Era indirizzata all’amica baronessa von Waldstätten la lettera del 1782 di Wolfgang Amadeus Mozart inclusa nella classic week di Christie’s Londra. Un documento autografo, che il prossimo 6 luglio 2023 cambierà proprietario dopo essere rimasta fuori dal mercato per 34 anni. In queste righe il musicista 26enne dichiara di doversi sposare entro due giorni per evitare alla futura moglie Constanze – allora sua convivente – lo scandalo di essere trascinata fuori di casa dalla polizia su denuncia della madre di lei (Cäcilia Weber). La minaccia servì a sanare la situazione “irregolare” della coppia, che si sposò infatti a strettissimo giro, il 4 agosto 1782. La quotazione della lettera? 300.000-500.000 sterline.
Thomas Venning, responsabile dei libri e dei manoscritti di Christie’s Londra specifica che «le lettere di Mozart appaiono raramente in asta» e che «è difficile pensare a una simile testimonianza, così intima e privata, non filtrata, di un’altra figura di grande rilevanza storica quale fu quella di Wolfgang Amadeus Mozart, uno dei compositori più influenti e prolifici di tutti i tempi». Non è la prima lettera che Christie’s offre in asta una lettera autografa di Mozart.
Mozart, una letter a suo padre Leopold
Risale infatti al giugno 2017 la vendita di una missiva in cui Mozart racconta al padre lo svolgersi intenso della sua carriera, un turbinio di composizione, insegnamento ed esecuzione. Scusandosi per le poche lettere, Wolfgang Amadeus elenca al padre Leopold la moltitudine di attività che occupano il suo tempo: «Dovete perdonarmi se non scrivo molto, ma è impossibile trovare il tempo per farlo, dato che sto dando tre concerti in abbonamento nella stanza di Trattner gli ultimi tre mercoledì di Quaresima, a partire dal 17 marzo. Ho già un centinaio di abbonati e ne otterrò facilmente altri trenta… Probabilmente quest’anno darò due concerti in teatro. Come potete immaginare, devo suonare delle opere nuove e quindi devo comporre. L’intera mattinata è occupata dagli allievi e quasi ogni sera devo suonare». Descrivendo come è arrivato a dare i suddetti concerti in abbonamento, Mozart spiega: «Richter, il virtuoso del clavicembalo, dà sei concerti di sabato nella suddetta sala. La nobiltà si è abbonata, ma ha fatto notare che non gli importava molto di andarci, a meno che non suonassi io. Così Richter mi ha chiesto di farlo. Ho promesso di suonare tre volte e poi ho organizzato tre concerti per me, ai quali si sono iscritti tutti».
La lettera andata in asta nel 2017
Seguiva un elenco dei 22 concerti in cui Mozart avrebbe suonato dal 26 febbraio al 3 aprile, da “Galitzin”, “Johann Esterházy” e “Richter”, oltre ai tre concerti “privati” e ai due “in teatro”. «Non credo che in questo modo potrò mai uscire dall’esercizio», concludeva in modo un po’ strafottente, inviando i suoi affetti [e quelli della moglie Constanze] ai genitori Leopold e Nannerl Mozart.
L’arrivo di Mozart a Vienna nel 1781 rappresentò un punto di svolta nella sua vita professionale e personale, rappresentando il momento in cui scelse una carriera indipendente che gli permettesse di guadagnare denaro attraverso composizioni, esecuzioni e insegnamento piuttosto che la sicurezza della vicinanza al padre e della sua posizione privilegiata alla corte di Salisburgo. In questo periodo, per mantenersi, si affidava a una manciata di allievi. Continuò a insegnare per tutti gli anni ’80 del XVIII secolo per avere un’entrata supplementare a quelle derivanti dalle sue esecuzioni e pubblicazioni. Questo momento coincide con il completamento dell’opera Die Entführung aus dem Serail (“Il rapimento dal serraglio”), rappresentata per la prima volta il 16 luglio 1782 con un notevole successo. L’opera fu presto eseguita in tutta l’Europa di lingua tedesca, consolidando la reputazione di Mozart come compositore.