Btp o conto deposito? Quale conviene oggi e perché

A offrire le migliori condizioni per vincoli a 36 mesi tra i conti deposito comparati online da ConfrontaConti.it, Segugio.it, SOStariffe.it e Mol - Gruppo MutuiOnline è Guber Banca, challenger bank fondata nel 1991 da Francesco Guarneri e Gianluigi Bertini
Benazzi: “Il conto deposito è un prodotto più facilmente accessibile, anche online. Il Btp è più liquido e flessibile rispetto a un conto deposito vincolato perché può essere rivenduto prima della scadenza, ma il prezzo dipenderà dalla congiuntura di mercato”
Meglio un Btp o un conto deposito? La risposta, in linea di massima, è dipende. In primis dalla propria propensione al rischio. Ma diamo uno sguardo ai numeri. We Wealth ha chiesto a Paolo Benazzi, responsabile conti correnti e deposito di ConfrontaConti.it e Segugio.it, di elaborare una simulazione confrontando il rendimento dei migliori conti deposito a 3 e 5 anni con quello del Btp, considerando due somme da investire: 20mila euro e 50mila euro.
Come evidenziato dalle tabelle sottostanti, a offrire le migliori condizioni per vincoli a 36 mesi tra i 36 conti deposito comparati online da ConfrontaConti.it, Segugio.it, SOStariffe.it e Mol - Gruppo MutuiOnline è Guber Banca, challenger bank fondata nel 1991 da Francesco Guarneri (amministratore delegato) e Gianluigi Bertini (vicepresidente) e specializzata nella gestione del credito problematico e nei servizi a favore delle piccole e medie imprese. Con un importo depositato di 20mila euro permette infatti di ottenere un guadagno netto (al netto di tutti gli oneri, tassazione e imposte di bollo) di 1.968,60 euro, offrendo un tasso lordo del 4,7% a tre anni; nel caso in cui l’importo depositato fosse di 50mila euro, il guadagno netto ammonterebbe a 4.921,49 euro, sulla stessa durata. Nello scenario di investimento a 60 mesi, l’opzione di conto deposito che garantisce rendimenti più alti è offerta da illimity, gruppo bancario fondato e guidato da Corrado Passera (nel ruolo di chief executive officer) dal 2018.
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Con un importo depositato di 20mila euro, si ottiene di fatto un guadagno netto di 3.318,63 euro (che diventano 8.296,58 euro qualora l’importo depositato fosse di 50mila euro). In questo caso, il tasso lordo è infatti del 4,75%. Ma cosa succede investendo le stesse cifre in un Btp? Per calcolarlo, è stato considerato il Btp a scadenza 15 luglio 2026 per la durata di 3 anni e il Btp a scadenza 15 luglio 2028 per la durata di 5 anni. “Ancora oggi sia sui 3 anni che sui 5 anni rende leggermente di più il miglior conto deposito (nonostante una tassazione più alta)”, dichiara Benazzi. “C’è da ricordare che il conto deposito è 100% garantito fino a 100mila euro dal Fondo interbancario di tutela dei depositi (consorzio di diritto privato costituito nel 1987 su base volontaria e divenuto successivamente obbligatorio dal 2011, ndr). Il Btp è invece un prodotto finanziario che può essere comprato e rivenduto sul mercato e il suo meccanismo è leggermente più complesso del conto deposito. Nel caso del Btp, infatti, il rendimento è dato dalla combinazione della cedola semestrale e del differenziale tra il prezzo di acquisto e il valore nominale che sarà rimborsato a scadenza”, spiega Benazzi.
Quindi meglio un Btp o un conto deposito? “Dipende dal profilo dell’investitore”, risponde Benazzi. “Probabilmente il conto deposito è un prodotto più facilmente accessibile, anche online: basta scegliere quello che preferiamo, cliccare, e proseguire sul sito della banca. Il Btp però è più liquido e flessibile rispetto a un conto deposito vincolato perché può essere rivenduto prima della scadenza anche se, in questo caso, il prezzo dipenderà dalla congiuntura di mercato. Il conto deposito libero, infine, non ha problemi di liquidità perché, appunto, è libero, ma i suoi rendimenti sono molto meno interessanti”, conclude l’esperto. Ricordiamo che in emissione il 30 maggio ci sono tre Btp: un Btp quinquennale in scadenza il 1° agosto 2028 (cedola annuale del 3,8%), un Btp decennale con scadenza al 1° novembre 2033 (tasso cedolare del 4,35%) e un secondo Btp decennale con scadenza al 1° maggio 2033 (cedola pari al 4,4%). Si aggiunge una nuova tranche del CctEu a 7 anni in scadenza il 15 ottobre 2028. Il tutto in attesa del nuovo Btp Valore, titolo a quattro anni con un premio fedeltà dello 0,5% e cedole crescenti suddivise in due fasi; i tassi minimi garantiti saranno comunicati il 1° giugno, mentre l’emissione è prevista per il 5 giugno.
Note:
*Migliore condizione attualmente disponibile sul mercato. Banca proponente: Guber Banca
** Migliore condizione attualmente disponibile sul mercato. Banca proponente: illimity
(1) Guadagno netto: si intende al netto di tutti gli oneri (tassazione e imposte di bollo)
Fonte del rendimento Btp: Fineco. Per la durata di 3 anni è stato considerato il Btp a scadenza 15 luglio 2026, mentre per la durata di 5 anni il Btp a scadenza 15 luglio 2028.