Azimut registra una raccolta netta positiva per 466 milioni (-12% rispetto a novembre 2022), toccando così i 5,9 miliardi da inizio anno
Banca Generali realizza nello stesso periodo una raccolta netta pari a 366 milioni di euro, incassando una contrazione del -27%
Le “big four” della consulenza italiana – Azimut, Fineco, Banca Generali e Banca Mediolanum – archiviano il mese di novembre con una raccolta complessiva da 1,25 miliardi di euro ma in calo del -43% anno su anno. Fa da traino Azimut, che registra una raccolta netta positiva per 466 milioni (-12% rispetto a novembre 2022), toccando così i 5,9 miliardi da gennaio a fronte di un obiettivo per l’intero 2023 di 6-8 miliardi di euro.
Le masse totali gestite del gruppo guidato dal ceo Gabriele Blei ammontano a 59,2 miliardi di euro. Includendo le masse amministrate, si calcolano 88,7 miliardi a fine novembre. “Gli asset under management relativi ai private market ammontano ora a 8 miliardi di euro e si attestano al 13,5% delle masse gestite”, commenta Blei. “Complessivamente, con una raccolta netta di 5,9 miliardi di euro dall’inizio dell’anno, ci stiamo avvicinando alla soglia inferiore del nostro obiettivo annuale di 6-8 miliardi. Nonostante un contesto sfidante a causa della volatilità dei mercati, grazie al notevole contributo positivo della raccolta e del lavoro del nostro global asset management team, il patrimonio totale è aumentato del 12% da gennaio”, rassicura l’amministratore delegato.
Banca Generali, raccolta netta pari a 366 milioni
Banca Generali realizza invece nello stesso periodo una raccolta netta pari a 366 milioni di euro, incassando una contrazione del -27% rispetto al mese di novembre dello scorso anno, quando ammontò a 501 milioni. Il totale della raccolta da inizio anno supera tuttavia i 5 miliardi di euro, in linea con quando registrato nel 2022. La nuova raccolta in consulenza evoluta risulta pari a 70 milioni di euro nel mese, per un totale vicino agli 1,4 miliardi di euro da inizio anno a fronte dei 619 milioni dello stesso periodo del 2022. Per Gian Maria Mossa, amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, si tratta di “un altro mese molto solido nei flussi”, nonostante le pressioni economiche e il quadro dei tassi. “I segnali che ci arrivano dai nostri banker in termini di crescita della nuova clientela e della domanda di consulenza evoluta confermano la forza del nostro posizionamento nel private e le aspettative di una chiusura d’anno positiva in termini di volumi e di qualità della raccolta”, aggiunge Mossa.
Fineco, robusta la componente gestita: 214 milioni
Per Fineco la raccolta netta si attesta sui 287 milioni di euro, in calo del -40% anno su anno. L’asset mix restituisce una componente gestita robusta per 214 milioni di euro. La componente amministrata risulta invece negativa per 313 milioni di euro, mentre quella diretta è positiva per 386 milioni, dato che “include anche la stagionalità legata al pagamento delle imposte nel mese” per 560 milioni, fanno sapere dall’istituto in una nota. I ricavi del brokerage sono stimati per il mese di novembre a 15 milioni di euro, in aumento di circa il 30% se si confrontano con la media dei ricavi mensili tra il 2017 e il 2019; da gennaio sono invece stimati in circa 172 milioni di euro.
Mediolanum, quasi 6 miliardi di raccolta in 11 mesi
Banca Mediolanum registra infine una raccolta netta totale pari a 136 milioni nel mese di novembre che, confrontata con i 695 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, risulta in calo dell’80%. La raccolta netta in risparmio gestito ammonta a 375 milioni di euro di cui 304 milioni in fondi e gestioni (oicr e unit-linked) mentre quella in risparmio amministrato è negativa per 239 milioni. “Quest’anno la nostra leadership nel risparmio gestito si è notevolmente rafforzata, con una percentuale di raccolta netta nel mercato delle reti di consulenza finanziaria praticamente raddoppiata”, dichiara Massimo Doris, numero uno del Gruppo di Basiglio. “Anche sul fronte della nuova clientela, abbiamo registrato un incremento del 12% dei clienti acquisiti nei primi 11 mesi rispetto all’anno precedente, pari a oltre 173mila”.