Il 2022, salvo clamorose sorprese nel finale, non è stato un anno positivo per i mercati né per le relazioni internazionali, ma si chiuderà comunque con livelli di crescita e occupazione ancora positivi. Il 2023, però, potrebbe presentare nuove sfide per l’economia, con un considerevole numero di potenziali “rischi al ribasso”, quelli che, in parole povere, cambiano le prospettive in senso peggiorativo – anche per gli investimenti.
Per gestire al meglio i rischi nel portafoglio è opportuno avere un’idea delle probabilità che un evento si verifichi, da un lato, e il suo potenziale impatto dall’altro. Infatti, anche eventi improbabili come lo scoppio di una nuova guerra in Europa hanno un loro rilievo nelle scelte di allocazione, qualora l’impatto sui mercati fosse molto rilevante, come avvenuto nel caso del conflitto russo-ucraino.
L’Intelligence unit dell’Economist (Eiu) ha utilizzato proprio questo approccio nell’analizzare 10 scenari di rischio per l’economia e i mercati nel 2023, valutando probabilità e impatto di eventi quali, giusto per fare qualche anticipazione, una nuova variante del covid o lo scenario di una guerra contro la Russia al di fuori dei soli confini ucraini.
1) Un inverno freddo aggrava la crisi energetica europea
Alta probabilità – Alto impatto
La stagione fredda è arrivata in ritardo, ma il rischio che il consumo energetico europeo possa salire resta in cima alle preoccupazioni dei decisori politici. Le ragioni sono molteplici e conducono a una serie di potenziali conseguenze molto gravi per l’economia. Se si dovesse rendere necessario un razionamento energetico obbligatorio le aziende potrebbero essere costrette a ridurre la forza lavoro e, nel caso peggiore, a chiudere perché non riescono ad essere profittevoli di fronte ai rincari delle bollette. Gli aumenti di default e disoccupazione aumenterebbero la portata della recessione nell’Eurozona, che l’Eiu prevede nell’ordine del -0,4% per il 2023. Inoltre, potrebbe venir meno la solidarietà europea laddove gli stati membri decidessero di bloccare il transito del gas all’estero per trattenerlo sul suolo nazionale.
2) Eventi climatici avversi
Alta probabilità – Alto impatto
Come evidenziato dal caso-siccità osservato in Italia quest’estate il cambiamento climatico pone costantemente nuove prove, con ricadute pesanti. I prezzi delle materie prime agricole sono già saliti nel corso del 2022 a causa di eventi climatici avversi in Europa, Cina, Usa e India. “Il mondo potrebbe affrontare un un periodo prolungato di carenza dei raccolti e prezzi alle stelle, aumentando il rischio di insicurezza alimentare (o addirittura di carestia)”.
Un conflitto diretto Cina-Taiwan costringe gli Usa a intervenire
Moderata probabilità – Impatto molto alto
Come vedremo più avanti, l’Eiu ritiene più probabile un conflitto diretto fra la Cina e Taiwan, che non un’estensione del conflitto russo-ucraino. Purtroppo, anche un conflitto nel Pacifico non potrebbe lasciare gli Stati Uniti indifferenti alla prospettiva di rivendicazioni violente sull’isola di Taiwan, che l’amministrazione Biden intende difendere nella sua autonomia. Se la situazione precipitasse, a fronte di esercitazioni e minacce che possono sfociare in un errore di calcolo, la produzione di semiconduttori a livello globale sarebbe gravemente colpita. Oltre la metà dei semiconduttori a livello globale, infatti, sono prodotti a Taiwan.
4) L’inflazione elevata provoca tensioni sociali
Probabilità molto alta – Impatto moderato
L’aumento dei prezzi persistente, che l’Eiu prevede nel 2023 potrebbe con facilità sfociare in tensioni sociali, in scioperi e con rivendicazioni di adeguamento salariale. Finora, infatti, la crescita dei salari non ha controbilanciato gli aumenti dei prezzi acquisiti nell’anno in corso, trattandosi di un indicatore che tarda ad adeguarsi (lagging indicator). Tensioni di questo tipo si sono già viste in India, Equador e Argentina.
