- La classifica mensile delle reti di consulenza, quotate in Borsa, trova in cima Fineco con una raccolta netta di 1,24 miliardi di euro
- Zambotti (Azimut): “Con una pipeline ben articolata nei mercati pubblici e privati, affrontiamo con determinazione la prossima fase di crescita”
Le reti di consulenza italiane quotate in Borsa – Banca Mediolanum, Banca Generali, Fineco e Azimut – archiviano aprile con una raccolta cumulata di 4,18 miliardi di euro. Si tratta di un dato in rialzo del 34,72% anno su anno. Prima fra tutte Fineco, la cui raccolta netta ha toccato gli 1,24 miliardi di euro nel mese, in crescita del +47,99% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Fineco, Foti: “Dati di raccolta robusti ad aprile”
“I nuovi dati di raccolta confermano la tendenza evidenziata in questi primi mesi dell’anno, dimostrandosi robusti e con un asset mix di elevata qualità che attesta la continua spinta a investire da parte dei clienti”, commenta Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale di Fineco, analizzando contestualmente i risultati finanziari trimestrali. “Stiamo attraversando una fase di mercato caratterizzata da una particolare incertezza, per questo il ruolo dei consulenti finanziari si rivela ancora una volta fondamentale per accompagnare i risparmiatori in una pianificazione efficiente, di lungo periodo”, aggiunge il ceo. Tornando alla raccolta, l’asset mix restituisce una componente gestita positiva per 296 milioni di euro, a fronte dei 195 milioni di aprile 2025. La raccolta diretta risulta pari a 148 milioni di euro, mentre quella amministrata ammonta a 805 milioni.
Azimut, via libera alle attività in Arabia Saudita
Segue il Gruppo Azimut, che registra nel mese di aprile una raccolta netta di 1,2 miliardi di euro, con un balzo del +101,68% anno su anno. Di questi, l’82% è stato indirizzato verso soluzioni gestite. La raccolta netta complessiva da inizio anno si porta così sui 5,7 miliardi di euro. La rete ha annunciato tra l’altro di aver ottenuto il via libera della Capital market authority dell’Arabia Saudita per operare come gestore patrimoniale autorizzato a livello locale. Le attività partiranno nel terzo trimestre dell’anno in corso. “Azimut continua a distinguersi nel settore in tema di raccolta netta”, commenta Alessandro Zambotti, ceo e cfo del gruppo. “Con una pipeline ben articolata nei mercati pubblici e privati, affrontiamo con determinazione la prossima fase di crescita”. Confermato inoltre l’obiettivo di raccolta netta totale per il 2025, pari a 10 miliardi di euro.
Mediolanum: 1,12 miliardi di raccolta ad aprile
A comunicare i risultati commerciali del mese di aprile è anche Banca Mediolanum, in coda alla convention annuale che quest’anno ha riunito all’Inalpi Arena di Torino oltre 5.500 spettatori tra family banker e dipendenti italiani ed esteri, ospiti istituzionali, analisti finanziari e giornalisti. La raccolta netta totale ammonta a 1,12 miliardi di euro, in crescita del 9,85% anno su anno. In particolare, la raccolta netta in risparmio gestito si attesta sugli 1,13 miliardi, mentre quella in risparmio amministrato risulta negativa per 8 milioni. “Il 2025 si apre con un primo trimestre solido”, le parole di Massimo Doris, numero uno del Gruppo di Basiglio. “Un elemento particolarmente significativo è rappresentato dalla raccolta netta gestita che, includendo anche il mese di aprile – il miglior mese di sempre – supera i 3,1 miliardi di euro”, dichiara l’amministratore delegato.
Banca Generali: 2,1 miliardi di raccolta da inizio anno
Chiude il cerchio Banca Generali, con una raccolta netta nel mese di aprile pari a 612 milioni di euro, in calo del -4,97% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il totale da inizio anno ammonta invece a 2,1 miliardi (-9% anno su anno). La volatilità sui mercati finanziari ha favorito titoli e soluzioni di investimento “più prudenti e flessibili”, si legge nella nota ufficiale diffusa dall’istituto in occasione della presentazione della trimestrale. Nel dettaglio, i flussi in assets under investment risultano pari a 193 milioni di euro nel mese, complice la spinta di contenitori finanziari (71 milioni) e polizze assicurative tradizionali (72 milioni). I conti amministrati riportano infine una raccolta pari a 459 milioni, per un totale di 1,1 miliardi da gennaio.