Nera delusione? Si è svolta online dal 3 al 9 febbraio 2022 sul sito di Sotheby’s l’asta “The Enigma: 555.55 Carat Fancy Black Diamond”, dedicata al più grande diamante nero conosciuto ad oggi, battezzato proprio “Enigma” per la sua provenienza che si perde nella notte dei tempi e dello Spazio. Sì, perché secondo alcuni la gemma – risalente a circa 3-4 miliardi di anni fa – sarebbe arrivata sulla Terra a bordo di un asteroide o di un meteorite. Il diamante nero prende generalmente anche il nome di carbonado. Rarissimo, può emergere solo in alcune aree del Brasile e della Repubblica Centroafricana. Le premesse perché la pietra, 555,55 carati, infrangesse ogni record, c’erano tutte. Eppure non è stato così.
L’incasso è stato di 3.161.000 di sterline (3.769.000 euro; 4.281.000 dollari). Non certo bazzecole. E per di più, non c’era prezzo di riserva, ovvero il venditore non aveva previsto una soglia minima oltre cui accettare la vendita. Quindi ufficialmente non si può parlare di flop per questo diamante oggettivamente enorme, rimasto nella stessa collezione privata per venti anni. Ma le indiscrezioni della vigilia rivelavano che la casa d’aste in procinto di quotarsi si aspettava un incasso lordo di almeno 6,8 milioni di dollari (pagabili anche in criptovaluta). Inoltre, se si paragona l’esito della vendita ad altri colleghi “colorati” del diamante nero The Enigma, ci si potrà rendere conto che il suo prezzo di aggiudicazione non è stato un record, e nemmeno così eclatante.
Questi infatti i cinque diamanti colorati più costosi fino a oggi: il Pink Star (71,2 milioni di dollari); il Blu Oppenheimer (57,2 milioni); il Blue Moon Josephine (48,4 milioni); il Graff Pink (46,2 milioni); l’Orange Diamond (35,5 milioni).
