“Credo nella casa che trasmette emozioni, una casa che vive e rivive, dove i colori seguono il ritmo degli stati d’animo. Mai un progetto fine a se stesso, ma un percorso emotivo che ogni giorno ti ricorda che sei dentro il tuo viaggio”. Sono queste le parole di Maria Vittoria Paggini, designer di origine toscana, viaggiatrice della vita e degli interni che quest’anno, in occasione della Design Week, ha presentato il progetto “Ornella, casa nomade”, riscuotendo un grande successo e apprezzamento da parte del pubblico. Visionaria e grande viaggiatrice, trova la sua ispirazione nel movimento tra luoghi e scenari diversi, in un costante dialogo fra emozioni, colori e texture.
Maria Vittoria alterna la progettazione di product design all’arredo degli interni di spazi privati e di rappresentanza. Quest’anno abbiamo avuto il piacere di vistare Casa Ornella, dove la casa privata della designer apre le sue porte per svelare al pubblico un luogo unico che riflette la visione creativa di Maria Vittoria. In questo ambiente la casa privata e lo spazio espositivo si fondono creando un’atmosfera ispiratrice. Si tratta di un luogo da vivere e condividere con i designer, gli artisti, gli stilisti e i liberi pensatori che amano sperimentare, inventare e creare ciò che è nuovo. Il progetto di interiors a firma della designer si trasforma in un contenitore dove si celebra la creatività, dando vita ad una wunderkammer contemporanea.
Nell’appartamento troviamo diversi pezzi disegnati da Maria Vittoria, come Sandra e Raimondo, una coppia di tavoli ottagonali dai colori sgargianti del fucsia, rosa, verde, giallo, arancio, rosso e blu, realizzati in vetro specchiato e disponibili in tre versioni: dining, side e coffee. I tavoli sono realizzati da mastri artigiani italiani con una particolare attenzione sulla qualità dei materiali. Abbiamo poi MARIAGINA e GIOVANNA, una collezione di carte da parati, presentata in anteprima per la Design Week 2023, realizzata in collaborazione con GLoVE. Qui i riferimenti architettonici art decó si fondono con il contemporaneo e prendono vita sulle pareti di Casa Ornella, donando un carattere unico all’ambiente. Maria Vittoria ha inoltre disegnato una Capsule Collection di tappeti dove richiami ai decori passati e contemporanei si fondono assieme. I tappeti sono stati realizzati in collaborazione con Oltrarno Design, laboratorio di ricerca e hub creativo, dove artigianato di altissima qualità e professionisti si incontrano per creare tappeti senza uguali, interamente personalizzabili per materiali, forme e dimensioni, così da creare un prodotto unico.
Il percorso di design prosegue all’interno dell’abitazione con una selezione di brand e designer italiani e internazionali. Abbiamo Giulia Archimede, designer fiorentina appassionata di arte, natura e artigianato. Per questa occasione presenta la lampada Rebirth, si tratta di una light sculpture in onice nata per “illuminare il cammino” portando un approccio spirituale nella quotidianità, un uovo di luce che illumina con saggezza e dolcezza le nostre giornate per riconnetterci con la quiete interiore. Reflections Copenhagen partecipa presentando in anteprima la nuovissima collezione di esclusivi oggetti artigianali di cristallo, nati da universi colorati dalle forme ipnotiche, che offrono un vivace gioco di riflessi e ombre rivelando un’attrazione speciale per l’Art Déco, il Bauhaus e l’estetica vintage. Gli oggetti si ispirano a pezzi iconici, come il bicchiere Chelsea, arricchito con una tavolozza di tonalità che ne definiscono le forme, e che trasportano lo spettatore nelle atmosfere vibranti ed eccentriche anni ’70.
