“La centralità del cliente, l’innovazione con le sfide del digitale e dell’intelligenza artificiale, l’evoluzione normativa a supporto della crescita del risparmio, l’educazione finanziaria come chiave per le nuove generazioni e il supporto al tessuto produttivo del Paese all’insegna della sostenibilità”. Questi i 5 pilastri che l’industria del risparmio gestito deve fronteggiare in un mercato incerto per incrementare la fiducia degli italiani verso forme di investimento.
Lo ha detto Carlo Trabattoni, presidente di Assogestioni e ceo asset & wealth management di Assicurazioni Generali, durante la conferenza di apertura del Salone del risparmio 2024 (Sdr 24), dal titolo “Alla ricerca di nuovi equilibri: investire negli scenari globali”.
Il risparmio degli italiani
“La liquidità delle famiglie secondo gli ultimi dati Abi supera i 1.500 miliardi di euro. Una cifra enorme che resta esposta all’inflazione, mentre potrebbe contribuire, se ben investita, alla creazione di ricchezza, puntando contemporaneamente a una congrua remunerazione”, ha precisato Trabattoni, che ha colto l’occasione per ricordare che il 2024 segna il 40° anniversario della fondazione dell’Associazione, nata l’anno successivo alla legge sui fondi comuni. In questi decenni, che vanno dall’1984 ad oggi,” la nostra industria è maturata in termini di offerta, di qualità e di trasparenza – ha detto il presidente di Assogestioni – Oggi gli investitori, siano essi istituzionali o privati, possono accedere a una gestione professionale riconosciuta dagli attori politici e sociali del Paese come portatrice di valore e di opportunità”.
Il ruolo crescente del risparmio gestito
“Oggi più che mai, il risparmio gestito può svolgere un ruolo straordinario nella società. Il nostro settore ha la forza di movimentare ingenti capitali che possono coniugare all’obiettivo del rendimento anche un impatto sull’economia”, ha commentato Trabattoni.
I numeri complessivi del settore superano, infatti, quelli del prodotto interno italiano (Pil) se si va oltre la liquidità. “Con un patrimonio gestito che oltrepassa u 2.300 miliardi di euro, l’industria italiana del risparmio gestito ha il bagaglio di esperienza necessario ad affrontare un contesto mutevole come quello attuale e trasformare le sfide future del Paese in opportunità”, ha contestualizzato Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze (Mef), in apertura dell’evento, ribadendo il ruolo centrale dell’industria per il supporto allo sviluppo dell’Italia, e senza dimenticare che le sfide, a livello europeo, non possono più essere posticipate perchè il mercato dei capitali deve essere competitivo. “Per raggiungere questo obiettivo – ha detto Giorgetti – serviranno almeno 500 miliardi di euro e una parte consistente di queste risorse dovrà arrivare giocoforza dai capitali privati”.
Mercato incerto: come trasformare l’incertezza in opportunità
Come accettare la complessità e superare un mercato incerto? La risposta è arrivata da Chiara Montanari, ingegnere e ricercatrice del Politecnico di Milano, prima donna italiana ad aver guidato una spedizione in Antartide, che ha illustrato l’importanza di un approccio volto ad accettare la complessità e l’incertezza come elementi insopprimibili del nostro agire e come stimolo a cambiare prospettiva, in modo da vedere gli ostacoli come “allenatori di talenti”.
“Siamo tutti in Antartide perché siamo tutti esposti all’incertezza e cerchiamo di controllarla. Ma dire di dover gestire l’incertezza è come dire di dover gestire la crisi e non va bene perché l’incertezza si naviga, non si gestisce“, ha detto Montanari. Che poi ha aggiunto: “L’incertezza è anche un nostro alleato perché ci permette di costruire grandi cose. L’imprevisto può mandarci in crisi ma ci è amico perché se riusciamo a rimanere presenti a ciò che sta succedendo abbiamo l’opportunità di risvegliarci dai nostri schemi e comportamenti automatici”.