La tela, mastodontica nelle sue dimensioni 302 x 785 cm., proviene dalla Certosa di Pavia, dove è documentata con certezza nel 1626, ma forse già acquistata nel 1591, e descritta nel 1671 come “bella quanto l’originale istesso”. Nel 1817, in gennaio, la vede Stendhal a Milano, da certi signori Pezzoni, e cerca di comperarla senza successo. Gia’ nella primavera dello stesso anno e’ a Londra, in Pall Mall: viene acquistata nel 1821 dalla Royal Academy, dopo una decisione unanime degli accademici, visto il costo elevato. Era allora presidente Thomas Lawrence, straordinario pittore ma anche avido collezionista di disegni antichi: ne possedeva almeno 21 di Leonardo, tra i quali il guerriero oggi al British Museum.
La fama di Leonardo non è mai scemata, e certamente il Cenacolo delle Grazie, eseguito nella seconda metà degli anni Novanta del Quattrocento, ebbe fortuna immediata e fu visto come opera straordinaria sin da subito, se copie antiche e addirittura quasi coeve, e di dimensioni quasi uguali all’originale, sono frequenti: una attribuita a Solario è oggi all’abbazia di Tongerlo, in Belgio; un’altra del Vespino è in Ambrosiana a Milano; una terza è in Sant’Ambrogio a Ponte Capriasca, vicino a Lugano, già attribuita in antichità a Cesare da Sesto.
La copia della Royal Academy è di difficile attribuzione: oggi si tende a pansarla opera di più mani perché indagini riflettografiche hanno rivelato un disegno raffinato nelle figure di sinistra, mentre una mano più pesante in quelle di destra. L’idea corrente è che sia in parte opera dello straordinario allievo di Leonardo, Giovanni Antonio Boltraffio, completata forse poi da Giampietrino e/o Marco d’Oggiono. La questione rimane aperta. Rimane altresì alta la fama di Leonardo, e il desiderio di possedere qualcosa che lui abbia toccato con mano: il piccolo disegno con l’orso, descritto da alcuni come il post-it di Leonardo, ha venduto presso la Christie’s di Londra qualche giorno fa a 8.857.500 di sterline… Indovinate la provenienza? Thomas Lawrence!
Opere ispirate da Leonardo, come Sixty Last Suppers di Andy Wharol del 1986 possono raggiungere cifre ancora piu’ alte: sempre Christie’s, questa volta a New York nel novembre 2017, 60.875.000 di dollari.