La nostra è più di una professione. È una scelta di responsabilità sul patrimonio dei clienti, innanzitutto, ma anche una scelta di tipo personale.
I clienti non arrivano per caso, “si scelgono”, consapevolmente e responsabilmente, trasformando un “abito” – quello del consulente – in una partecipazione alle vicissitudini dei clienti.
In una parola, il vero approdo della consulenza finanziaria è la consulenza patrimoniale, che fa pensare al cliente come nucleo di interessi e di preoccupazioni per il suo intero patrimonio, finanziario e umano.
Non nasco come consulente finanziario ma come coach: ho formato tanti consulenti in altri settori, e la mia più grande realizzazione è sempre stata accorgermi che la persona che hai aiutato a capire certe cose inizia a vederle da sola.
Lo stesso capita con i clienti, che quando vengono trattati così si legano ancora di più. Non voglio che un cliente mi dica «Faccia lei», non mi piace.
Preferisco che capisca cosa stiamo facendo insieme e spesso gli lascio un foglio con i nostri “appunti”. Trovo sia un approccio personale e responsabile, anche se a prima vista potrebbe apparire rischioso.
Per questo da qualche tempo ho fatto il “grande passo” verso i social, aprendo un blog, www.diversamentefinanza.com, e portando così il mio modo di essere – prima che il mio lavoro – sotto gli occhi di tutti. L’idea mi è venuta dal desiderio di comunicare, senza farmi condizionare dal fatto che prima di questa esperienza fossi molto poco social: un anno fa ero solo su Linkedin… A luglio il blog compirà un anno e ne sono entusiasta, anche perché fa nascere nuove idee, nuovi spunti e nuovi rapporti umani e professionali.
Quando mi viene un’intuizione devo scriverla, mi viene spontaneo.
Intendiamoci: non sono una giornalista, non scrivo per lavoro, ho semplicemente voluto “comunicare diversamente” la finanza. Non analizzo il mercato, non faccio previsioni; condivido giudizi sulle esperienze che vivo, critico certa stampa che secondo me comunica in modo improprio e mi confronto con le case di investimento facendo domande che facciano capire meglio agli investitori cosa accade sul mercato.
Per questo ho lanciato anche due rubriche, Intendiamoci! e Zona Franca.
Intendiamoci! nasce come tentativo di togliere i cosiddetti “veli” ai quei mass media che comunicano concetti e, ahimè, suggerimenti di investimento o di comportamento nell’investimento che di fatto sviano l’investitore anziché indirizzarlo correttamente. Zona Franca invece è un momento di dialettica e di confronto con le case terze e con rappresentanti del mercato finanziario, ma anche imprenditoriale ed economico in generale, per cercare di fare chiarezza su alcune tematiche di investimento attuali.
Tra l’altro, questa esposizione mediatica potrebbe anche contribuire a diffondere una corretta educazione finanziaria, un tema decisivo in cui sto investendo molte energie, anche fuori dal blog.
Ho avuto per esempio l’occasione di entrare in DAD, facendo lezione in una classe di maturandi in un liceo della Brianza, che mi hanno bombardato di domande su Finanza, Borsa, economia e trading.
Le loro curiosità hanno suscitato in me una riflessione importante su cosa pensano i ragazzi di oggi, costantemente connessi e abituati a risultati istantanei, al punto da immaginare che i soldi si possano fare più meno con la stessa velocità.
Per questo ho immaginato l’inizio di un percorso di informazione ed educazione finanziaria con le scuole, un progetto che ho chiamato Diversamente Finanza Academy. Sto muovendo i primi passi, ma credo che ci saranno sviluppi interessanti.