- Zanni: “Il market timing richiede tempo, risorse e conoscenze avanzate, rendendolo poco adatto alla maggior parte degli investitori. Le frequenti operazioni generano costi di transazione e tasse che possono erodere i profitti”
- Evidenziato l’impatto delle 10 migliori giornate di mercato su un investimento di 10mila euro effettuato 10 anni fa nell’indice S&P 500. Con una strategia buy and hold, l’investitore avrebbe ottenuto un capitale finale di circa 28.500 euro
Entrare e uscire dai mercati finanziari, tentando di anticipare i movimenti delle Borse, può avere i suoi benefici. Si parla del cosiddetto “market timing”, strategia che consiste nel vendere subito prima di un ribasso e acquistare prima di un rialzo in base alle previsioni future. Tra i vantaggi principali, c’è la possibilità di ottenere guadagni significativi nel breve termine, sfruttando appunto i picchi e riducendo le perdite. Inoltre, questa tattica “offre un senso di controllo e dinamicità, poiché l’investitore monitora attivamente le condizioni di mercato”, spiega a We Wealth Danilo Zanni, ceo e fondatore di IoInvesto scf, rete italiana di consulenti finanziari indipendenti fondata nel 2020. Ma i rischi non mancano.
I rischi del market timing
“Il mercato è imprevedibile e anche i migliori esperti spesso falliscono nel prevedere correttamente i movimenti”, osserva Zanni. Errori comuni includono vendere durante un calo e rimanere fuori dal mercato quando i prezzi risalgono, perdendo opportunità di guadagno. Inoltre, il market timing richiede tempo, risorse e conoscenze avanzate, il che lo rende poco adatto alla maggior parte degli investitori. Senza dimenticare che le frequenti operazioni generano costi di transazione e tasse che possono erodere i profitti. “Per tutte queste ragioni è più frequentemente consigliata una strategia buy and hold, basata su investimenti a lungo termine”, suggerisce l’esperto. “Invece di cercare di anticipare il mercato, si punta sulla crescita naturale degli investimenti nel tempo. La diversificazione aiuta a ridurre i rischi legati a singoli asset o settori, mentre il mantenimento degli investimenti permette di superare le oscillazioni di breve termine e beneficiare dell’interesse composto (l’interesse viene definito composto quando non viene riscosso ma aggiunto al capitale investito inizialmente, che viene reinvestito a sua volta per il periodo successivo, ndr)”.
Un esempio pratico
Per fornire un esempio pratico, IoInvesto Scf ha elaborato per We Wealth una simulazione evidenziando l’impatto delle 10 migliori giornate di mercato su un investimento di 10mila euro effettuato 10 anni fa nell’S&P 500. Innanzitutto, come evidenziato nel grafico sottostante, le 10 sedute migliori del listino a stelle e strisce nell’ultimo decennio, sono state registrate tra il 2018 e il 2022: si va da un picco del +9,38% del 24 marzo 2020 al +4,22% del 4 marzo dello stesso anno.
Fonte: IoInvesto Scf sui dati Investing.com
Con una strategia buy and hold l’investitore avrebbe ottenuto un capitale finale di circa 28.500 euro, pari a un rendimento annuo composto dell’11%. Qualora invece l’investitore avesse tentato di fare market timing, mancando le 10 giornate più profittevoli, il valore dell’investimento sarebbe stato significativamente inferiore, fermandosi a circa 15.600 euro, con un rendimento annuo composto ridotto al 4,5%. “In sintesi, mentre il market timing può offrire grandi opportunità, i rischi lo rendono adatto solo a investitori esperti”, conclude Zanni. “Per la maggior parte, un approccio a lungo termine, diversificato e paziente offre risultati migliori e più sicuri”.
Fonte: IoInvesto Scf sui dati Investing.com
Fonte: IoInvesto Scf sui dati Investing.com