Nel 2024 converrà investire in Rolls Royce?
Il titolo di Rolls Royce è aumentato del 160% da inizio anno. Sentiero positivo, ma che non lo colloca ancora nell’universo investibile più sicuro (IG, investment grade). Secondo quanto comunicato da Rolls-Royce Holdings Plc, la società punta a un utile operativo compreso tra 2,5 e 2,8 miliardi di sterline nel medio termine e a fornire un flusso di cassa compreso tra 2,8 e 3,1 miliardi di sterline, con un rendimento del capitale tra il 16% e il 18%.
Il gruppo ha anche dichiarato di avere come obiettivo un margine operativo compreso tra il 13% e il 15%. Con questi valori in tabella, la divisione aerospaziale dello storico marchio britannico oggi BMW si appresta a concludere il 2023. Cosa succederà nel 2024? Secondo gli analisti di Bank of America, per il prossimo anno permane il potenziale di rivalutazione sui titoli. Le ore di volo motore attuali (engine flying hours) sono infatti aumentate a un ritmo più sostenuto rispetto al 2019, che pure resta ancora a un livello superiore. A fine 2023 e per il 2024 si prevedono rispettivamente l’87% e il 98% rispetto al 2019 di ore di volo motore. L’anno di scavallamento del 2019 si prevede sarà il 2025 con il 109%. Nel 2026 questo valore dovrebbe raggiungere il 117%. Alcune voci negative di bilancio sono state delle una tantum nel 2023. Nel 2024 inoltre dovrebbero migliorare i prezzi nei contratti di servizio a lungo termine, a vantaggio del flusso di cassa libero. Premesse che fanno ribadire agli osservatori specializzati il rating “Buy”, anche sulla base delle forti prospettive di crescita.
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Rolls Royce: valutazioni ancora molto interessanti nonostante il rally del 2023
A dispetto dell’accelerazione della performance – Rolls è stata di gran lunga la società con l’andamento migliore nella copertura di BofA per l’aviazione civile Ue nel 2023 – la società risulta ancora quotata con uno sconto significativo rispetto alle concorrenti. Rolls tratta a un rendimento free cash flow del 9,5% circa sulle stime per il 2025, contro il 5,5% circa della concorrenza di settore (aeronautica civile pura, come Safran, MTU e Melrose).
Gli analisti vedono profilarsi la possibilità che questo livello di sconto si riduca man mano che i margini miglioreranno, già nei prossimi 12 mesi. Le tre principali agenzie globali di rating hanno aumentato le loro prospettive sul credito di Rolls, anche se nessuna ha ancora indicato un rating IG (investment grade). Bofa però prevede che Rolls Royce rientri nell’universo investibile sicuro nel 2024 grazie al miglioramento sostanziale del flusso di cassa libero e alla posizione di cassa netta (post-leasing) a partire dal 2025. Gli analisti quotano la ripresa dei dividendi a 3,5GBp/azione nel 2024, ipotizzando un pay-out del 25% circa.
Rolls Royce: la sostenibilità non passa (necessariamente) dall’elettrico)
A fine novembre 2023 il ceo Tufan Erginbilgiç ha annunciato la vendita della sua unità dedicata allo sviluppo di soluzioni 100% elettriche per il settore dell’aviazione, considerata un asset a scarso rendimento, in favore dello sviluppo e dell’affinamento dei saf (sustainable aviation fuel, prodotto tramite la conversione di oli e grassi di scarto), già sperimentato: grazie a un motore Rolls-Royce alimentato con carburante sostenibile, Virgin Atlantic ha completato con successo la tratta di volo Londra – New York. Il saf consente di abbattere le emissioni di anidride carbonica di circa il 70%.
Una scelta, quella di Erginbilgiç, che va nella direzione dell’efficienza economica oltre che della sostenibilità; il ceo ha infatti deciso di «allocare le risorse disponibili» in progetti a maggior potenziale di valore per Rolls-Royce. Il ricavato dalla vendita dell’unità verrà impiegato nello sviluppo di un motore (UltraFan) di nuova generazione, in grado di consumare meno carburante sulle lunghe tratte. Su questo fronte il gruppo dovrà fare i conti con l’elevato costo di produzione di questo tipo di carburante, che però è ampiamente compatibile con l’attuale tecnologia di produzione dei motori. Attualmente i saf costituiscono una minima parte del carburante per l’aviazione mondiale (0,1%, dati Associazione Internazionale del Trasporto Aereo). Ad oggi però, il saf costa più del doppio del carburante fossile convenzionale per aerei (1500 dollari a tonnellata).