Intesa Sanpaolo e JCF Tiger Holdings S.A.R.L., l’azionista di controllo di First Bank S.A., hanno firmato un accordo per l’acquisizione del 99,98% delle azioni della banca rumena
First Bank può vantare un totale attivo di circa 1,5 miliardi di euro, pari a quello di Intesa Sanpaolo Bank Romania. Negli ultimi anni ha dato priorità agli investimenti nella tecnologia digitale, sviluppando una delle applicazioni di mobile banking più apprezzate del mercato
Rottigni: «Questa operazione, che raddoppia la nostra presenza in un paese in forte crescita e con forti legami con l’Italia come la Romania, bene si inserisce nella strategia del gruppo di cogliere opportunità orientate al valore pur mantenendo l’attenzione sulla crescita organica, orientata alla redditività»
Intesa Sanpaolo si rafforza nel sistema bancario dell’Europa centro orientale
Il gruppo guidato da Carlo Messina ha annunciato di aver acquisito la rumena First Bank S.A. (Romania) dal fondo di investimento privato statunitense J.C. Flowers & Co, rafforzando così la propria presenza nell’Europa centro orientale. Intesa Sanpaolo e JCF Tiger Holdings S.A.R.L., l’azionista di controllo di First Bank S.A., hanno firmato un accordo per l’acquisizione del 99,98% delle azioni della banca rumena. La transazione dovrebbe chiudersi entro il primo trimestre del 2024, in attesa dell’approvazione delle autorità di regolamentazione competenti. La Romania è un paese in cui si prevede che la crescita del pil supererà il 3% nei prossimi due anni.
Intesa Sanpaolo Bank Romania al raddoppio
First Bank può vantare un totale attivo di circa 1,5 miliardi di euro, pari a quello di Intesa Sanpaolo Bank Romania, che così raddoppia nel paese. First Bank è una banca commerciale; conta in Romania 40 filiali (Intesa Sanpaolo Bank Romania ne ha 34 per 60.000 clienti). Oltre che alla clientela comune, offre servizi alle piccole e medie imprese e negli ultimi anni ha dato priorità agli investimenti nella tecnologia digitale, sviluppando una delle applicazioni di mobile banking più apprezzate del mercato. «L’espansione in Romania rafforza la nostra posizione nell’Europa centro orientale e conferma il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane; siamo davvero felici di iniziare a lavorare con i nostri nuovi colleghi» ha dichiarato Marco Elio Rottigni, chief divisione International Subsidiary Banks. «Siamo lieti di dare il benvenuto ai dipendenti e ai clienti di First Bank nel gruppo Intesa Sanpaolo. Questa operazione, che raddoppia la nostra presenza in un paese in forte crescita e con forti legami con l’Italia come la Romania, bene si inserisce nella strategia del gruppo di cogliere opportunità orientate al valore pur mantenendo l’attenzione sulla crescita organica, orientata alla redditività».
Un attore chiave nel panorama finanziario della regione dell’Europa Centrale e Orientale
La divisione banche estere di Intesa Sanpaolo (Isbd) è un attore chiave nel panorama finanziario della regione dell’Europa Centrale e Orientale (Cee). La divisione opera in tre continenti, con 11 banche commerciali nell’Europa centrorientale e in Egitto, oltre a una società di gestione patrimoniale in Cina. Questa rete si rivolge a oltre sette milioni di clienti, attraverso quasi 900 filiali e una forza lavoro dedicata di circa 21.000 dipendenti. Nel primo semestre del 2023, la divisione banche estere ha contribuito in modo significativo alla redditività di Intesa Sanpaolo, rappresentando il 17% degli utili del gruppo, con un utile netto prodotto dalla divisione più che triplicato, a 679 milioni di euro.
Risultati che siglano un trend crescente, se si pensa che la divisione
nel 2022 aveva contribuito al 14% dell’utile e all’11% dei proventi operativi netti dell’intero gruppo. Lo scorso anno – come comunicato lo scorso aprile – il totale degli asset è salito da 56,7 a 70 miliardi di euro e gli impieghi sono cresciuti da 34 a 40,2 miliardi, con la raccolta in aumento da 43,4 a 54,4 miliardi. In parallelo, la quota di crediti deteriorati (npl ratio) si è ridotta dal 4,1 al 3,4%, con i proventi operativi netti passati da 1.998 a 2.227 milioni. Una crescita che già in quell’occasione Marco Elio Rottigni definiva «sostenibile», e «foriera di ulteriori soddisfazioni» guardando al piano d’impresa 2022-2025, aggiungendo che il 2023 sarebbe stato per la divisione banche estere di Intesa Sanpaolo «un altro anno di soddisfazione». La mossa in Romania conferma le sue parole.