Nel mirino influencer che raggiungono almeno un milione di follower sulle varie piattaforme o social media su cui operano e hanno superato su almeno una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2%
Le previsioni riguardano le misure in materia di comunicazioni commerciali, tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport, prevedendo un meccanismo di richiami e ordini volti alla rimozione o all’adeguamento dei contenuti
Secondo gli ultimi calcoli di DeRev, nel 2022 i volumi dell’influencer marketing hanno raggiunto i 308 milioni di euro, in crescita del +10% rispetto all’anno precedente. Nel 2023 potrebbero toccare i 348 milioni
C’è chi l’ha associata al “Pandoro gate”. In realtà, la mossa dell’Agcom sugli influencer era in discussione ben prima del caso Ferragni-Balocco. Ad ogni modo, i creator dovranno ora attenersi a un insieme di norme in materia di trasparenza, tutela dei minori e non discriminazione, rischiando multe fino a 600mila euro. “Non parlerei di stretta ma di principi di trasparenza, rispetto e buonsenso da condividere con gli stessi creator in un apposito tavolo tecnico e che faranno bene a tutti, a partire da tanti giovani che hanno trovato nei social un modo sano e creativo di lavorare”, scrive in un post su LinkedIn Massimiliano Capitanio, commissario dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Gli influencer nel mirino dell’Agcom
Le linee guida approvate da Agcom puntano a equiparare gli influencer ai media tradizionali, sottoponendoli alla disciplina del Testo unico sui servizi di media audiovisivi. Influencer, si legge nella nota dell’Autorità, definiti di fatto come soggetti “che creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi sui quali esercitano responsabilità editoriale, tramite piattaforme per la condivisione di video e social media”. Non tutti i creator finiscono però nel mirino dell’Agcom. Si parla infatti degli influencer operanti in Italia che raggiungono almeno un milione di follower sulle varie piattaforme o social media su cui operano e hanno superato su almeno una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2% (ovvero, che hanno suscitato reazioni da parte degli utenti, attraverso commenti o like, in almeno il 2% dei contenuti pubblicati).
Cosa cambia con la nuova stretta
“Le previsioni riguardano, in particolare, le misure in materia di comunicazioni commerciali, tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport, prevedendo un meccanismo di richiami e ordini volti alla rimozione o adeguamento dei contenuti”, scrive l’Autorità. In caso di contenuti con inserimento di prodotti, i creator sono tenuti a riportare una scritta che ne sottolinei la natura pubblicitaria “in modo prontamente e immediatamente riconoscibile”, aggiunge. Previste sanzioni che arrivano a 250mila euro per chi non rispetterà le regole in materia di trasparenza sulla pubblicità ma anche da 30mila a 600mila euro in materia di tutela dei minori.
LE OPPORTUNITÀ PER TE.
Quali istituti permettono di proteggere il patrimonio?
Come gestire dal punto di vista fiscale i profitti che provengono da contenuti pubblicati sui social?
Gli advisor selezionati da We Wealth possono aiutarti a trovare le risposte che cerchi.
TROVA IL TUO ADVISOR
Avviato un tavolo tecnico
Avviato infine anche un tavolo tecnico per l’adozione di un codice di condotta che definisca le misure cui i creator dovranno attenersi. “Il codice sarà redatto nel rispetto dei principi che informano le linee guida e prevederà sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer che dovranno essere chiaramente individuabili e contattabili”, precisa l’Agcom. Al tavolo tecnico prenderanno parte anche coloro che non ricadono nel perimetro di intervento dell’Autorità, ovvero tutti coloro che operano nell’ambito dell’influencer marketing, inclusi gli intermediari tra influencer e aziende. “Ciò permetterà di recepire le istanze di questi soggetti e di indirizzarne l’azione, avvalendosi delle buone prassi in materia, verso il rispetto delle regole”, conclude la nota.
Quanto guadagna un influencer?
Secondo gli ultimi calcoli di DeRev, nel 2022 i volumi dell’influencer marketing hanno raggiunto i 308 milioni di euro, in crescita del +10% rispetto all’anno precedente. E continueranno a lievitare, se si considera che nelle stime dell’azienda guidata da Roberto Esposito potrebbero toccare i 348 milioni nel 2023. Ma quanto guadagna un influencer? Nel caso di Facebook, per guadagnare 100 euro a post bisogna contare su un bacino di almeno 50mila follower, che un tempo assicuravano per lo stesso contenuto fino a 250 euro. Diverso il caso di Instagram, che si conferma la piattaforma più redditizia per i creator accanto a YouTube. In questo caso, anche un influencer con 10-50mila follower può ottenere tra 300 e 850 euro per singolo post, per poi salire a 850-4.000 euro per chi vanta fino a 300mila follower e incassare 75mila euro per chi ha più di 5 milioni di utenti nella propria community. Un tiktoker con 5mila follower può arrivare a guadagnare 50 euro per un solo post, tanto quanto guadagnava nel 2021 ma la metà rispetto al 2022. YouTube, come detto, resta la piattaforma più redditizia in assoluto, con compensi che possono raggiungere gli 80mila euro a post con “solo” un milione di follower.