Nelle piccole e medie imprese familiari italiane di oggi la mancanza di successori è il problema più critico legato alla continuità aziendale. Questo si verifica quando non ci sono membri della famiglia o eredi diretti disposti o in grado di assumere la gestione e la proprietà dell’azienda familiare. Ciò è causato principalmente dalla crisi demografica che sta attraversando la civiltà occidentale e, nel caso in cui siano presenti degli eredi, dalla mancanza d’interesse per l’azienda di famiglia o di vocazione imprenditoriale. L’assenza di successori mette quindi a rischio la continuità dell’azienda familiare, portando a decisioni difficili riguardo al futuro dell’impresa. In queste situazioni, le imprese familiari sono spesso costrette a considerare alternative come la vendita dell’azienda a terzi, la ricerca di manager esterni per la gestione, la fusione con altre aziende o la chiusura dell’attività.
La pianificazione anticipata e il coinvolgimento dei membri della famiglia imprenditoriale nelle discussioni sulla successione possono aiutare a mitigare questo problema, ma sempre più frequentemente le imprese puntano su manager esterni per garantire la continuità dell’azienda familiare La storia di Espansione Group è un esempio di successo nel panorama delle imprese famigliari made in Italy. Dopo oltre 40 anni di attività, l’azienda si è trovata di fronte al passaggio generazionale, un momento cruciale per il futuro. Fondata nel 1981 da Rodolfo Pomar e Morena Gomedi, questa azienda ha fatto strada nel settore medtech, specializzandosi nei campi dell’oftalmologia e della dermatologia. Tra i suoi prodotti di punta, si trova la Light Modulation® Low-level Light Therapy (LM® LLLT), una tecnologia promettente nel trattamento dell’Age-related Macular Degeneration (AMD), una causa principale di cecità irreversibile nel mondo sviluppato. La decisione di intraprendere un cambio generazionale cedendo la gestione a tre giovani manager è stata presa per garantire la continuità del progetto aziendale, preservandone l’identità e l’obiettivo di portare benefici alle persone attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative. Tre manager under 30, Alessandro Fier, Matteo Corbellino e Luca Trimigno, con esperienza internazionale e imprenditoriale, sono entrati a far parte dell’azienda nel 2021 e 2022, portando coraggio, ambizione e una nuova prospettiva. Il mantenimento della proprietà familiare ha sottolineato l’importanza della filosofia di sviluppo e progresso in continuità con i valori originali della famiglia imprenditoriale, andando oltre un semplice patto d’affari. Il ricambio generazionale ha portato a un ampliamento del consiglio di amministrazione, includendo i tre nuovi manager, e a una ridefinizione della struttura di gestione aziendale. Epansione Group è un esempio di come un’impresa familiare possa rigenerarsi ed avere successo a livello internazionale sfruttando un momento di crisi come il passaggio generazionale e puntando su un management esterno sorprendentemente giovane.
Perché sarebbe importante accogliere le nuove generazioni nelle posizioni manageriali delle piccole e medie imprese famigliari? Perché si darebbe vita ad imprese capaci di sostenere la continuità pur mantenendo un orientamento al cambiamento e all’innovazione. Contrariamente al luogo comune che attribuisce ai manager con esperienza decennale una maggiore idoneità per guidare un’impresa, le giovani generazioni portano alle aziende a conduzione famigliare competenze nuove, che potrebbero non essere sempre presenti nella generazione senior:
- Una visione più agile e una prospettiva diversificata – Crescendo in un contesto storico in rapida evoluzione ed essendo continuamente esposti a nuove tendenze di mercato, tecnologie e modelli di business, i giovani manager hanno una visione orientata al futuro e una prospettiva diversificata che li rende più inclini a sfidare lo status quo e ad adottare nuovi approcci e idee innovative.
- Competenza tecnologica – Cresciute nell’era digitale, le giovani generazioni hanno maggiore familiarità con le nuove tecnologie. Questa competenza tecnologica può aiutare a guidare l’adozione di strumenti digitali e soluzioni innovative all’interno dell’azienda, migliorando l’efficienza operativa e la capacità d’interazione.
- Mentalità imprenditoriale – Spesso i giovani hanno una forte mentalità imprenditoriale e un elevato spirito innovativo. Sono più inclini ad assumere rischi calcolati e a intraprendere nuove iniziative, cercando di trovare opportunità di crescita e sviluppo per l’azienda e l’internazionalizzazione, generando sia valore economico che valore sociale.
- Capacità di attrarre talenti giovani – La presenza di più generazioni può rendere l’azienda più attraente per i nuovi talenti. I giovani professionisti tendono a cercare un ambiente di lavoro dinamico e stimolante, dove le loro idee e il loro contributo vengono valorizzati.
- Rinnovamento culturale – L’ingresso di giovani manager può portare a un rinnovamento culturale all’interno dell’azienda apportando nuovi valori, aspettative e dinamiche di lavoro, promuovendo una cultura più aperta al cambiamento e all’inclusione.
- Approccio intergenerazionale – L’interazione tra manager giovani e manager più anziani nell’azienda familiare può portare a un approccio intergenerazionale che combina la saggezza e l’esperienza con la freschezza e l’energia giovanile. Questo mix di prospettive può stimolare la creatività e l’innovazione all’interno dell’azienda.
Puntare sulle nuove generazioni può dunque favorire l’innovazione apportando una visione nuova, competenze tecnologiche, una mentalità imprenditoriale e un approccio intergenerazionale che contribuisce a stimolare il cambiamento e l’evoluzione dell’azienda. La combinazione di giovani manager e membri della famiglia crea un ambiente propizio per l’innovazione e il successo a lungo termine dell’impresa familiare.
(Articolo tratto dal magazine We Wealth di ottobre 2023 a cura di Alfredo De Massis e Vittoria Magrelli)