La casa-galleria si arricchisce inoltre di opere esclusive che si distinguono per la ricerca artistica degli autori: dalle grandi tele ieratiche di Sergio Fiorentino, alle installazioni in blu cobalto di Nicolas Denino, dalle sculture “neo futuriste” di Filippo Salerni a quelle anatomiche di Andreas Senoner, alle celebri opere in plastilina di Tatiana Brodatch. L’artista Nicolas Denino presenta i suoi iconici cerchi blu applicati a supporti diversificati sia liberati nello spazio che come sculture. La scelta del blu, che ben traduce la dimensione liquida, si integra in Casa Ornella diventando protagonista della master bedroom. Andreas Senoner, artista altoatesino, focalizza invece la sua ricerca scultorea sull’elaborazione di temi come la metamorfosi, l’eredità e la stratificazione. Andreas partecipa con le sue sculture in legno, materiale considerato dall’artista sia per la sua accezione naturale che come luogo in cui si accumula la memoria. Le sue sculture antropomorfe ricoperte di piume, interpretano i corpi come involucri transitori in un processo di metamorfosi continua.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Maria Vittoria Paggini che ci svela qualcosa di più sul suo ultimo progetto.
Cosa ti porti a casa dalla Milano design week 2023? Il tuo progetto Ornella ha avuto un gran successo!
Infinite emozioni (quelle che cerco di provare ogni giorno): il plus di averle trasmesse ai vari visitatori è stata una sensazione indescrivibile. Non era per me scontato nonostante abbia “progettato” Ornella per questa finalità. La grande gioia è stata quella di aver avuto accanto a me molte persone che hanno sempre creduto in Ornella, senza le quali non sarebbe stato un successo.
Raccontaci: quando e come nasce il progetto Ornella casa nomade?
Durante il Salone del mobile 2022, il terzo giorno andai a letto e nel dormiveglia realizzai di dover prendere un bilocale a Milano, dopo aver passato un anno a girare dalla casa di un’amica all’altra in compagnia della mia magica valigetta contenente quattro stracci e il mio amato pc. Aprii Whatsapp e scrissi a Vera, colei per la quale ho deciso di abbandonare il lavoro in Toscana e reinventarmi a Milano. Potrebbe sembrare una storia d’amore, una relazione, in realtà Vera è stata la mia prima cliente su Milano ed è diventata una sorella, una seconda famiglia. “Vera, voglio prendere un bilocale in affitto” le dissi, la mattina seguente casualmente vidi la storia di una mia conoscente su Instagram che informava della disponibilità di un appartamento in affitto nel suo palazzo, nel giro di poche ore andai a visitare la casa, tempo qualche minuto e dissi: “E’ la mia!”. Ho subito percepito energie positive e benessere, il tempo di sbrigare burocrazie e firmare il contratto e l’avventura ebbe inizio! Non era il bilocale che avevo immaginato, bensì una casa di 150 mq da mantenere e ristrutturare in un momento in cui mi stavo reinventando. L’istinto ha prevalso come mi capita il 90% delle volte. Così iniziai a progettarla ascoltando in loop Ornella Vanoni ….. da qui la scelta del nome “Ornella”. Il progetto è nato in modo istintivo come ogni mio progetto!
Come hai scelto i pezzi disegnati dai designer che troviamo a casa Ornella?
Ogni pezzo è stato selezionato in modo istintivo senza seguire regole se non quella di appagare il mio occhio e la mia prerogativa del mixare varie tipologie.
Qual è il tuo ideale di “casa”, cosa rappresenta per te questo luogo?
La casa deve trasmettere emozioni, non sono legata alla casa “unica”, ho cambiato molte case. Le persone che abitano il luogo ne fanno “la casa”.
So che hai anche un van di cui hai completamente progettato gli interni, come è nata questa tua passione?
Amo la libertà di movimento che può dare un camper, a livello estetico invece li ho sempre trovati molto spartani, la mia sfida è stata quella di rendere lussuoso un mezzo che per convenzione comune non lo è.
Da dove e quando nasce il tuo legame/passione per il design?
Dall’adolescenza, sono sempre stata attratta dai negozi di arredamento e dalle case. A 13 anni progettai la mia camera in stile orientale ovviamente le pareti erano rosse.
Se fossi un materiale quale saresti?
Lo specchio.
Cosa pensi possa fare il mondo del design per proteggere il pianeta?
Rivisitare in chiave contemporanea tutto ciò che proviene dal passato.
Tutte le foto, compresa quella di copertina: Ornella Casa Nomade alla Milano Design Week 2023. Photo by: Carlotta Coppo.