Anche quest’anno ConsulenTia diventerà “palcoscenico privilegiato per il confronto e la condivisione di visioni sul futuro della consulenza finanziaria” sui “temi chiave che stanno ridefinendo il panorama della consulenza”. Luigi Conte, forte della conferma alla guida dell’Anasf, traccia le coordinate della nuova kermesse e delle nuove sfide dell’associazione. Dall’intelligenza artificiale, tema cardine di quest’anno, “all’integrazione efficiente dei diversi modelli di consulenza, l’attrazione e il coinvolgimento di giovani talenti”, alla promozione “dell’indifferenza di genere” allo sviluppo dell’educazione finanziaria sul territorio.
Presidente, il tema centrale di questa edizione di ConsulenTia è il confronto tra intelligenza artificiale e consulente finanziario nella percezione del cliente. Lei ha avuto modo di sperimentare personalmente gli strumenti di AI nella consulenza finanziaria?
Ho avuto modo di sperimentare alcuni strumenti basati sull’intelligenza artificiale, verificando personalmente quanto possano essere benèfici per l’attività quotidiana del consulente. In ambito finanziario, l’intelligenza artificiale trova numerosi campi di applicazione, offrendo soluzioni innovative e ad alto valore aggiunto. Tra questi, spiccano la gestione del rischio e la prevenzione delle frodi, grazie al fatto che gli algoritmi di AI sono in grado di analizzare enormi quantità di dati e di individuare schemi o comportamenti fraudolenti che sfuggirebbero a un’analisi tradizionale. L’AI si rivela uno strumento strategico il cui massimo potenziale viene esaltato con input di dati strutturati di alta qualità, che consentono al consulente finanziario di fornire personalizzazioni estreme basate sulle informazioni dei clienti e sul loro profilo di rischio. Nel campo della produttività, infine, contribuisce a ottimizzare le attività quotidiane legate alla gestione d’ufficio e al monitoraggio dei portafogli, consentendo ai professionisti di concentrarsi su attività a maggiore valore aggiunto, come quelle relazionali.
Anche il cliente stesso può utilizzare strumenti di AI per scopi finanziari: quali sono gli elementi della consulenza umana che ritiene insostituibili?
Uno su tutti è la capacità di ascolto e di comprensione dei bisogni che solo il consulente finanziario può possedere. Come detto, l’intelligenza artificiale, padroneggiata con consapevolezza, può essere un’alleata strategica del consulente, ma il contributo relazionale umano è, e rimane, insostituibile. Il consulente finanziario è uno dei pochi professionisti che fisicamente entra nelle case delle famiglie italiane, interagisce e si rapporta con le persone su vari aspetti della loro vita, non solo quello economico. Interpreta i loro desideri, i timori, i sogni e le necessità, competenze che una macchina non può in alcun modo replicare.
In vista di ConsulenTia, può anticiparci come l’intelligenza artificiale sta già modificando o modificherà le modalità operative dei consulenti finanziari?
L’intelligenza artificiale sta già trasformando in modo significativo le modalità operative dei consulenti finanziari, offrendo strumenti avanzati che migliorano sia l’efficienza che la qualità del servizio offerto ai clienti. Oggi, grazie all’AI, i consulenti possono analizzare una mole di dati senza precedenti, semplificare i processi amministrativi, ottimizzare il monitoraggio dei portafogli e, quindi, dedicare più tempo alla relazione diretta con i clienti. In futuro, prevedo un’integrazione sempre più profonda: l’AI ci aiuterà a essere ancora più proattivi, senza prescindere da un elemento fondamentale: la formazione. I professionisti dovranno acquisire nuove competenze per utilizzare al meglio questi strumenti e garantire che la tecnologia resti sempre al servizio delle persone.
Il nuovo Comitato esecutivo Anasf è operativo da circa due mesi. Quali saranno le prime iniziative che l’associazione intende promuovere a livello istituzionale?
L’Associazione continuerà ad ampliare le sue relazioni istituzionali in tutti gli ambiti di interesse partendo dalla tutela e dalla valorizzazione della categoria professionale dei consulenti finanziari, sia a livello nazionale che europeo. Continueremo nel nostro impegno volto ad accrescere la formazione dei professionisti promuovendo il nuovo Hub Formazione creato da Anasf Servizi & Formazione, che auspichiamo diventi un punto di riferimento per i colleghi che vogliano accrescere le proprie competenze e ricevere un aggiornamento professionale di alto livello. Ci occuperemo ancora di interazione generazionale, promuovendo il lavoro in team e di iniziative volte a favorire l’ingresso delle donne nella professione. Senza dimenticare l’educazione finanziaria.
Planner, banker, consulente, eccetera: Anasf ha approvato una mozione per unificare la denominazione del consulente finanziario. Ma le reti non sono gelose delle loro diciture?
La tutela degli interessi dell’intera categoria professionale richiede un’azione mirata a preservare e definire con chiarezza il perimetro professionale all’interno del quale i professionisti del risparmio operano. Questo processo avviene tramite una corretta interpretazione del “Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria”, dove per “consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede” si intende la persona fisica iscritta nell’apposita sezione dell’Albo che, in qualità di agente collegato (ovvero colui che, operando per conto di un intermediario, promuove servizi di investimento, riceve e trasmette ordini, colloca o presta consulenza ai clienti rispetto a strumenti o servizi finanziari), esercita professionalmente l’offerta fuori sede come dipendente, agente o mandatario. Alla luce di queste definizioni, dai confini attualmente labili, si rende necessario giungere a una chiara e condivisa identificazione del consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, rafforzando la fiducia e la comprensione del suo contributo alla gestione consapevole del risparmio.