Il cambio di direzione della politica sui tassi tiene alto l’interesse sull’obbligazionario. Come muoversi in vista dei probabili e sempre più imminenti tagli? Ecco quattro le mosse vincenti che l’investitore può adottare per la sua strategy bond.
Il poker di bond
1-Gli analisti continuano a vedere un’interessante prospettiva di rischio-rendimento per le obbligazioni di qualità, tra cui i titoli di Stato e le obbligazioni societarie investment. Secondo Ubs ci sono interessanti prospettive rischio-rendimentoper obbligazioni di qualità, comprese quelle societarie governative e investment grade. I rendimenti offrono un’interessante fonte di reddito di portafoglio per fornire un cuscinetto e rendimenti regolari se la volatilità persiste.
Riteniamo che il momento attuale possa costituire un buon punto di ingresso soprattutto per bloccare i rendimenti alla luce delle tensioni geopolitiche latenti e di un calendario elettorale fitto.
2- Grande attenzione anche per le obbligazioni con scadenze relativamente ravvicinate, in genere fino a circa tre o cinque anni. A causa della loro minore sensibilità alle fluttuazioni dei tassi d’interesse, tali obbligazioni tendono a essere meno volatili rispetto alle loro controparti a lungo termine, rendendole un’opzione interessante per gli investitori che intendono abbandonare la liquidità.
Schroders spiega che gli investitori obbligazionari possono attualmente beneficiare di rendimenti significativamente più elevati. L’indice Bloomberg Euro Aggregate 1–3 Year, ad esempio, vanta yield superiori alla mediana sia a 10 sia a 20 anni.
Inoltre, i rendimenti in calo potrebbero fornire un ulteriore spinta. E questo contesto dovrebbe favorire sia i titoli di Stato sia quelli societari, poiché i tassi d’interesse scendono e le imprese si stanno generalmente dimostrando resilienti.
I rendimenti più elevati offerti oggi dal reddito fisso a breve termine offrono un importante margine di sicurezza contro le perdite future.
3- Le obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale sono un’opzione forte. Secondo Capital Group può essere una opportunità detenere una certa duration locale nei Paesi in cui le pressioni inflazionistiche sono in costante calo e le politiche monetarie diventano più accomodanti. Molti di questi Paesi si trovano in America Latina, come Brasile e Messico, ma apprezziamo anche la duration in Sudafrica, dove i tassi reali sono vicini all’estremità superiore degli intervalli storici e offrono ancora un certo margine di protezione rispetto ai Treasury USA.
Le banche centrali in Asia potrebbero tagliare i tassi più tardi rispetto al resto del mondo emergente e il debito asiatico in valuta locale tende ad essere più correlato con i mercati globali, ma ravvisiamo opportunità sul fronte della duration in Cina, Indonesia e Corea del Sud.
Nel complesso, le prospettive per il debito dei ME diventano più favorevoli qualora la Fed dovesse adottare un allentamento monetario anticipato e più aggressivo di quanto inizialmente previsto dai mercati. Ad ogni modo la prudenza è giustificata dal fatto che i ME devono ancora fare i conti con la debolezza della crescita globale, l’incertezza geopolitica in atto e un fitto calendario elettorale a livello globale nel 2024.
4- Vendere Treasury e acquistare bond europei. Tra le strategie dell’ultima ora c’è poi quella dei grandi investitori internazionali che, scommettendo che un’inflazione più bassa nella zona euro consentirà alla Banca Centrale Europea di iniziare a tagliare i tassi di interesse prima della Federal Reserve, si stanno spostando sui bond Ue. Secondo il Financial Times nelle ultime settimane i gestori finanziari di Pimco, JP Morgan Asset Management o T.Rowe Price hanno tutti aumentato la loro esposizione al debito pubblico europeo.