Prada compra Versace per 1,25 miliardi di euro e riporta così in Italia uno dei marchi più iconici della moda del nostro Paese. Un’operazione che va oltre il lusso e si intreccia con le nuove dinamiche globali del retail high-end, in un momento in cui i brand più prestigiosi non si limitano a dominare le passerelle, ma puntano a consolidare la propria presenza fisica aprendo negozi di lusso e boutique strategiche nelle vie commerciali e di lusso più esclusive e care al mondo.
Prada compra Versace: cosa sapere
L’annuncio, atteso da settimane, è arrivato il 10 aprile. Ora è ufficiale, Prada ha comprato Versace da Capri Holdings, la società statunitense che nel 2018 aveva rilevato il marchio dalla famiglia Versace e dal fondo Blackstone per 1,85 miliardi di euro. L’operazione del valore di 1,25 miliardi di euro prevede il pagamento in contanti di un corrispettivo che potrà leggermente variare al momento del closing, previsto nella seconda metà dell’anno.
L’operazione Prada-Versace non riguarda però solo un’icona della moda, ma si inserisce in una strategia più ampia – come dicevo in apertura – dei grandi brand del lusso, che sono sempre più concentrati sulla presenza fisica in location esclusive e ad alto valore commerciale.
In questo contesto, le vie più care del mondo diventano parte integrante della strategia di sviluppo e crescita delle maison del lusso, per visibilità, status e vendite.
Negozi di lusso e trend degli affitti: i dati di Savills
Proprio il 10 aprile, Savills in una conferenza stampa ha presentato il suo nuovo report sull’andamento del commercio al dettaglio di lusso, dal quale è emerso che il mercato dei negozi di lusso continua a registrare performance solide, con un aumento significativo degli affitti nelle principali destinazioni internazionali.
Nel 2024, oltre il 75% delle 21 location monitorate dalla società di consulenza immobiliare internazionale ha visto una crescita o una tenuta dei canoni di locazione per i negozi di lusso. Dopo un 2023 più debole, le aperture e gli affitti di negozi di lusso a livello globale hanno registrato, infatti un aumento inaspettato in un contesto difficile, evidenziando, in particolare, una crescita del 12% di nuove aperture.
Negozi di lusso: la classifica delle strade più costose
Fifth Avenue la strada (commerciale) più cara al mondo
La Fifth Avenue di New York ha rafforzato la sua posizione, diventando la destinazione commerciale più “costosa” al mondo, con affitti che raggiungono i 26.000 euro al metro quadro all’anno.
Tuttavia, concentrandosi esclusivamente sulle principali destinazioni del lusso, Tsim Sha Tsui di Hong Kong mantiene la leadership con affitti di 17.132 euro al metro quadro, nonostante la pressione al ribasso sui canoni principali di locazione, seguita da Madison Avenue a New York.
Milano perde il primato europeo di strada più cara
A livello europeo, invece, Bond Street a Londra, con un aumento del 20% dei canoni principali di locazione, ha superato Via Montenapoleone a Milano, diventando la via più cara con 15.333 euro al metro quadro, contro i 15.000 di Milano, che nel 2023 deteneva il primato continentale.
Dove crescono di più i negozi di lusso nel mondo
Dopo una fase di rallentamento delle nuove aperture nel 2023, Savills ha evidenziato nel 2024 un’inversione di tendenza, registrando un aumento del 12% a livello globale. In particolare, lo scorso anno la Cina si è confermata il motore trainante, rappresentando il 40% di tutte le nuove aperture a livello globale, con un aumento del 10% su base annua, sebbene in calo rispetto alla quota globale del 41% del 2023.
In forte rally anche l’area Asia-Pacifico (esclusa la Cina), che ha superato Europa e Nord America per ritmo di espansione, con un balzo del 52% delle nuove boutique
Escludendo sempre la Cina, il Giappone si conferma poi come il mercato principale per le nuove aperture nella regione, grazie alla solidità della spesa nazionale e al ritorno del turismo, soprattutto cinese.
I brand di lusso ripensano la strategia retail
Secondo Anthony Selwyn, co-head of global retail di Savills, i marchi del lusso stanno adottando un approccio più strategico nei negozi fisici, selezionando con attenzione posizione e qualità degli immobili.
“Vedremo i mercati principali del lusso diventare sempre più competitivi, privilegiano la qualità dell’edificio e la posizione, che si confermano essere degli elementi di massima importanza. Di conseguenza, la pressione al rialzo sui canoni di locazione privilegiata in questi mercati continuerà, sebbene la crescita rallenterà, con la disponibilità sempre più limitata degli spazi”.
Le previsioni per il 2025
Marie Hickey, direttrice della ricerca commerciale di Savills, ha poi concluso dicendo: “La stabilizzazione della performance del mercato del lusso, che ha iniziato a concretizzarsi alla fine del 2024, si consoliderà con il passare dell’anno. Tuttavia, il calo del sentiment dei consumatori negli Stati Uniti e in Cina peserà sulla crescita e influenzerà gli investimenti immobiliari, con l’obiettivo di concentrarsi nel breve termine sulle migliori opportunità”.
Conclusione
In un mercato globale dove l’identità del brand passa anche attraverso la sua presenza fisica, le vie più esclusive delle metropoli diventano vetrine strategiche.
L’acquisizione di Versace da parte di Prada arriva infatti in un momento di riorganizzazione globale delle case mondiali del lusso. Tra fusioni, ritorni alle radici (italiane) e strategie immobiliari raffinate, la sfida si gioca sempre più nei negozi fisici: non solo status symbol, ma asset strategici nelle città più ambite del mondo.
Quali e dove saranno le prossime aperture?