo aver assunto le redini di Citigroup passando alla storia come la prima donna alla guida di una grande banca d’investimento americana, succedendo a Michael Corbat nel 2021, Fraser segna un nuovo record guadagnandosi un aumento di stipendio dell’8,9% in un anno (quello appena trascorso) contrassegnato da un rallentamento dei profitti per la finanza a stelle e strisce.
In un documento visionato dal Financial Times, Citi ha dichiarato che la retribuzione della Fraser consiste in uno stipendio base di 1,5 milioni di dollari annui e un bonus di 23 milioni pagato in un mix di contanti e azioni. Si tratta di un aumento dell’8,9% rispetto al 2021 quando, nel primo anno del suo incarico, aveva ricevuto un compenso pari a 22,5 milioni di euro a fronte dei 24 milioni incassati dal suo predecessore. Tra l’altro, la mossa di Citigroup risulta in controtendenza rispetto al terremoto che ha travolto le altre grandi banche statunitensi, che nel 2022 hanno tagliato (o al massimo lasciato invariati) gli stipendi dei loro ceo.
Basti pensare a David Solomon, amministratore delegato di Goldman Sachs, la cui retribuzione è crollata di quasi il 30% a 25 milioni di dollari; James Gorman, alla guida di Morgan Stanley, ha subito invece una riduzione dello stipendio del 10% a 31,5 milioni di dollari e Brian Moynihan, capo della Bank of America, ha ottenuto un compenso pari a 30 milioni di dollari (in calo rispetto ai 32 milioni dell’anno precedente). È rimasta infine invariata a 34,5 milioni di dollari la busta paga di Jamie Dimon, ceo di JpMorgan Chase. Da notare che, sebbene Fraser vanti ora uno stipendio superiore a quello del suo predecessore (24,5 milioni contro i 24 milioni di Corbat), la finanza di Wall Street fatica ancora a tenere il ritmo del countdown per la parità di genere, se si considera che il suo compenso a sei zeri resta comunque inferiore a quello incassato dagli altri ceo.
“Nonostante i difficili sviluppi macroeconomici e geopolitici, sotto la guida di Fraser, Citi ha compiuto solidi progressi in ciascuna delle sue priorità e il comitato per le remunerazioni riconosce la direzione strategica che ha preso forma nel corso del 2022”, ha dichiarato a ogni modo la banca d’affari nel documento nelle mani del FT. Fraser, spiega infatti il quotidiano economico-finanziario britannico, sta guidando Citi verso una ristrutturazione e ha avvertito che nei prossimi anni la banca continuerà a restare indietro rispetto ai rivali di Wall Street. Nel 2022 i ricavi di Citi sono aumentati del 5% a 75,3 miliardi di dollari, ma i profitti sono crollati del 32% a 14,8 miliardi. Il prezzo delle azioni di Citi è sceso invece del 25%, sottoperformando l’S&P 500 (-19%). Il consiglio di amministrazione del colosso ha dichiarato che a consentire l’aumento di stipendio di Fraser sono stati la riduzione della presenza della banca in Russia e la chiusura della vendita di cinque delle sue attività di banca al consumo in Australia, Thailandia, Malesia, Bahrein e nelle Filippine.