Battere le performance di lungo periodo del mercato è un’impresa ardua, ma perdere denaro scommettendo al ribasso è un gioco da ragazzi. E’ quanto suggeriscono le strategie di fondo adottate dai dieci fondi d’investimento che hanno realizzato le peggiori performance degli ultimi dieci anni. In tutti e dieci i casi, ha osservato Morningstar Direct negli Stati Uniti, si è trattato di fondi ribassisti: prodotti finanziari che guadagnano se l’indice di riferimento, anziché salire, muove verso il basso. Questo risultato è reso possibile attraverso la pratica della vendita allo scoperto, nota anche come short selling. In questa operazione, è possibile prendere in prestito titoli da altri investitori per venderli sul mercato. Se alla chiusura della giornata il valore di tali titoli sarà diminuito, è possibile riacquistarli a un prezzo inferiore e restituirli al prestatore, generando un profitto.
I cattivi risultati realizzati da questi fondi nel lungo periodo sono una conseguenza coerente con l’esperienza storica, spesso viene sottolineata dagli esperti di finanza personale: quanto più l’orizzonte temporale di chi investe si fa lungo, tanto più elevate saranno le probabilità di guadagnare – a condizione che la scommessa sia orientata al rialzo del mercato e non al ribasso.
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I fondi peggiori del decennio, il podio
Le prime posizioni di questa ingloriosa classifica mettono in luce come i risultati possano farsi ancora più deludenti se, oltre a scommettere contro il mercato si aggiunge un meccanismo di leva che moltiplica la volatilità e, con essa, le opportunità di guadagno e di perdita. Il peggior fondo del decennio infatti è il ProFunds UltraShort NASDAQ-100 Fund, un prodotto il cui rendimento deriva dal doppio delle performance giornaliere inverse dell’indice tecnologico Nasdaq. Questo, come altri fondi ribassisti, è pensato per essere detenuto per brevi periodi di tempo durante i quali si prevede un calo dell’indice tecnologico. Nell’ultimo decennio, i detentori di questo fondo da 20,5 milioni di dollari di masse gestite avrebbero subito una perdita media del 35,5% ogni anno.
Al secondo posto si trova un fondo con caratteristiche molto simili al precedente: Rydex Inverse NASDAQ-100 2x Strategy Fund, da oltre 98 milioni di dollari in gestione. Anche in questo caso, aver scommesso contro le performance giornaliere del Nasdaq è stata un’idea disastrosa nel lungo periodo, con un rosso annualizzato del 34,9%.
Non c’è da stupirsi se aver amplificato per due l’andamento inverso di uno degli indici più performanti dell’ultimo decennio, con un progresso complessivo del 358%, sia stata una pessima idea.
Anche scommettere contro l’indice di alcuni Paesi, però, è stato molto controproducente. Il terzo gradino del podio è occupato dal ProFunds UltraShort China Fund, anche qui un fondo short a leva, il cui obiettivo è produce il doppio delle performance inverse di un indice che segue le performance delle aziende quotate cinesi. Risultato decennale: -27,9% annualizzato. Non è andata meglio al ProFunds Ultra Short Japan Fund, il cui approccio, applicato alle azioni giapponesi, è stato il medesimo: quarto peggior fondo del decennio con un rosso annualizzato del 26,3%