5) Una nuova variante del covid provoca una recessione
Probabilità moderata – Impatto molto alto
L’Eiu prevede che entro il 2022 un’altra variante del covid emergerà, e se si rivelasse aggressiva nonostante i vaccini aggiornati i governi potrebbero imporre nuovi lockdown aggravando recessione.
6) Scoppia una guerra informatica fra Stati
Probabilità moderata – Impatto molto elevato
“L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e le tensioni intorno a Taiwan hanno aumentato la probabilità di gravi attacchi informatici attacchi informatici tra Stati”, ha affermato l’Eiu, “considerati i costi molto più elevati di un conflitto militare diretto e la difficoltà di identificare gli autori degli attacchi informatici, è molto probabile che un’eventuale escalation militare assuma inizialmente la forma di guerra informatica”. Gli attacchi informatici possono colpire strutture-chiave come quelle sanitarie, mettendo a repentaglio le vite dei cittadini, come già avvenuto in Irlanda ad opera di attori non statali. Se una guerra informatica si verificasse ci sarebbero grandi rischi di escalation.
7) Le relazioni fra Cina e Occidente si deteriorano ulteriomente
Probabilità moderata – Alto impatto
Il supporto indiretto della Cina all’invasione russa in Ucraina, le tensioni su Taiwan e una linea del partito Comunista cinese sempre più legata alla figura di Xi Jinping potrebbero spingere l’Occidente a imporre sanzioni economiche su Pechino, costringendo le aziende che operano in Cina a fare scelte di campo. Come rappresaglia, ha affermato l’Eiu, la Cina potrebbe bloccare le esportazioni di materie prime e beni strategici come le terre rare. “Questo avrebbe effetti economici disastrosi e forzerebbe le società a mettere in funzione due catene di fornitura”.
8) Una politica economica aggressiva porta alla recessione globale
Probabilità moderata, Impatto moderato
L’Eiu prevede che l’inflazione globale media si attesterà al 10% nel 2022. Anche se l’anno prossimo si prevede una diminuzione dell’aumento dei prezzi la reazione delle banche centrali, che hanno rapidamente riportato in alto i tassi potrebbe avere ripercussioni importanti sulla crescita e provocare un nuovo “crash dei mercati”. Non solo: nei mercati emergenti l’aumento degli interessi potrebbe provocare forti deprezzamenti delle monete locali, aumentando il rischio di default statali.
9) La politica Zero Covid cinese prova una grave recessione
Bassa probabilità, Alto impatto
L’Eiu ritiene che la Cina manterrà le politiche di Zero Covid fino a metà 2023. Finora il partito Comunista cinese non ha modificato la retorica nella quale i lockdown vengono presentati in una luce assolutamente salvifica, “una battaglia dello spirito”. Con la probabile comparsa di “un’altra variante di coronavirus quest’inverno, è probabile che in Cina vengano adottate severe misure di lockdown”, ha dichiarato l’Intelligence unit, “questo aspetto, unito alla persistente debolezza del settore immobiliare cinese, ai problemi del settore energetico e alla recente siccità, potrebbero causare una grave contrazione dell’economia cinese”.
10) Il conflitto russo-ucraino degenera in una guerra globale
Probabilità molto bassa – Impatto molto alto
L’ultimo dei dieci rischi genera preoccupazioni che vanno ben al di là della sola economia. L’escalation nucleare in Ucraina, per quanto non appaia nell’interesse del Cremlino, resta una seria minaccia. “La Russia ha preparato le sue forze di deterrenza nucleare e potrebbe colpire infrastrutture critiche (come gasdotti o cavi di telecomunicazione sottomarini)”, ha affermato l’Eiu, “in caso di ritorsione da parte dei Paesi della Nato, non si può escludere il rischio di un errore di calcolo”. Non serve aggiungere che le conseguenze, in uno scenario del genere, sarebbero “catastrofiche”. Non resta che seguire con attenzione l’evolversi della situazione sul terreno bellico, anche per chi intende, più prosaicamente, calibrare i rischi in portafoglio.