Mai come quest’anno sul mercato ci sono azioni che pagheranno dividendi molto elevati. Al top i titoli del comparto bancario che, grazie agli elevati tassi d’interesse, hanno registrato lauti profitti che condivideranno con gli azionisti. Ma acquistare un’azione in Borsa perché stacca una cedola molto allettante è una mossa vincente?
Perché scegliere azioni ad alti dividendi
In linea di massima si tratta di una strategia d’investimento semplice, che crea poche preoccupazioni e al contempo risponde al desiderio di certezza di molti risparmiatori, desiderosi di acquistare azioni da tenere in portafoglio con il solo obiettivo di ottenerne una rendita annuale, un po’ come si fa con i titoli di Stato. E questo perché la distribuzione di un dividendo è interpretata come un segno della salute e della maturità finanziaria di un’azienda e indica che l’impresa ha raggiunto uno stadio in cui può generare flussi di cassa consistenti e ha sufficiente stabilità finanziaria per condividere i profitti con i suoi azionisti.
Nel gergo borsistico i titoli che staccano ricche cedole sono considerati “difensivi”. Di solito, infatti, si tratta di società con una notevole forza finanziaria in termini di flussi di cassa e utili per poter pianificare una politica di distribuzione disciplinata, e spesso parliamo di aziende che operano in settori maturi come quello delle utilities, dei beni di consumo, dell’energia, del farmaceutico.
Inoltre, la definizione difensivi è legata anche al fatto che la cedola è considerata una sorta di paracadute e così, quando i prezzi delle azioni sono in calo, il reddito prodotto dal dividendo aiuta l’investitore a sostenere il rendimento del suo portafoglio.
I vantaggi e gli svantaggi di questa strategia
Ma come ogni strategia ha dei pro e dei contro. Per i fautori di questo tipo di investimento, le azioni da dividendo vanno messe in portafoglio perché hanno rendimenti totali migliori rispetto ai titoli che non li distribuiscono. Dal 1973 al 2022, infatti, le azioni con dividendi dell’S&P500, il principale indice del mercato azionario americano, hanno registrato un rendimento doppio rispetto ai titoli che non pagavano dividendi.
I detrattori, invece, segnalano un possibile svantaggio: un buon dividendo, da solo, non compensa l’andamento negativo di un titolo. Allo stesso modo, un elevato rendimento da dividendi potrebbe essere una “trappola” per coprire pagamenti irregolari o prospettive di crescita basse. Ecco perché acquistare azioni ad alto dividendo non è sempre la scelta migliore, dato che anche questo investimento presenta delle controindicazioni. La prima, la più intuitiva, è che le società che staccano una cedola elevata non è detto che lo faranno anche in futuro così come non è garantito che le azioni recupereranno sempre il valore della dividendo dopo lo stacco.
Attenzione ai competitor delle aziende ad alti dividendi
Inoltre, bisogna considerare che un’azienda che paga alti dividendi in futuro potrebbe essere superata da un competitor che al contrario trattiene l’utile internamente e lo investe per far crescere il proprio business. Il dividendo è uno dei componenti del rendimento del titolo, ma non il più importante e quindi ogni azione deve essere giudicata guardando all’andamento globale. In Borsa è possibile che ci siano azioni (con o senza alto dividendo) che si stanno apprezzando di più ed è su quello che va focalizzata l’attenzione. Un esempio? I titoli delle big tech americane che non pagano cedola o ne pagano una “simbolica”. E’ il caso di Meta che ha appena deciso, a 20 anni dalla sua nascita, di staccare 50 centesimi di dividendo per azione, davvero “noccioline” rispetto al +180% registrato dalla quotazione del titolo nel 2023.