Secondo Russell Kinnel, director manager research presso Morningstar, le scelte di investimento non dovrebbero essere eccessivamente determinate dallo scenario macroeconomico annuale
Nel avvicinarsi alla selezione dei fondi contano di più i propri obiettivi e principi di base come: i costi di gestione o le valutazioni dei titoli finanziari che compongono i fondi
Kinnel ha esordito sostenendo che le scelte di investimento non dovrebbero essere eccessivamente determinate dallo scenario macroeconomico annuale: “le principali cose su cui focalizzarsi sono il vostro piano e buoni fondamentali; questi sono molto più importanti delle considerazioni top down”, ossia provenienti dall’esterno.
- “Passare alle alternative economiche”: è questo il primo suggerimento fornito da Kinnel, secondo il quale un buon punto di partenza è “l’umile idea di ridurre le commissioni” presenti in ogni fondo “a prescindere dai saliscendi del mercato”. Nel fornire alcuni esempi Kinnel ha citato alcuni index funds il cui punto di forza sono, oltre alla trasparenza sulla composizione del portafoglio, i costi di gestione ridotti all’osso. Con questo approccio si investe in un paniere di titoli diversificato appartenente a un determinato indice, il cui andamento viene passivamente ricalcato dal fondo in questione. “Oltre alle commissioni, questi sono anche fondi semplici e a bassa manutenzione che non richiedono molto monitoraggio. Se hai parenti che chiedono consiglio e non vogliono dedicare molto tempo alla ricerca, queste sono valide opzioni”.
- Il secondo suggerimento dell’esperto di Morningstar riguarda le valutazioni. Puntare su mercati le cui azioni hanno corso di meno nel recente passato, come quelle dei mercati emergenti, può essere un altro parametro nella selezione del fondo. Kinnel su questo punto invita, però, a guardare con cautela a quanto ammonti l’esposizione alla Cina nei fondi emergenti presi in analisi: “I rischi straordinari dell’intervento del governo sono legati al potenziale di crescita della Cina”.
- Non fuggire dal mercato. Per affrontare i momenti di stress sui mercati – o per prepararsi a scenari di questo tipo – gli investitori possono scegliere di uscire dal mercato liquidando le proprie posizioni: è uno degli errori più grandi, secondo il ricercatore di Morningstar. Un’opzione più efficace è, invece, ribilanciare l’esposizione alle azioni, che tipicamente possono risentire di più delle fasi negative in seguito a choc economici o di altro genere, passando a fondi più “cauti”. Questi ultimi sono composti da asset class meno volatili, che però mantengono una certa esposizione (in proporzioni variabili) verso azioni e bond – che rendono sicuramente di più del cash.
- Non dimenticare la sostenibilità. Secondo Kinnel la “sostenibilità è il futuro”. Resta “ancora da vedere se l’Esg”, l’investimento guidato da criteri ambientali, sociali e di governance, “riesce ha raggiungere i suoi obiettivi”, ma “nel frattempo ci sono alcuni fondi che sposano un approccio fondamentale a un approccio Esg che funzionano abbastanza bene”.
Fra gli altri suggerimenti dell’esperto di Morningstar sono incluse le strategie focalizzate sui titoli ad elevato dividendo, quelle sui titoli value “che sembrano storicamente a buon mercato rispetto a quelli growth anche dopo un anno di sovraperformance”.