Mediolanum registra una raccolta netta totale di 645 milioni di euro. La raccolta netta in risparmio gestito ammonta a 287 milioni
Nel caso di Fineco, l’asset mix vede la componente amministrata a 875 milioni di euro; quella gestita risulta positiva per 79 milioni
Le “big four” della consulenza italiana – Azimut, Fineco, Banca Generali e Banca Mediolanum – archiviano il mese di gennaio con una raccolta totale di 1,96 miliardi di euro; un dato complessivamente in calo del -12,72% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’unica a non incassare una frenata anno su anno è Azimut, che registra una crescita del +3,5%. Ma analizziamole nel dettaglio.
Si parte da Mediolanum che riporta una raccolta netta totale nel mese di gennaio di 645 milioni di euro, in calo del -5,84% anno su anno. La raccolta netta in risparmio gestito ammonta nello stesso periodo a 287 milioni di euro (a fronte dei 485 milioni di gennaio 2022) di cui 264 milioni di fondi e gestioni (Oicr e unit-linked). La raccolta netta in risparmio amministrato è di 359 milioni, contro i 200 milioni del mese di gennaio dello scorso anno. I crediti erogati ammontano a 147 milioni di euro, mentre i premi assicurativi delle polizze protezione sono stati pari a 13 milioni. Come dichiarato da Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, nel primo mese dell’anno “oltre 18mila nuovi clienti” hanno raggiunto il gruppo.
Fineco, 580 milioni di raccolta a gennaio
Fineco chiude invece gennaio con una raccolta netta di 580 milioni di euro, registrando una contrazione del -22,25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’asset mix vede la componente amministrata a 875 milioni di euro, mentre quella gestita risulta positiva per 79 milioni di euro. La raccolta diretta è negativa per 374 milioni di euro. “I dati di raccolta di gennaio confermano il solido contributo dell’investing e la capacità dei nostri consulenti di intercettare le esigenze della clientela in tutte le fasi di mercato e di affiancarli in una pianificazione efficace e di lungo periodo”, commenta tuttavia Alessandro Foti, amministratore delegato e direttore generale di FinecoBank. “Tutto questo ci spinge a guardare con ottimismo alle sfide del 2024”, aggiunge.
Azimut, Blei: “Forte slancio sui private market”
Passando al Gruppo Azimut, si parla di una raccolta netta di 414 milioni di euro, in crescita del +3,5% anno su anno, come anticipato in apertura. Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato ammonta a 92,1 miliardi di euro, di cui 61,3 miliardi relativi alle masse gestite. “Abbiamo iniziato il nuovo anno con una riallocazione dei fondi tradizionali in soluzioni di private market con una serie di closing intermedi di fondi nelle varie asset class, registrando un forte slancio sul fronte dei private market in Italia”, le parole di Gabriele Blei, ceo del Gruppo. “Inoltre, la rete italiana ha concluso con successo e in anticipo rispetto alle previsioni le attività di raccolta di club deal per investire in tre diverse società per circa 180 milioni di euro, che saranno contabilizzati nella raccolta netta al momento del closing nei prossimi mesi”, spiega.
Generali, raccolta di gennaio pari a 323 milioni
La raccolta di gennaio di Banca Generali, pari a 323 milioni di euro (-22,54% anno su anno), evidenzia infine un aumento degli asset under investment a 99 milioni di euro, a fronte dei deflussi per 7 milioni realizzati l’anno precedente. Cresce infatti la domanda per contenitori finanziari (57 milioni di euro nel mese) e servizi di consulenza evoluta sul patrimonio amministrato (105 milioni di euro). Positiva anche la raccolta in polizze tradizionali per 26 milioni euro, contro deflussi per 142 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso esercizio. La raccolta in conti amministrati risulta invece in calo a 206 milioni di euro, a fronte dei 307 milioni dello scorso anno. Fiducia nelle parole di Gian Maria Mossa, amministratore delegato e direttore generale dell’istituto. “Nelle prime settimane di quest’anno abbiamo iniziato a osservare segnali incoraggianti su mix di raccolta e inserimento di nuovi consulenti”, dichiara. “Siamo inoltre convinti che i progetti strategici in fase di roll out, con particolare focus su dati e Svizzera, rappresentano leve differenzianti che ci fanno guardare con ottimismo le prospettive di crescita sostenibile della nostra banca”.