Topolino indossa i guanti bianchi
Non poteva andare diversamente: dato il protagonista – Topolino – l’asta “doveva” essere white gloves, guanti bianchi, come si dice in gergo per dichiarare il tutto esaurito. La vendita di fumetti, organizzata dalla casa d’aste Bolaffi, aveva come oggetto i primi 101 numeri editi in Italia del giornaletto dedicato al celebre topo in calzoncini rossi e guanti bianchi, creato il 16 gennaio 1928 da Walt Disney e dal fumettista Ub Iwerks. L’asta si è tenuta il 10 luglio in modalità internet live e si è chiusa con un risultato complessivo di 56 mila euro, diritti inclusi. Vale a dire con un prezzo medio per lotto di 554 euro.
Hanno preso parte all’asta oltre 200 appassionati. I paesi di provenienza? Soprattutto Italia, Svizzera, Regno Unito e Spagna. L’eccezionale risultato del 100% del venduto si è avuto grazie allo straordinario stato di conservazione dei 101 fumetti, accessori inclusi. Il misterioso – unico – venditore aveva infatti messo insieme la raccolta con esclusivo intento collezionistico, acquistando e custodendo gelosamente per lunghissimi anni ognuno dei primi 101 numeri di Topolino. Avendola tutta sotto gli occhi, vi si poteva quindi ammirare anche il passaggio al formato in brossura con costa a colori.

Il podio d’asta dei fumetti di Topolino
Lotto più costoso della serata è stato l’introvabile e sempre ricercatissimo numero uno della serie, con un prezzo di 6000 euro. La medaglia d’argento l’ha invece agguantata il numero otto, contenente la “cartolina referendum” con la richiesta di votare per il passaggio da mensile al quindicinale.

La condizione di questo numero speciale, ça va sans dire, era eccellente, con la cartolina perfettamente intonsa, ancora attaccata alle pinzette. Da una base d’asta di 200 euro, la quotazione ha preso il galoppo ed è salita fino a 4000 euro. Il terzo gradino del podio invece è stato occupato dal giornalino numero due, anch’esso in perfetto stato di conservazione e volato via per 2.500 euro (il prezzo di partenza era pari a 500 euro).
In generale la serrata battaglia per aggiudicarsi almeno un prezioso volumetto è stata serrata fra i collezionisti, che hanno fatto lievitare i prezzi di tutte le pubblicazioni a catalogo. Ma in che stato è il segmento dei fumetti classici da collezione in Italia? Raggiunta da We Wealth, Melissa Amiotti, division coordinator pleasure e prospect, ha osservato che «il mercato dei fumetti in Italia è attualmente in calo, perché i collezionisti non si sono rinnovati, soprattutto per quanto riguarda il fumetto storico dell’anteguerra. Per quanto concerne invece i Topolino e i fumetti americani degli anni ’60 editi da Corno, in quel caso è il contrario, perché mantengono il proprio valore o in alcuni casi lo aumentano, come per esempio è accaduto per questa collezione dedicata a Topolino».

Da ricordare anche il numero 74, con formato spillato. Poi il numero 75, completo anche dei rari occhialini per leggere una storia a fumetti in 3D. L’albo numero sette introduce invece Paperon de Paperoni.
Una collezione da maestro
Questa collezione dedicata ai primi 101 albi del Topolino Libretto è notevolissima, non solo per il suo stato, ma anche per la sua provenienza: apparteneva a un unico proprietario privato. L’appassionato collezionista, con dedizione acquistava in edicola ogni singolo albo, avvoltolandolo in pagine di giornale. Una cura che ha garantito non solo la preservazione del valore dell’asset, ma anche il suo incremento, grazie alla concretezza di poter vendere i lotti in uno stato pari al nuovo. I numeri più antichi di Topolino sono veri oggetti di culto nel mondo dell’editoria e non solo, contraddistinti da una grande qualità.
I lotti sono stati battuti singolarmente. Una volta terminati, come comunicato in precedenza dalla casa d’aste è stato battuto il lotto 101 bis, ovvero l’intera collezione. La base d’asta della raccolta completa sarebbe stata costituita dalla somma delle aggiudicazioni dei singoli lotti. Nessuno tuttavia si è lanciato nella mega offerta finale. E ciascun amante del topo Disney partecipante all’asta si è portato a casa il suo pezzo di storia del fumetto.