Nel corso dei primi otto mesi del 2022 accendere un mutuo è risultato più costoso rispetto allo scorso anno. Un trend destinato a proseguire anche nel corso dei prossimi mesi, viste le attese di ulteriori incrementi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali.
Ma di quanto potrebbero aumentare i mutui e come impatterebbe l’aumento sui finanziamenti già concessi? We Wealth lo ha chiesto a Facile.it, che ha realizzato delle simulazioni nelle date del 24-25 e 26 agosto.
Caso 1: mutui a tasso fisso
Secondo le simulazioni di Facile.it, per un mutuo medio da 126.000 euro in 25 anni, considerando un rapporto del 70% tra l’importo del finanziamento concesso e il valore del bene (ossia Ltv pari a 70%), i tassi fissi (Taeg) disponibili oggi online partono da circa 2,60% (contro un valore dell’1,10% di dodici mesi fa). La rata mensile sale quindi a 557 euro, circa 85 euro in più rispetto allo scorso anno, ovvero 26mila euro in più di interessi se si considera l’intera durata del finanziamento.
Con un mutuo da 200.000 euro, invece, la rata mensile è di circa 885 euro, vale a dire 135 euro in più rispetto a chi ha sottoscritto lo scorso anno (pari a circa 40.000 euro in più di interessi per tutta la durata del finanziamento).
Cosa accadrebbe ai mutui a tassi fissi se i tassi aumentassero ulteriormente?
Per chi ha già sottoscritto un tasso fisso nulla, mentre chi lo sottoscriverà in futuro troverebbe costi aumentati
Ipotizzando un aumento del tasso di +0,50, a parità di condizioni offerte dalla banca, la rata mensile del nuovo mutuatario per un finanziamento da 126.000 euro salirebbe a 589 euro (+32 euro circa); per un finanziamento da 200.000 euro a 936 euro (+51 euro circa).
Ipotizzando, invece, un aumento complessivo del tasso di 1 punto percentuale (e quindi un ulteriore incremento rispetto ai 50 bp previsti, la rata del finanziamento da 126.000 aumenterebbe, rispetto ad oggi, di circa 64 euro, mentre quella da 200.000 euro di circa 103 euro.
Caso 2: mutui a tasso variabile
Se si guarda invece ai mutui a tasso variabile, in caso di un mutuo medio da 126.000 euro in 25 anni (LTV pari a 70%), i tassi (Taeg) disponibili online partono oggi da 1,29% (contro gli 0,80% di dodici mesi fa), con una rata iniziale da 480 euro, che equivale a 30 euro in più rispetto a chi aveva sottoscritto lo scorso anno.
Con un mutuo da 200.000 euro, invece, la rata mensile iniziale oggi è di circa 762 euro (quasi 45 euro in più rispetto alla migliore offerta disponibile dodici mesi fa).
Cosa accadrebbe, però, ai mutui a tasso variabile se i tassi aumentassero ulteriormente?
Se nei prossimi mesi i tassi variabili dovessero salire, ipotizzando un incremento del tasso dello 0,5, i mutuatari vedrebbero aumentare la rata, in caso di mutui da 126.000 e 200.000 euro rispettivamente, a circa 509 euro (+29 euro) e a circa 809 euro (+47 euro). In caso di aumento del tasso di 1 punto percentuale, la rata del finanziamento da 126.000 aumenterebbe, rispetto ad oggi, di circa 60 euro, mentre quella da 200.000 euro di circa 95 euro.
Caso 3: mutui a tasso variabile con cap
Sul fronte dei mutui a tasso variabile con cap, invece, gli indici (Taeg) partono da 1,80%, con una rata iniziale da 503 euro, per un mutuo da 126.00 euro; se nei prossimi mesi i tassi dovessero aumentare di 0,5, la rata salirebbe di circa 30 euro.
Per un finanziamento da 200.000 euro, la miglior rata sarebbe oggi di quasi 800 euro. Ipotizzando un aumento dei tassi di 0,5, la rata salirebbe di circa 48 euro.
Cosa accadrebbe ai mutui variabili con cap se i tassi aumentassero ulteriormente?
In caso di aumento del tasso di 1 punto percentuale, la rata del finanziamento da 126.000 aumenterebbe, rispetto ad oggi, di circa 61 euro, mentre quella da 200.000 euro di circa 97 euro.