A tutti sarà capitato di sentirsi chiedere, a volte anche in maniera provocatoria, qual è il miglior investimento che potrei fare?
Ovviamente, anche se si tratta di una domanda apparentemente semplice, la risposta è invece molto più complessa.
Ma proviamo a rovesciare la domanda: vi siete mai chiesti qual è il peggior investimento che si possa fare?
Beh, qui la risposta è molto meno difficile, perché a venirci in aiuto non sono solo le evidenza storiche e statistiche ma il giudizio di uno dei più famosi investitori:
“La liquidità è il peggior investimento”
W Buffet
Gli italiani sono stati e continuano ad essere uno dei popoli con il più alto tasso di risparmio in Europa.
Secondo quanto emerge da due ricerche sul risparmio e la ricchezza delle famiglie italiane, pubblicate di recente da Banca d’Italia e dalla Fabi, la Federazione Autonoma Bancari Italiani, la ricchezza degli italiani negli ultimi undici anni è passata dagli 144 mila euro pro capite a 176 mila euro. Tuttavia, se si guarda allo stesso dato al netto dell’inflazione, il trend è in calo del 7,7%.
Nello stesso periodo, le famiglie francesi (da 124 mila euro a 213 mila) e tedesche (da 94 mila a 211 mila euro) hanno superato quelle italiane per ricchezza pro-capite, nonostante partissero, soprattutto nel caso della Germania, in significativo svantaggio.
A fine 2023, la liquidità ferma su conti correnti e depositi rappresenta 1.572 miliardi di euro, quasi un terzo del totale della ricchezza finanziaria degli italiani.
Conservare somme di denaro sul conto corrente è sempre stato lo strumento più semplice e più utilizzato con cui si è risposto alle incertezze ed ai periodi complicati. Ma questa abitudine fa bene ai nostri risparmi?
La liquidità che non ha uno scopo immediato, lasciata ferma sui conti correnti è un cattivo investimento dal momento che nel corso del tempo è destinata a perdere valore.
Difficilmente avremo picchi di inflazione come quello del 2023, tuttavia anche una moderata e fisiologica inflazione determina l’erosione del nostro capitale
Si veda tabella di seguito:
Il grafico mostra proprio l’erosione del potere d’acquisto nel corso del tempo, dati diversi livelli di tassi di inflazione (2%, 4% e 6%) per una somma iniziale di 100.000 euro.
La conclusione di queste premesse è molto chiara: anche di fronte alle incertezze, che hanno sempre caratterizzato la storia dell’umanità, è preferibile utilizzare la liquidità, non necessaria, per investire in qualcosa che nel lungo termine ci offra ritorni interessanti.
Un’efficace pianificazione può consentire di scegliere, in funzione delle esigenze future, le modalità di allocazione più adatte in funzione delle risorse disponibili e delle proprie esigenze.
Prima di partire per un lungo viaggio è sempre meglio avere un piano e non affidarsi solo al caso.
“Anche il vento favorevole non aiuta i marinai se questi non hanno una meta“
L.A. Seneca