In principio furono i Beatles. Sua maestà la Regina Elisabetta II li insignì del titolo di baronetti e di cavalieri (Membri dell’Ordine dell’Impero Britannico, MBE). Non per meriti artistici, ma economici: la vendita dei loro dischi aveva spostato la bilancia commerciale del Regno Unito a suo favore. Era il 26 ottobre 1965. Oggi, 60 anni dopo, c’è un nuovo fenomeno musicale che può paragonarsi a quello dei fab four: è la popstar Taylor Swift. Musicista donna più ricca del globo (il suo patrimonio personale si aggira intorno a 1,3 miliardi di dollari: 600 milioni da diritti musicali e tournée, altrettanti dal catalogo musicale più 125 milioni in proprietà immobiliari), è un fenomeno che non solo domina le classifiche dell’industria musicale. Con il suo Eras Tour sta spostando tante e tali risorse economiche da non lasciare indifferenti persino asset manager ed economisti. E capi di Stato.
Taylor Swift a Milano, i numeri da record
Si stima che l’impatto economico del suo tour sia superiore a quello delle prossime Olimpiadi francesi. Oltre al comprensibile indotto turistico, la popstar potrebbe influenzare positivamente anche i corsi azionari di almeno tre titoli, secondo Freedom24, società di broker online. Gli ultimi dati arrivano dalla Confcommercio milanese: le date cruciali del 12, 13 e 14 luglio 2024 segnano un’aumento dei posti occupati in hotel del 4%; gli affitti brevi dell’11%. Inoltre (i dati sono di Trainline) nella settimana del concerto, sono aumentati del 117% i passeggeri sulla linea Napoli-Milano, del 97% quelli sulla linea Roma-Milano e del 69% quelli provenienti da Firenze. Air BnB dal canto suo fa sapere che le prenotazioni per alloggiare nel capoluogo meneghino nei giorni del concerto sono aumentate del 250%.
Ciò che forse più sorprende però, è l’aumento dei turisti Usa: +600% dall’analogo periodo del 2023. In totale, un quarto delle prenotazioni totali arriva dagli Stati Uniti.
Per i fan “milanesi”, 46 le canzoni, per oltre 3 ore di un concerto che interrompe un’attesa lunga 13 anni. La popstar americana si era infatti esibita in Italia solo una volta, al Mediolanum Forum di Assago, nel 2011 (“Speak now World Tour”). Ma il clima di allora non era nemmeno paragonabile a quello odierno.
Swift influenza l’andamento di alcuni titoli: su quali investire?
Innanzitutto, Spotify (SPOT). Ovvero oggi la forza dominante nel settore dello streaming musicale. La piattaforma vanta una quota di mercato significativa rispetto ai suoi concorrenti, detenendo il 31% del mercato. Al secondo posto si classifica Tencent, con il 14%. La sola presenza di Taylor Swift su Spotifiy ha contribuito al raggiungimento dei 100 milioni di ascoltatori al mese per la app.
Un altro titolo che la Swiftonomics impatta è Disney (DIS). Il ceo Bob Iger ha annunciato infatti lo scorso marzo che Disney+ avrebbe trasmesso in esclusiva il film concerto della Swift. E gli investitori hanno accolto la notizia con molto favore.
Infine, Booking Holdings Inc. (BKNG). La app di prenotazione degli alloggi rappresenta un’interessante opportunità di investimento grazie alla sua posizione nel settore e alla solida performance finanziaria. Quando si mette in moto il turismo musicale, come per l’Eras Tour di Taylor Swift, la domanda di pacchetti di viaggio si impenna.
Commenta Francesco Bergamini, head of representative office in Italia di Freedom24: «Gli investitori che intendono capitalizzare la Swiftonomics stanno esplorando le opportunità offerte dai principali beneficiari del tour. Principalmente turismo e ospitalità, vendita al dettaglio e merchandising, industria dello spettacolo e piattaforme di streaming. In questo contesto bisogna considerare che, mentre le opportunità di trading a breve termine possono presentarsi esattamente durante il periodo del tour, le strategie di investimento a lungo raggio si concentrano sulle società che sono pronte a capitalizzare l’aumento della spesa dei consumatori e degli afflussi turistici».
Taylor Swift e l’economia mondiale
Iniziato a novembre 2023 – e in corso fino a novembre 2024 – l’Eras Tour di Taylor Swift è considerato il tour mondiale più grande di tutti i tempi e gli analisti lo hanno già definito come il più redditizio per singolo concerto. I suoi numeri, oltre un miliardo di dollari di entrate nel 2023 e un altro miliardo di dollari di previsti per il 2024, insieme all’indotto economico nei vari paesi, hanno dato vita al fenomeno noto come Swiftonomics. Prosegue Francesco Bergamini: «Nel complesso, i numeri dell’Eras Tour non sono abbastanza consistenti da fare la differenza in termini di crescita economica, ma illustrano una certa propensione alla spesa. Si tratta di un dato incoraggiante perché suggerisce come le persone siano ancora disposte a spendere per i beni e in particolare per i servizi, dopo la contrazione della domanda in seguito alla pandemia».
Però l’influenza sull’economia di Taylor Swift – che sarà a Milano il 13 e il 14 luglio – è tale da andare oltre i suoi live. A tal proposito, “un impatto notevole si è avuto nei viaggi aerei”. Basta anche solo che quella del concerto sia una possibilità: si pensi ad Air New Zealand, che ha visto una impennata della domanda di voli per l’Australia nel momento in cui si era accennato di includere il paese nel tour. Nel suo Beige Book di giugno 2023, la Federal Reserve ha sottolineato l’effetto della Swift sui ricavi degli hotel di Philadelphia, paragonando l’impatto economico dei suoi concerti a quello del Super Bowl. Mentre il Primo Ministro canadese Justin Trudeau ha persino chiesto alla Swift di inserire delle tappe in Canada nel tour.
La Swiftonomics, l’edilizia, i trasporti e… Le banche centrali
Nella sola economia degli Stati Uniti, l’Eras Tour di Taylor Swift ha generato una spesa di 5 miliardi di dollari, in gran parte generata dalle vendite al dettaglio. Durante la breve visita di Taylor Swift in Giappone, si è invece registrata una spinta in settori specifici come l’edilizia e i trasporti. La sua tappa ad agosto a Londra potrebbe addirittura far rinviare il taglio dei tassi della Bank of England a settembre proprio a causa dei previsti fenomeni inflazionistici.
Nelle economie più piccole, come Singapore, i ricavi del turismo e le vendite al dettaglio cresceranno in maniera ancora più pronunciata. Così come in Irlanda, Paesi Bassi, Austria.
L’Eras Tour è anche la tournée mondiale con il maggiore incasso di sempre. E Taylor Swift è inoltre l’artista ad aver incassato di più nella storia dell’economia (e non solo) con un singolo tour. I suoi concerti finora hanno accolto più di 4.300.000 spettatori. Taylor ha già venduto 200 milioni di copie a livello globale tra album e singoli digitali. È l’artista solista storicamente con più settimane (74) in prima posizione nella classifica Billboard 200. Ha superato persino il record femminile di Whitney Houston (46 settimane), e quello maschile di Elvis Presley (67 settimane). Davanti a lei in classifica con più settimane trascorse in prima posizione nella storia, solo il gruppo dei Beatles. I baronetti.