«Entro dieci anni l’India entrerà nei primi dieci mercati di esportazione per l’orologeria svizzera»: a parlare è Karine Szegedi, leader del settore consumer e fashion & luxury di Deloitte Switzerland presentando il report Deloitte Swiss Watch Industry Study 2023. L’indagine mostra come nei primi otto mesi del 2023 l’India abbia registrato un aumento delle vendite superiore alla media del 18% e si prevede che «entrerà tra i primi dieci mercati di esportazione elvetici entro un decennio (oggi è al 22esimo posto, ndr)». Aspetti che certificano il forte potenziale dell’India per i prossimi anni.
Le esportazioni di orologi svizzeri verso l’India hanno raggiunto il valore di 133,7 milioni di franchi svizzeri, con un aumento del 18,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e del 60% rispetto ai primi otto mesi del 2021. Stando alle interviste raccolte da Deloitte, il 94% dei rispondenti indiani dichiara di essere più propenso a indossare un orologio; una percentuale simile si riscontra solo negli Emirati Arabi Uniti. Spiega Szegedi: «L’India è un mercato affascinante. La base di consumatori non è solo ampia, ma è anche sempre più agiata e apprezza il lusso, qualità che stanno attirando l’attenzione dell’industria orologiera. Entro il 2028, prevediamo che le esportazioni di orologi svizzeri in India supereranno i 400 milioni di franchi svizzeri».
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Stato del mercato degli orologi svizzeri nel 2023 e prospettive future
In generale, l’industria degli orologi svizzeri stabilisce nuovi record commerciali. Nel 2022 le esportazioni sono salite a un livello senza precedenti, fino a sfiorare i 25 miliardi di franchi svizzeri; nei primi otto mesi del 2023, la crescita è continuata forte. A prescindere dal boom del commercio elettronico, il 62% dei marchi prevede che le vendite in negozio domineranno nei prossimi cinque anni e pianifica di ampliare le proprie attività in tal senso. Del resto, più l’orologio è costoso, maggiori sono le probabilità che il cliente lo acquisti offline. In particolare, l’elemento relazionale e il contatto umano sono rilevanti per i consumatori dei paesi europei: Svizzera (51%), Francia (49%), Italia e Germania (entrambe 48%). La maggior parte dei marchi e dei rivenditori (62%) concorda sul fatto che le vendite offline continueranno a superare le vendite online nei prossimi cinque anni, con differenze a seconda del segmento di prezzo.
Emozioni reali meglio di quelle virtuali (soprattutto nel lusso)
Quanto a esperienza emozionale, restano insostituibili aste e fiere: «L’atmosfera elettrizzante delle fiere dell’orologeria e delle aste, e l’esperienza dello spirito del marchio in negozio, non possono essere replicate nello spazio digitale. Tuttavia, con le raccomandazioni personalizzate e gli acquisti istantanei tramite app connesse e opzioni di pagamento mobile, la vendita sociale diventerà un sotto-canale chiave per l’industria. Già ben consolidata in Asia, il social commerce trasforma il tempo trascorso davanti allo schermo in un’esperienza gratificante e acquistabile». Per il prossimo anno, i dirigenti dell’industria restano ottimisti sia per l’economia svizzera (60%) che per i suoi principali mercati di esportazione (59%), anche se in misura inferiore rispetto alle scorse rilevazioni. I motivi risiedono nell’incertezza geopolitica (84%); nell’aumento del costo della vita (69%); nella carenza di personale qualificato necessario per dar seguito alla volontà di ampliare la produzione.
I mercati numero uno per l’orologeria di lusso nel 2023
Gli Stati Uniti restano – come nell’arte – il mercato mononazionale più importante per gli orologi svizzeri: le esportazioni verso gli Usa lambiscono i 2,7 miliardi di franchi svizzeri, con un aumento a doppia cifra (10%) rispetto al 2022. Anche la Cina ha registrato una crescita simile (9,3%) nello stesso periodo, ma le esportazioni sono ancora del 7,5 % sotto i livelli del 2021.
Il tempo della sostenibilità
Conclude Szegedi: «Oltre i due terzi degli intervistati indicano che la sostenibilità fa parte della loro strategia aziendale, e stanno investendo in settori come la circolarità o le strutture di governance». Per i marchi, l’oro etico certificato (86%), i materiali riciclati (76%) e le alternative alla pelle (74%) avranno un ruolo molto importante o importante nei prossimi cinque anni. I consumatori, dal canto loro, confermano l’imprescindibilità dalla sostenibilità, soprattutto i più giovani. «L’industria degli orologi svizzeri non solo sta sopravvivendo ma sta prosperando, stabilendo nuovi record e abbracciando sia la tradizione che l’innovazione. Dall’ascesa dell’India come mercato chiave allo spostamento interno dell’industria verso la sostenibilità, il settore è pronto per un futuro che bilancia il patrimonio con il progresso. Tenete d’occhio il quadrante; il prossimo capitolo dell’orologeria svizzera promette di essere tanto intricato e affascinante quanto gli orologi che produce».