Agevolare gli adempimenti fiscali
L’Agenzia delle entrate insieme all’Agenzia delle entrate-Riscossione, pubblica una guida rapida che mette in evidenza le istruzioni con cui il contribuente può chiedere e ottenere di rateizzare le cartelle, prorogare o dilazionare i pagamenti da effettuare a favore del fisco, conoscere quante sono le rate mancanti, e altro ancora.
Si tratta di una guida che guida fornisce informazioni su quali somme sono rateizzabili, come presentare la domanda, modalità di pagamento delle rate ed effetti della rateizzazione o dell’eventuale decadenza.
Quali sono le cartelle fiscali rateizzabili?
In linea generale, sono rateizzabili le somme iscritte a ruolo da Amministrazioni statali, Agenzie istituite dallo Stato, Autorità amministrative indipendenti e altri Enti pubblici previdenziali, Comuni, Regioni, ecc.
Sono escluse invece dal novero delle cartelle rateizzabili le somme affidate per la riscossione dagli Enti creditori ad Agenzia delle entrate-Riscossione che sono già oggetto di una precedente rateizzazione decaduta, quelle riconducibili ai cosiddetti “debiti non dilazionabili”, quelle affidate da Enti che hanno deciso di non delegare il potere di rateizzare i loro crediti e quelle oggetto della Rottamazione ter o della misura agevolativa del Saldo e stralcio.
Come ottenere la rateizzazione?
Il contribuente che intende beneficiare della rateizzazione deve dichiarare e talvolta dimostrare:
- la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economica che gli impedisce di far fronte in un’unica soluzione al pagamento del debito
- la comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica indipendentemente dalla propria responsabilità
- il comprovato peggioramento dello stato di temporanea difficoltà economica, nel caso in cui per sopraggiunti eventi, risultino peggiorate le proprie condizioni patrimoniali e reddituali in misura tale da rendere possibile la rimodulazione del piano di rateizzazione precedentemente concesso.
Rispettivamente, a seguito di quanto sopra, il contribuente potrà ottenere l’accesso alla rateizzazione fino a:
- 72 rate da pagare entro 6 anni
- 120 rate da pagare in 10 anni.
È bene specificare che le rate possono essere di importo costante o, su richiesta del contribuente, di importo crescente di anno in anno. La rata minima è pari a 50 euro.
Qualora la somma che si intende rateizzare corrisponda ad un importo inferiore a 120mila euro, sarà possibile richiedere la rateizzazione direttamente con il servizio online “Rateizza adesso”.
Cosa determina l’ottenimento della rateizzazione?
Il debito per il quale si propone richiesta di rateizzazione non potrà, salvo talune eccezioni e al ricorrere di certe condizioni essere sottoposto a procedure cautelari dall’Agenzia.
Ciò significa che l’Agenzia non potrà procedere a ipoteche sugli immobili, pignoramenti o fermi su veicoli.
La rateizzazione, tuttavia, non interrompe le azioni esecutive in corso, le azioni cautelari iscritte o già trascritte, le vendite di procedure immobiliari promosse da terzi.
Quando si decade dalla rateizzazione?
Il mancato pagamento di alcune rate, anche non consecutive, porta il contribuente in uno stato di inadempienza da cui può derivare la decadenza dal piano di rateizzazione approvato dall’Agenzia.
Per le rateizzazioni presentate dal 16 luglio 2022 il numero di rate non pagate da cui può scattare la decadenza è pari a 8.
Con la decadenza il debito torna esigibile nel suo intero ammontare (residuo) che andrà saldato in un’unica soluzione.
È bene notare che la decadenza di una o più rateizzazioni non preclude altre richieste di dilazione per i debiti non inseriti nelle rateizzazioni decadute.
(Per illustrare ciò che può essere portato in detrazione nella dichiarazione 2024 We Wealth ha preparato questo articolo e per le agevolazioni 2024 questo approfondimento)