- Le reti di consulenza italiane archiviano il mese di gennaio con una raccolta netta di 3,5 miliardi. Registrato un incremento tendenziale dei volumi di attività per il nono mese consecutivo
- Marco Tofanelli (Assoreti): “Confermato il ruolo strategico delle reti nell’accompagnare le famiglie italiane verso scelte consapevoli. Dinamica la domanda di consulenza remunerata con fee specifica”
Le reti di consulenza italiane, monitorate dalla consueta analisi di Assoreti, archiviano il primo mese dell’anno con una raccolta netta in crescita: le risorse nette affidate alle associate a gennaio hanno toccato i 3,5 miliardi di euro, in aumento del 45,7% anno su anno. Una dinamica riconducibile sia ai prodotti del risparmio gestito, che hanno accolto flussi di risorse pari a 1,5 miliardi di euro, sia agli strumenti finanziari amministrati (2,6 miliardi).
Reti di consulenza: Mediolanum “regina” della raccolta mensile
I risultati per singola rete, elaborati da We Wealth nella classifica sottostante dopo l’usuale aggiornamento mensile sulle reti quotate, mostrano Banca Mediolanum ai vertici con una raccolta netta pari a 654 milioni di euro. Fineco si posiziona seconda con una raccolta netta nel mese di gennaio vicina ai 635 milioni di euro, mentre Allianz Bank Financial Advisors chiude il podio con 558 milioni di euro. Nella top 10 troviamo anche Mediobanca Premier (circa 406 milioni), Banca Generali (380 milioni), Fideuram Intesa Sanpaolo private banking (354 milioni), Zurich Italy Bank (170 milioni), Credem Euromobiliare private banking (134 milioni), Bnl-Bnp Paribas (76 milioni) e Banca Widiba (65 milioni).
Risparmio gestito: volumi di raccolta più che raddoppiati
Tornando ai risultati complessivi, sui prodotti del risparmio gestito sono stati realizzati investimenti netti positivi per tutte le famiglie di prodotto. I volumi netti relativi all’attività di distribuzione diretta di quote di fondi comuni ammontano a 1686 milioni di euro. I fondi obbligazionari raccolgono la maggior parte delle risorse nette, per un totale di 736 milioni di euro nel mese di gennaio; positivo anche il bilancio dei fondi monetari (143 milioni) mentre la categoria azionaria e quella bilanciata incassano un bilancio negativo rispettivamente per -77 milioni e -186 milioni.
Le risorse nette destinate al comparto assicurativo e previdenziale ammontano a 430 milioni, con una prevalenza degli investimenti sulle unit linked (314 milioni di versamenti netti) e dei prodotti strettamente previdenziali (149 milioni). Quanto agli strumenti finanziari amministrati, si registra un ritorno all’investimento in titoli di Stato, con risorse nette per 1,8 miliardi di euro. Confermato l’interesse per gli exchange traded product, che riportano una raccolta netta record di 591 milioni di euro. Su conti correnti e depositi, al contrario, si riscontra un deflusso per 611 milioni di euro.
Consulenza a pagamento: 1,8 miliardi di raccolta
Focalizzandoci sul servizio di consulenza a pagamento – ovvero in regime fee only/fee on top – la raccolta netta ammonta a 1,4 miliardi nel mese di gennaio, in crescita del 79,4% anno su anno. In questo caso, la classifica vede al primo posto Intesa Sanpaolo Private Banking con oltre 837 milioni di euro, seguita da Banca Mediolanum con circa 125 milioni e Fineco con quasi 92 milioni. Complessivamente, guardando con lo specchietto retrovisore all’intero 2024, Assoreti calcola che sono confluite sul servizio di consulenza a pagamento risorse nette per 14 miliardi di euro.
Seconda migliore raccolta di sempre nel 2024
Più in generale, le reti di consulenza italiane hanno chiuso il 2024 con la seconda migliore raccolta annuale di sempre: le risorse nette hanno toccato i 51,6 miliardi di euro totali, in aumento del 17,9% rispetto al 2023. A favorire questo slancio è stato un rinnovato interesse nei confronti dei fondi comuni, delle gestioni individuali e dei prodotti assicurativi e previdenziali, che hanno riportato volumi di raccolta nove volte superiori a quelli registrati l’anno precedente, per un totale di 25,4 miliardi di euro. Al contrario, i flussi di risorse destinate al comparto amministrato sono risultati in calo del 35,9% anno su anno a 26,2 miliardi di euro. Il saldo delle movimentazioni realizzate sui conti correnti e depositi è risultato invece positivo per 9 miliardi di euro, in controtendenza rispetto al 2023.
La raccolta delle reti di consulenza: la classifica annuale
La classifica annuale sulla raccolta delle reti di consulenza trova lo scettro nelle mani di Fideuram Ispb, con una raccolta netta totale pari a 9,83 miliardi di euro. Seguono Banca Mediolanum con 8,88 miliardi di euro e Fineco con 7,83 miliardi. Sul versante opposto Banca Widiba, Finint private bank e Iw private investments (fusa per incorporazione con Fideuram Ispb nel mese di dicembre, ndr), che registrano rispettivamente una raccolta netta nel 2024 di oltre 510 milioni, 479 milioni e 340 milioni. Ai vertici del ranking sulla raccolta relativa al servizio di consulenza fee only/fee on top c’è invece Fineco con 4,10 miliardi di risorse nette.
(Articolo aggiornato il 6 marzo 2025)