Lutz Meschke, Porsche Se: “Siamo entusiasti di sostenere Isar Aerospace nel suo percorso per diventare il principale piccolo lanciatore europeo e soddisfare il crescente appetito per i servizi di lancio”
A partecipare al nuovo round di finanziamento anche Earlybird venture capital, Lakestar, Vsquared ventures, Apeiron investment group e Uvc partners. Oltre a Hv Capital e Lombard Odier
Dopo aver raccolto finanziamenti per
sette miliardi di dollari nel 2020, il doppio rispetto a due anni prima, le startup spaziali restano nel mirino dei grandi investitori. Porsche Se, multinazionale tedesca nota principalmente come holding del Gruppo Volkswagen, si unisce a Hv Capital e Lombard Odier nell’iniettare 75 milioni di dollari nelle casse di Isar Aerospace. A partecipare al nuovo round anche Earlybird venture capital, Lakestar, Vsquared ventures, Apeiron investment group e Uvc partners. Stando a quanto comunicato dalla società, l’investimento consentirà a Isar Aerospace di puntare ulteriormente sulla sua infrastruttura di lancio, test e produzione di razzi, con
il primo volo di prova atteso per il 2022.
“Il supporto di investitori nuovi ed esistenti è un forte segno dello slancio nel settore dei voli spaziali commerciali”, osserva Daniel Metzler, ceo di Isar Aerospace, dimostrando anche come “un’ampia gamma di investitori abbia compreso l’importanza delle tecnologie spaziali come punto di svolta per molti modelli di business e innovazioni rivoluzionarie”. Il finanziamento, spiega, rende la società la startup spaziale più finanziata dell’Unione europea. “Una potenza di fuoco”, aggiunge, “per investire nella nostra infrastruttura e rafforzare ulteriormente la nostra posizione di leadership”.
“In qualità di investitore focalizzato sulla mobilità e sulla tecnologia industriale, siamo convinti che un accesso flessibile e conveniente allo spazio sarà un fattore chiave per le innovazioni nelle industrie tradizionali, nonché per tecnologie e modelli di business nuovi e dirompenti”, interviene Lutz Meschke, membro del consiglio di amministrazione di Porsche Se e responsabile della gestione degli investimenti. “Pertanto, siamo entusiasti di sostenere Isar Aerospace nel suo percorso per diventare il principale piccolo lanciatore europeo e soddisfare il crescente appetito per i servizi di lancio. Il progresso tecnologico e la velocità di sviluppo dell’intera organizzazione sono impressionanti e non vediamo l’ora di supportare Isar Aerospace con i suoi ambiziosi piani di crescita”.
Isar, spiega il Financial Times, è una delle numerose startup europee che tentano di rivaleggiare con SpaceX di Elon Musk e Blue Origin di Jeff Bezos con servizi di lancio di satelliti a basso costo per l’orbita bassa terrestre. Inoltre, potrebbe rendere la vita difficile anche ad Arianespace (la prima azienda mondiale nel trasporto spaziale commerciale fondata nel 1980, ndr) che sta facendo i conti con una serie di ritardi per il lancio del razzo di nuova generazione “Ariane 6”. Arianespace, aggiunge il quotidiano economico-finanziario britannico, è tradizionalmente il fornitore di servizi preferito dalle agenzie spaziali europee, ma lo scorso maggio Isar ha guadagnato la corona di prima azienda privata europea ad aggiudicarsi un contratto da un’agenzia spaziale nazionale, con la missione di lanciare in orbita due satelliti per il governo tedesco. La startup, che attualmente conta oltre 180 dipendenti, punta a superare i 200 entro la fine dell’anno.
Lutz Meschke, Porsche Se: “Siamo entusiasti di sostenere Isar Aerospace nel suo percorso per diventare il principale piccolo lanciatore europeo e soddisfare il crescente appetito per i servizi di lancio”A partecipare al nuovo round di finanziamento anche Earlybird venture capital, Lakestar, Vsquared…